2019_IOACCOLGO

No all’odio e all’esclusione e sì all’accoglienza, alla solidarietà e all’uguaglianza.

NASCE IN CALABRIA IL COMITATO “IO ACCOLGO”

Nella riunione tenutasi a Lamezia Terme il 01.10.2019 è nato il Comitato “Io Accolgo – Calabria” costituito dalle rappresentanze calabresi delle organizzazioni che a livello nazionale hanno promosso l’omonima campagna: Caritas Calabria, Migrantes Calabria, Focsiv (MOCI Cosenza), CNCA Calabria, CGIL, ARCI, ACLI, CIR Rifugiati, Actionaid, Legambiente Calabria, Link (Coordinamento universitario), Refugees Welcome. Si è così avviato un percorso di coordinamento regionale nel quale è auspicabile far confluire le adesioni e le partecipazioni di tutti coloro i quali sono sensibili ai temi e alle iniziative della Campagna “Io accolgo” per puntare al maggiore coinvolgimento possibile dei territori, anche in relazione alle specificità degli stessi.

Con il flash mob nazionale del 13 giugno scorso, nel quale i partecipanti si sono avvolti nelle coperte termiche color oro tra le centinaia di turisti a Piazza di Spagna a Roma, è stata lanciata ufficialmente la campagna “Io accolgo”. L’iniziativa nasce, da un ampio fronte di organizzazioni della società civile, enti e sindacati, per dare una risposta forte e unitaria alle politiche sempre più restrittive adottate dal Governo e dal Parlamento italiani nei confronti dei richiedenti asilo e dei migranti, che violano i principi affermati dalla nostra Costituzione e dalle Convenzioni internazionali producendo conseguenze negative sull’intera società italiana.

Simbolo scelto per la campagna sono le coperte termiche che nell’immaginario collettivo rappresentano l’oggetto distintivo nel primo soccorso ai migranti, per mostrare che c’è un pezzo d’Italia che non si riconosce nelle logiche discriminatorie e punitive che sottendono i decreti sicurezza e non accetta la politica dei porti chiusi, dei muri alzati e dei respingimenti a difesa dei confini nazionali, così come gli accordi con la Libia e la Turchia, Paesi nei quali uomini, donne e bambini subiscono torture e trattamenti disumani.

Non è tollerabile! E va fermato l’aumento delle violenze razziste e xenofobe provocato da discorsi (istituzionali e non) falsi e strumentali (si pensi, ad esempio, a quelli sull’invasione dei migranti, sui migranti che rubano il posto di lavoro agli italiani, ecc.), per i quali le cause di chi sta male sarebbero da imputare a chi sta peggio, e che fomentano la paura, il rifiuto e l’odio contro l´altro, ritenuto “straniero”. La realtà dimostrata dalle ricerche e dagli studi scientifici però dice che non c’è nessuna invasione né alcun problema per la sicurezza.

Difronte a un consistente aumento di persone in fuga nel mondo, l’UE è all’ultimo posto come meta raggiunta e l’Italia occupa le ultime posizioni se si guarda alla percentuale di rifugiati rispetto alla popolazione residente; i migranti non tolgono lavoro agli italiani e sono una risorsa per questo Paese, così come i milioni di cittadini italiani emigrati nel mondo per cercare lavoro e un futuro migliore hanno contribuito e contribuiscono alla crescita dei Paesi in cui sono stati accolti.

La campagna “Io accolgo” intende affermare con forza che i diritti fondamentali delle persone, sanciti dalla Costituzione Italiana e dal diritto europeo ed internazionale, devono essere tutelati dalle leggi dello Stato e che escludere e discriminare i cittadini stranieri non produce maggiore sicurezza per gli italiani, ma aumenta la marginalità sociale e produce un’erosione dello Stato di diritto, della democrazia e della coesione sociale nel nostro Paese.

Per contrastare le condizioni di povertà e disagio nella società italiana, servono politiche efficaci ed inclusive per il lavoro, la casa, la salute, la sicurezza climatica e ambientale e un sistema istruzione capaci di promuovere benessere e pari opportunità per tutti coloro che vivono in Italia.

