G.A.P. AL LICEO FIORENTINO SE NE PARLA CON LA CAMPAGNA METTIAMOCI IN GIOCO

Don Armando Zappolini, portavoce nazionale della campagna contro il gioco d’azzardo “Mettiamoci in gioco” e Mimma Scigliano, giornalista, scrittrice e autrice che da diversi anni realizza reportage narrativi, hanno incontrato gli studenti del Liceo Classico Francesco Fiorentino di Lamezia Terme.

Nel salone della Biblioteca, i co-autori di “Mettersi in gioco? L’ azzardo: dalle storie di dipendenza alle strategie per combatterlo” hanno tenuto un incontro, organizzato da Roberto Gatto e dai membri del coordinamento calabrese della  campagna Mettiamoci in gioco, che ha messo a confronto le narrazioni e le riflessioni raccolte nel libro edito dalla San Paolo con il prezioso lavoro di ricerca sulle dipendenze da gioco realizzato, con l’ ausilio esterno dell’  associazione «VIVERE IN» e con il  servizio dipendenze dell’ ASP, dagli studenti lametino. Non una semplice rappresentazione della consapevolezza del problema “azzardo”, ma una raccolta dati che, grazie ad un questionario somministrato agli alunni delle classi II e V, ha restituito uno spaccato razionale della percezione del fenomeno Gioco d’ azzardo Patologico (G.A.P.).

Se il 90% degli intervistati non sa cosa sia il GAP, il 57% dispone mensilmente, in media, tra 50-70Euro (ha quindi a disposizione un “gruzzoletto” – parliamo di ragazzi tra i 15 e i 17 anni) che nella maggior parte dei casi sono frutto della cosiddetta “paghetta” familiare.

Il 61% pensa si possa diventare giocatori d’ azzardo e, dato positivo, secondo quanto dichiarato,  l’ 80% non ha casi in famiglia, mentre il 3% delle classi seconde ed il 4% delle quinte ammette di avere avuto dipendenza. Ben oltre la metà e cioè il 71% degli intervistati è consapevole che esiste un legame tra le mafie e il gioco d’ azzardo.

La proiezione dei dati 

videointervista a Don Armando Zappolini