Per una sanità partecipata e trasparente. Lettera aperta ai Commissari

Lettera aperta ai Commissari Straordinari delle Aziende Sanitarie della Calabria

Egregi Commissari Straordinari delle Aziende Sanitarie Calabresi,

il movimento Comunità Competente, formato da associazioni e cittadini e cittadine partecipi da tempo sui temi della salute nella nostra regione, con la presente richiama il comma 4 dell’articolo 2 della Legge 30 dicembre 2020, n°181 il quale dispone che le S.S.L.L. entro 90 giorni dalla nomina a commissario adottino l’Atto Aziendale, rammentando che tale documento disegna l’organizzazione e la mission della Azienda e i suoi rapporti con le rappresentanze degli Attori sociali e degli Enti locali.

Richiama anche il dato che 11 anni di “Piano di rientro” cui è sottoposto il Servizio Sanitario Regionale non hanno prodotto una svolta positiva né in merito alla qualità dei Livelli Essenziali di Assistenza, nonostante l’impegno degli operatori sanitari, né con riferimento al disavanzo economico.

Abbiamo assistito in questi anni all’infiltrazione della ’ndrangheta, a fenomeni di corruzione e d’incompetenza nell’amministrare le Aziende Sanitarie che gradualmente si sono allontanate dai cittadini non dando risposte sufficienti ai loro bisogni di salute e incrementando in modo patologico la “mobilità passiva”.

Pertanto, poiché riteniamo che l’Atto Aziendale sopra citato sia il documento “nobile” con cui debbano essere basilarmente affrontate e risolte le molte inadempienze quali la Medicina Distrettuale “ desertificata”, il Progetto Obiettivo Materno Infantile (POMI) incompiuto, il Piano Nazionale della Cronicità inattuato, la Telemedicina solamente dichiarata, la Salute Mentale svuotata in uomini e mezzi, gli Screening dei tumori femminili e del colon-retto non attuati compiutamente, i Presidi Ospedalieri con una forte carenza di personale, condividendo lo spirito dell’articolo 2 della 181/2020,

chiediamo alle S.S.L.L.

di attivare, in questi 60 giorni, un grande bagno di  democrazia partecipativa con un confronto serrato con le Associazioni dei cittadini,  i Sindaci, le Organizzazioni Sindacali.