Partendo da queste considerazioni i promotori della campagna esprimono la volontà di vivere in un mondo che non sia fondato sull’odio e sulla paura, ma sulla solidarietà, sull’uguaglianza e sulla libertà, dove a tutti gli esseri umani, a prescindere dal colore della pelle, dalla religione e dalla provenienza, siano riconosciuti pari dignità ed eguali diritti.

Anche in Calabria la maggior parte delle 44 organizzazioni promotrici della campagna “Io accolgo” si è già attivata per diffondere i contenuti della stessa e promuovere reti territoriali di prossimità, per dare voce e visibilità ai tanti cittadini che condividono i valori dell’accoglienza e della solidarietà e intendono esprimere il proprio dissenso rispetto alle politiche anti-migranti, e con gli obiettivi di cercare di “ridurre il danno” rispetto all’impatto dei Decreti “Sicurezza”, chiedendone l’immediata abrogazione, e di promuovere il protagonismo dei migranti affinché abbiano voce e visibilità in quanto persone attive per un’Italia solidale e accogliente.

Tutti coloro (singoli e organizzazioni/enti) che hanno già aderito e vorranno aderire alla campagna “Io accolgo” sono invitati ad attivarsi, a consultare il sito internet www.ioaccolgo.it , a firmare la petizione on-line per l’abrogazione dei decreti sicurezza e ad aderire al Comitato “Io Accolgo – Calabria” contattando lo stesso all’indirizzo e-mail ioaccolgocalabria@gmail.com, partecipando alle attività che saranno promosse, portando il proprio contributo e le proprie proposte.

Comitato “Io Accolgo – Calabria”

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LETTERE A UNA SANITÀ CHE VUOLE CAMBIARE

PER UNA SANITÀ CHE PROMUOVA IL BENESSERE E LA COESIONE SOCIALE

L’Istat, in modo impietoso, ci dice che in Calabria risiedono 1.976.000 persone, che Reggio Calabria ha perduto oltre 11.000 abitanti, che la Piana di Gioia Tauro da 155.000 residenti è scesa a 136.000; che non pochi comuni subiscono un persistente abbandono; insomma è un lento stillicidio, soprattutto, di giovani che non può lasciarci indifferenti.

In questo contesto la Tutela della Salute non dovrebbe essere considerata un costo sociale, né una sciagura, ma un Servizio Sanitario Regionale, da rendere efficiente perché fonte di occupazione qualificata e fattore di crescita civile ed economica. Purtroppo, in quest’ultimo decennio, tra Nord e Sud stiamo assistendo a un incremento delle diseguaglianze nell’accesso alle cure ancora più accentuato in Calabria che da 10 anni è sottoposta a un “Piano di Rientro” attento al superamento del forte disavanzo finanziario con il blocco del turn over del personale.

Non possiamo tacere l’inettitudine della politica e della maggioranza dei management aziendali che hanno perduto molte occasioni per fare della sanità un volano di sviluppo. Pensiamo, ad esempio, ai 127 milioni di euro finalizzati dall’ Unione Europea nel lontano 2009 per attivare le “Case della Salute“, purtroppo di questi finanziamenti ne sono rimasti solamente 49 milioni! Sappiamo bene il ruolo fondamentale che queste strutture sanitarie territoriali intermedie rivestono per la qualità delle prestazioni erogate nel territorio (vedi la notevole presenza di queste in Emilia-Romagna). O agli 84 milioni di euro per l’acquisto di apparecchiature medicali non utilizzati che sono rispuntati nella legge 60/19 (Legge Grillo) o all’ “Accordo di Programma Integrativo per i nuovi Ospedali” che è del 2007, i cui fondi non ancora utilizzati non solo ci hanno privato di ospedali moderni e efficienti, ma hanno negato il lavoro a imprese del Settore, operai edili, ingegneri, bioingegneri, operatori sanitari, ecc. Non parliamo, inoltre, delle ditte sane e del Privato Accreditato che lavorano nella sanità calabrese e trovano nella burocrazia un terribile nemico che le costringe, per poter sopravvivere, a rivolgersi alle banche; infatti, secondo Assobiomedica, la Sanità calabrese ha un altro triste primato in merito ai tempi di pagamento, nella classifica nazionale dei 5 peggiori pagatori ben 4 sono Aziende Sanitarie Calabresi. Al primo posto vi è l’Azienda Ospedaliera Mater Domini con 1.266 day sales out standing (dso), seconda l’ASP di Crotone con 475 (dso), terza l’Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio con 436 (dso). In media i tempi di attesa per i fornitori del S.S.R. sono circa 363 giorni per uno scoperto regionale pari a 175 milioni e 501mila euro. Poiché non vogliamo farci mancare nulla, la nostra burocrazia riesce a ridurre il nostro già esiguo Fondo Sanitario Regionale che oscilla intorno ai 3 miliardi e 240 milioni circa, facendosi sottrarre (relazione della Corte dei Conti 2017) circa 80 milioni di euro per onorari dei Commissari ad acta nominati dal TAR per mancati pagamenti ai creditori, per spese legali e interessi con pignoramenti per 638 milioni di euro. Insomma, 80 milioni sottratti agli acquisti di nuova tecnologia diagnostica o al finanziamento dell’ADI o a altri Servizi Sanitari che dovrebbero garantire i LEA.

