I talenti come una caccia al tesoro: le attività di “Che impresa la scuola!” al servizio dei giovani del territorio

Futuro è la parola cardine delle attività progettuali di Che impresa la scuola!, progetto che, da marzo 2024, sta coinvolgendo studenti e studentesse di età compresa tra gli 11 e i 17 anni e animando il territorio di Decollatura e Soveria Mannelli in un lavoro pianificato dall’ Associazione Comunità Progetto Sud, capofila del progetto, e sviluppato in partnership con i comuni di Decollatura e di Soveria Mannelli, l’IIS “Luigi Costanzo” di Decollatura, la cooperativa sociale Le Agricole di Lamezia Terme, con il coinvolgimento e la collaborazione delle associazioni Lyra di Decollatura e Deda di Soveria Mannelli.

Dalle quattro azioni in cantiere: borghi e futuro, conoscenza e futuro, lavoro e futuro, territorio e futuro, sono nati altrettanti laboratori e un’avvincente caccia al tesoro, conclusasi il 29 di luglio con un premio finale per tutte e tutti i partecipanti.

Caccia al tesoro che ha animato i territori dei comuni partner Soveria e che ha coinvolto i giovani, attivando conoscenze, curiosità e capacità di creare squadra e mettere a frutto la trasversalità delle competenze sviluppate: «Un ibrido, on e offline – dice la responsabile di progetto, Isabella Saraceni – un game con gli indizi disseminati in punti strategici del territorio che, una volta scovati, prevedevano altrettante attività da svolgere alla scoperta dei luoghi». «Un nuovo approccio metodologico e di animazione di comunità, per attività che hanno l’obiettivo di stimolare il protagonismo dei giovani e la riscoperta delle loro aspirazioni attraverso il riconoscimento della centralità del ruolo dell’istruzione scolastica nel fornire competenze teoriche, pratiche e trasversali. E grazie a questo bagaglio immaginare e costruire un futuro professionale nella nostra Calabria». «La Comunità Progetto Sud – conclude la Saraceni, che non è nuova a progetti complessi e di ampio respiro – è da tempo impegnata nel contrasto alla povertà educativa e in queste attività fa da ponte, mediatore e sviluppatore, rafforzando così il ruolo di tutti gli attori della comunità educante Sui giovani puntiamo a stimolare in loro il senso di appartenenza e a valorizzazione delle loro hard e soft skills».

 

A guidare le azioni sul campo, che dal 29 luglio si sono fermate per la pausa estiva, è Lorena Leone con il team di animatrici e animatori coinvolti nel progetto, insieme ai rappresentanti delle associazioni Lyra e Dedà: «Ad oggi che abbiamo chiuso un primo step di “Che impresa la scuola!”, siamo in grado di fare un primo bilancio più che positivo di partecipazione e coinvolgimento alle attività svolte: dai laboratori in classe e online, alla compilazione del Curriculum vitae o alla stesura di una lettera motivazionale, alle visite guidate nei borghi di Badolato e Cleto, alla coinvolgente caccia al tesoro». «Siamo in grado, per esempio, di individuare nella co-progettazione e nel dialogo con i giovani e con gli altri partner, un punto di forza e questo ci proietta – conclude Lorena Leone – nell’ottica di un lavoro anche politico che questo tipo di progettualità possono e devono avere, in termini di ricaduta sui nostri territori e sulle opportunità da generare per motivare le giovani generazioni a costruire qui il loro futuro e migliorare il presente di tutti e tutte».

Laboratori esperienziali e di animazione di comunità segneranno la ripresa settembrina di Che impresa la scuola!, studenti e studentesse saranno protagonisti di una nuova stagione con attività di teatro collegato alle materie STEM, informatica applicata, agricoltura, visite guidate e incontri di confronto, scambio e conoscenza di realtà imprenditoriali locali e di successo.