Giustizia, antimafia e bene comune
di Giacomo Panizza
Edizioni Liberedizioni, 2015, pp 82
Ogni società non può e non deve trascurare l’educazione, tantomeno la legalità e il bene comune. Sono aspetti inscindibili della persona, della famiglia, della società e della polis, della mondialità. L’educazione alla legalità e al bene comune non possiamo nemmeno delegarla alle parrocchie o alle scuole, alla sola famiglia o agli esperti. Soprattutto faremmo un grosso errore se pensiamo di affidarla ai soli tribunali e allo Stato. Non andremmo da nessuna parte, perché i giudici per mestiere intervengono solo dopo una denuncia; non possono prevenire, essi agiscono dopo che la frittate è già fatta, quando i buoi sono scappati dalla stalla. Tenerlo presente è saggio: educare è umano, è intelligente, è etico. Educarci è responsabilizzarci. Non si scappa; addirittura è anche conveniente. Si tratta di idealità e di esperienze per le quali vale la pena metterci la vita.