Sappiamo che più un S.S.R. è inefficiente meno riesce a spendere per il proprio funzionamento, con la conseguente mobilità passiva che aumenta (la Calabria è la 1° Regione per mobilità passiva pro capite/anno 144 euro, 2° la Campania con 55 euro anno 2017) come l’emigrazione di giovani professionisti che potrebbero ben figurare in Calabria. Riteniamo che la piena attuazione dei LEA e la ripresa dell’economia calabrese facciano parte di uno stesso mosaico.

Pertanto, dobbiamo chiedere alle Istituzioni Nazionali e Regionali di:

  1. a) mettere la salute al centro di tutte le decisioni politiche non solo sanitarie perché la salute si promuove contrastando le povertà economiche e sociali, il degrado delle periferie, gli incidenti sul lavoro, la tutela ambientale;
  2. b) costruire un Servizio socio-sanitario regionale, perché i bisogni sociali condizionano la salute e il benessere della persona;
  3. c) elaborare, in tempi certi, un “Piano Pluriennale di Investimenti” per l’ammodernamento tecnologico e la messa in sicurezza di tutti i Presidi Sanitari garantendo, con un Cronoprogramma, trasparenza e tempi certi nella spesa di vecchi e nuovi finanziamenti prevedendo, tra questi, il recupero dei finanziamenti perduti per le Case della salute;
  4. d) valorizzare il “capitale umano” con un “Piano delle Assunzioni”, il superamento del precariato e l’aggiornamento continuo sotto il profilo tecnico-clinico.

Infine, questione centrale, premiare le “competenze” nei management aziendali e nei Presidi Ospedalieri e Distrettuali affinché sia ricostruito quel rapporto di fiducia tra Calabresi e Servizio Sanitario che da tempo si è spezzato.

Come Movimento Culturale “Comunità Competente”, noi andremo con queste idee dal generale Cotticelli il 12 settembre, forti del Documento che gli abbiamo consegnato il 7 agosto che pone al centro la proposta della Riforma organizzativa e etica della sanità calabrese, la valorizzazione della Medicina Distrettuale con 5 AST (Aziende Sanitarie Territoriali) e la riorganizzazione della Rete Ospedaliera con 3 ASO (Aziende Sanitarie Ospedaliere) che gestiranno tutta la spedalità pubblica e accreditata privata.

Il portavoce di Comunità Competente                                                                Reggio Calabria lì 20 agosto 2019

Rubens Curia

 

16 LUGLIO 2019, CONFERENZA STAMPA: RIFORMIAMO INSIEME LA SANITÀ CALABRESE.

RIFORMIAMO INSIEME LA SANITÀ CALABRESE

Martedì 16 luglio alle ore 11,00

Sala Giuditta Levato

Consiglio regionale della Calabria – Reggio Calabria

 

interverranno:

Giacomo Panizza 

Rubens Curia

Presenzierà:

Nicola Irto

coordinerà i lavori il giornalista Filippo Diano

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Il 18 dicembre del 2018 Rubens Curia presentò in Consiglio Regionale, alla presenza, tra gli altri, del Presidente del Consiglio Regionale Nicola Irto, il suo libro “Manuale per una Riforma della Sanità in Calabria”, iniziando un viaggio in tutta la Regione da Locri a Cosenza, a Lamezia, a Catanzaro, a Vibo, a Melito P.S., a Palmi e tanti altri incontri con molte persone interessate ché l’articolo 32 della nostra Costituzione venisse attuato in Calabria.

