La Caccia al tesoro
L’attività è stata strutturata in 4 differenti fasi, definite “missioni”. Ogni missione ha avuto inizio con l’invio di un indizio diffuso attraverso tutti i canali comunicativi ufficiali di progetto. Ogni squadra ha dovuto risolvere l’indizio per individuare il luogo fisico sul territorio dove era stato precedentemente nascosto dagli organizzatori il QR code. Una volta scovato e raggiunto il luogo segreto, ogni gruppo ha scansionato il QR code per poter scoprire la missione da compiere, che compariva una volta compilato un Google Form, con la richiesta dei dati di riferimento della squadra. Le missioni sono state tutte legate da un unico filo conduttore: suscitare nei giovani la voglia di riscoprire le bellezze naturali, culturali, tradizionali del proprio territorio in modo creativo e divertente attraverso l’osservazione attenta dei luoghi in cui vivono.
Concluse le due settimane di tempo a disposizione per completare la missione, i portavoce delle squadre provvedevano all’invio del materiale prodotto agli organizzatori e, per ogni missione, è stato previsto un evento di premiazione delle squadre vincitrici. Questi momenti di confronto e di condivisione sono stati anche occasione per fornire ai e alle partecipanti delle informazioni tecniche specifiche riguardo gli strumenti utilizzati. Gli eventi hanno, infatti, visto protagonisti diversi esperti quali videomaker, fotografi e food blogger del territorio che si sono resi disponibili per condividere con i partecipanti i “trucchi del mestiere”. I premi consegnati durante le premiazioni sono stati offerti dalle attività commerciali presenti sui territori di Decollatura e Soveria Mannelli, con le quali si è creata una positiva rete di collaborazione. A conclusione dell’attività è stata, infine, prevista la consegna di un premio finale per tutte e tutti i partecipanti, ovvero un ingresso in piscina presso una delle strutture alberghiere del territorio di Decollatura.

Borghi e Futuro – La Caccia al Tesoro ha avuto una durata di 3 mesi, dal 26 aprile al 29 luglio 2024. Dieci sono state le squadre iscritte, ciascuna composta da un minimo di 2 persone ad un massimo di 5, per un totale di 44 partecipanti, di fasce di età comprese tra gli 11 e i 17 anni e tra i 20 e i 30 anni. Sono state proposte attività che potessero favorire l’utilizzo consapevole e responsabile di diverse strumenti digitali come, ad esempio, la gestione della posta elettronica, la compilazione di moduli questionari online, il montaggio di video, la fotocamera.
Si è trattato di un ibrido on e offline, un game con gli indizi disseminati in punti strategici del territorio che, una volta scovati, prevedevano un mix di attività da svolgere sul territorio e online che ha incuriosito e attivato la partecipazione, attraverso un nuovo approccio metodologico e di animazione di comunità.

“Storie in Sosta – la Pensilina letteraria”
L’attività Storie In Sosta, inserita nella macro-azione Borghi e Futuro, ha contribuito a costruire una rete solida e dinamica sul territorio, grazie alla stretta collaborazione con le associazioni locali e dei territori limitrofi: Associazioni Lyra e Dedà, Pro Loco di Soveria Mannelli, Il Sabato del Villaggio di Soveria Mannelli e Amaro Letterario di Carlopoli. Questo approccio partecipativo ha favorito la creazione di sinergie tra i diversi attori del territorio, potenziando le azioni di sviluppo e miglioramento della comunità.
«Coinvolgere i nostri ragazzi nell’attività progettuale Storie in sosta ha permesso loro di sperimentare come quanto viene esperito durante le attività scolastiche possa avere una ricaduta positiva sul proprio territorio, promuovendo il senso di appartenenza e quindi di cura e rispetto di ciò che li circonda. Aprire le aule scolastiche al territorio contribuisce a consolidare quelle alleanze educative fondamentali per la promozione della crescita armonica e sana dei nostri alunni» – Teresa Pullia è la Dirigente dell’Istituto Comprensivo Statale G. Rodari di Soveria Mannelli, istituto coinvolto nello svolgimento del laboratorio artistico ricreativo che ha portato alla realizzazione della “pensilina letteraria”.
Storie in Sosta è frutto di un’analisi approfondita condotta dalle animatrici di Comunità Progetto Sud con il supporto di Francesca Crispino, graphic designer e pittrice, con la quale è emersa la possibilità di intervenire sulla pensilina dismessa situata in Viale Rubbettino, 122 Soveria M., raggiungendo così l’obiettivo di restituire al territorio un’opera artistica capace di valorizzarlo.
«Comunità Progetto Sud rappresenta una vera ricchezza per il nostro territorio, un esempio concreto di come l’impegno e la collaborazione possano trasformare gli spazi pubblici in luoghi di cultura e condivisione. Questo progetto, realizzato con il contributo dei nostri ragazzi e delle associazioni presenti sul territorio, dimostra che insieme possiamo rendere Soveria Mannelli sempre più bella e accogliente», afferma Michele Chiodo, Sindaco di Soveria Mannelli.
Una seconda fase del progetto interesserà il territorio di Decollatura e nei prossimi mesi, grazie a una rete già avviata con diverse associazioni locali, si lavorerà per portare a termine altre azioni concrete che sappiano valorizzare la passione e le tensioni al futuro dei giovani protagonisti del progetto. «Il progetto mette al centro i sogni e le aspirazioni dei giovani, – dice Lorena Leone, responsabile di progetto – invitandoli a trasformarli in realtà attraverso azioni concrete. Offrendo l’opportunità di acquisire competenze in diversi ambiti. Dalle discipline scientifiche alle attività pratiche, il percorso diventa un trampolino di lancio per il loro futuro. A fare la differenza – dice ancora la Leone – è la comunità educante: insegnanti, famiglie, istituzioni e studentesse e studenti uniscono le forze per creare un ambiente dinamico e stimolante, dove ciascuno si senta valorizzato e sostenuto nel proprio cammino di crescita».
Le studentesse e gli studenti coinvolti sono stati gli attori protagonisti del laboratorio artistico che si è svolto all’interno dell’IC Rodari di Soveria Mannelli, realizzando tavolette di legno dipinte a mano, simili al dorso di un libro a propria scelta, con scritto il titolo e il nome dell’autore che, posizionate una accanto all’altra, sono diventate le pareti della pensilina.

All’interno sono state poi collocate le panchine dipinte dalle classi 4B e 1A dell’IPS di Soveria Mannelli; un contenitore destinato alla raccolta dei rifiuti, per sensibilizzare alla cura dell’ambiente, fornito dall’Associazione Il Sabato del Villaggio di Soveria Mannelli; e, infine, una piccola libreria attraverso cui attuare l’iniziativa del Bookcrossing a cura dell’Associazione Amaro Letterario di Carlopoli.
«La collaborazione con Comunità Progetto Sud è stata un’esperienza ricca di scambi, condivisione di idee e coinvolgimento del territorio – dice Francesca Crispino, Graphic designer e pittrice che ha guidato la realizzazione creativa della pensilina letteraria di Soveria – «Siamo riusciti a creare una rete significativa, grazie soprattutto alle straordinarie animatrici del progetto che hanno reso tutto questo possibile. La parte più emozionante, però, è stata vivere questa avventura con i ragazzi: vederli pieni di entusiasmo nello scegliere i titoli dei loro libri e fumetti preferiti, immergersi nell’attività con creatività e curiosità, sporcarsi – o meglio, colorarsi — le mani e, soprattutto, acquisire consapevolezza del valore del bene comune».
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Rassegna Stampa