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Una possibile autonomia

               Una possibile autonomia
Galati M., Barbuto R., Coppedé N. ., Meduri M., Napolitano E., Rubbettino, Soveria Mannelli, 2003

Il testo nasce in occasione della III Conferenza Europea delle donne con disabilità, tenutasi in Calabria nel novembre del 2001, promossa da Disabled Peoples’ International (DPI), alla quale partecipavano una cinquantina di donne con disabilità provenienti da 17 nazioni (paesi dell’Unione Europea, dell’Est e dell’Africa), tutte donne ricoprenti ruoli di responsabilità in organizzazioni di tutela dei diritti umani. Utilizzando la metodologia dell’intervista narrativa le autrici hanno raccolto le storie di vita di queste donne mantenendone la dimensione di dialogo, di partecipazione emotiva e di conversazione.
Conversando con loro è venuto fuori l’interesse a riconoscere e rendere visibili i percorsi di empowerment e di advocacy di queste donne disabili nelle loro specificità. In altro modo, ci si è interrogati su alcuni nodi: quali caratteristiche hanno assunto i percorsi di crescita e sviluppo nelle storie di queste donne disabili a partire dai loro contesti culturali e sociali? Diventare leader di organizzazioni di advocacy richiede alcuni passaggi obbligati? Cosa implica assumere ruoli di leader? Perché e come donne escluse diventano generatrici di capitale sociale?
Libro 

 


 

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Pensare a rovescio

          Pensare a rovescio. Tesi, idee e “normali provocazioni” per il cambiamento del sociale 
a cura di Panizza G. e Devastato G., Comunità Edizioni, Capodarco di Fermo, 2000
 

In questo documento sosteniamo l’importanza e l’urgenza di costruire nel nostro paese una vera riforma sociale. L’esperienza di tanti nostri gruppi e organizzazioni operanti nel campo dell’emarginazione e dell’inclusione sociale ci conferma che un obiettivo di tale portata non può venire affrontato “in piccolo”, recintato in un territorio, limitato a una categoria di persone o ad una fascia di problemi. Qui serve davvero l’orizzonte di una “grande riforma sociale”, che coinvolga e metta in campo le diffuse responsabilità delle rappresentanze istituzionali, civili e sociali dell’esteso territorio nazionale. Abbiamo elaborato questo “tesario” tenendo presente come sfondo di riferimento alcuni temi forti che intersecano il vissuto dei gruppi del C.N.C.A. e i loro progetti, che vengono realizzati nella fatica e nelle incertezze quotidiane del lavoro sociale. In questa riflessione prefiguriamo alcuni obiettivi che riteniamo prioritari da raggiungere e che ci paiono realizzabili, con l’impegno di tutti i cittadini, gruppi intermedi della società, servizi territoriali, istituzioni civili.