Molti rappresentanti di Associazioni, forze sindacali, operatori del Settore, di Comitati civici e semplici cittadini hanno ritenuto, insieme a Rubens Curia, di dare vita a quella “Comunità Competente” di cui si scrive nel “Manuale” perché, insieme si stilasse un “Documento” che è stato, in seguito, denominato “Linee guida per una riforma della sanità in Calabria”.

Il 1° luglio presso la Sala Sintonia della Comunità Progetto Sud di Lamezia si è svolto un affollato e partecipato incontro coordinato da Giacomo Panizza e Rubens Curia che ha approvato e integrato il ” Documento” suindicato e , inoltre, è stato deciso di presentare le “Linee Guida” in Consiglio Regionale, che riteniamo sia la Casa dei Calabresi, e consegnare il “Documento” al Presidente Irto perché tutte le forze politiche possano avere contezza di ciò che, in materia, una “Minoranza Competente” di calabresi propone per salvare la nostra sanità.

Non siamo autoreferenziali, male oscuro della nostra sanità, né saccenti, ma non siamo disponibili a fare da spettatori paganti (vedi aumento dell’Irap e dell’Irpef); siamo aperti a ogni confronto dove il nodo fondamentale è una profonda RIFORMA ORGANIZZATIVA e ETICA del nostro Servizio Sanitario Regionale e le imminenti elezioni regionali, tenuto conto della gravità in cui versa la nostra sanità, non può essere un alibi per rinviare al prossimo anno una seria discussione.

Invitiamo tutte le forze politiche, sociali e sindacali che vorranno condividere con noi questo viaggio il cui porto è la tutela della salute dei calabresi in quanto “Bene Comune” a partecipare.

https://youtu.be/YfTV_kP8ppM

COPERTINA_SANITÁ SENZA SALUTE 2

SANITÀ senza SALUTE. Incontri in movimento.  Interventi, Confronti e Proposte

SANITÀ senza SALUTE. Incontri in movimento. 

Interventi, Confronti e Proposte

LUNEDÌ 1 LUGLIO 2019 – ORE 16.  – LAMEZIA TERME (CZ) – SALA SINTONIA – VIA A. REILLO,5

Interventi preordinati

Amalia Bruni

Nicola Buoncristiano

Francesco Esposito

Clementina Fittante

Marina Galati

Sandro Gjuffrida

Maurizio Iocco

Caterina Laria

Giovanni Marino

Anna Domenica Mignuoli

Pasquale Scarmozzino

Elena Sodano

Moderatori: Rubens Curia e Giacomo Panizza

Per ulteriori informazioni rivolgersi alla segreteria della Comunità Progetto Sud 

email: emmaleone55@gmail.com cell. 3487913800 risponde Emma Leone

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2019_apptraverso_invito 24 maggio

CON I BAMBINI: ESPERIENZE DI COMUNITÀ EDUCANTE

Giorno 24 maggio, ore 9:30, presso il Consiglio Regionale della Calabria (Sala Monteleone) si terrà il convegno dal titolo “CON I BAMBINI: esperienze di Comunità educante”.

L’incontro è promosso dai soggetti responsabili di alcuni dei progetti selezionati da “Con i bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile – ambiti di intervento: “Prima Infanzia” (fascia di età 0-6) e “Adolescenza” (fascia di età 11-17).

Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori.

L’I. C. di Motta San Giovanni – “Come un faro: abitiamo la Comunità educante”, Consorzio Macramè -“Rizoma”, Comunità Progetto Sud – “Apptraverso la Calabria”, Civitas solis – “Crescere in Calabria” rappresentano ampie ed autorevoli partnership di scuole (circa 30 su tutto il territorio calabrese), Soggetti Istituzionali e del Terzo Settore che, secondo un approccio di comunità educante, operano in stretta sinergia per creare nuovi ambienti e opportunità di apprendimento all’interno delle strutture scolastiche e delle reti, promuovendo il protagonismo dei ragazzi e delle loro famiglie.

Oltre alla restituzione delle buone pratiche attivate, gli interventi, come da programma allegato, affronteranno i temi della povertà educativa in Calabria e della necessità di costruire un sistema codificato e stabile di collaborazioni e condivisioni aperto a soggetti di natura pubblica e privata, rivolto ai bambini e alle loro famiglie, pensando a loro non solo come destinatari dei servizi, ma come attori attivi delle iniziative attraverso un processo di empowerment e responsabilizzazione, superando fragilità di carattere economico, sociale, sanitario e abitativo.

L’iscrizione sarà curata dall’Ufficio Comunicazione del progetto “Come un faro: abitiamo la Comunità educante” – Istituto Comprensivo di Motta San Giovanni.

A tal fine, lo stesso Istituto ha predisposto una funzione per la registrazione dei partecipanti che verrà attivata a partire dal 13 maggio 2019 accedendo al link: https://docs.google.com/forms/d/1py4fLHPpt3nJ39KsQnU3WsXAl7yUpCLfNllteJ6fGVg/edit

La predetta funzione resterà aperta fino al 23 maggio 2019. Alla fine delle attività, ai partecipanti sarà rilasciato un attestato.

In considerazione dell’importanza dell’evento, si confida nella massima partecipazione.

l progetti sono stati selezionati da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org

invito

Locandina

Nota stampa

evento

Convegno Sanità

SANITÀ SENZA SALUTE. 2 APRILE 17.30, SALA SINTONIA, LAMEZIA TERME (CZ)

SANITÀ SENZA SALUTE
Proposte per la nostra Calabria
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MARTEDÌ 2 APRILE 2019 – ORE 17,30 
SALA SINTONIA  –  VIA A. REILLO, 5 – LAMEZIA TERME (CZ)
Giacomo Panizza, Presidente Comunità Progetto Sud, Domenico Bilotti, Dirigente Medico U.O.C. Pronto Soccorso/OBI Presidio Ospedaliero S.G.P. II Lamezia Terme Asp CZ e Rubens Curia, Medico e autore del saggio, edito da Cittá del sole: MANUALE PER UNA RIFORMA DELLA SANITÀ IN CALABRIA, discuteranno di Sanità e Salute in Calabria, Martedì 2 aprile dalle 17.30 in Sala Sintonia, a Lamezia Terme, prendendo spunto proprio dalle pagine del saggio di Curia.
È la Comunità Progetto Sud a farsi promotrice di questo dibattito, «Perché – dice don Panizza – proprio partendo dal libro del dott. Rubens Curia, che  contiene una buona dose di proposte utili al rilancio del comparto della sanità calabrese, ci rendiamo consapevoli che dire sanità non è dire salute».
Punti importanti su cui il dibattito porrà l´attenzione sono le spese, ingiustificate, e le fatiche per il nostro sistema sanitario regionale, «che – dice ancora Panizza – non vanno nella direzione sostanziale delle cure, ne tantomeno della riabilitazione e quasi zero si investe per la prevenzione, passando per la necessità di ripensare una riorganizzazione efficiente».
«E, – conclude, il presidente della Comunità Progetto Sud – proveremo a​d​ analizzare le criticità, ma ci soffermeremo soprattutto sulle proposte che riteniamo fattibili per avere in Calabria un sistema sanitario efficace e di qualità, che tenga a cuore la salute dell´intera popolazione calabrese».
La cittadinanza è invitata a partecipare
Roberto Gatto

GIOCO D´AZZARDO, I DATI IN CALABRIA: PERSI 535.205.803 DI EURO E GUADAGNATI DALLO STATO. La Comunità Progetto Sud riaccende i riflettori sulle azzardopatie

I dati 2017 sul gioco d´azzardo diffusi dall’Agenzia Nazionale dei Monopoli di Stato continuano a segnare un trend in continua, preoccupante, espansione per gli effetti che esso produce a livello sociale.

In Italia ci sono 17 milioni di persone tra i 15 e 64 anni che hanno giocato almeno una volta nell’ultimo anno (Ricerca CNR su dati IPSAD Italia), di questi 2 milioni sono a rischio minimo ma circa un milione sono giocatori d’azzardo ad alto rischio o patologici (750.000 mila ad alto rischio e 250.000 i patologici).

Ad esaminare in dettaglio i dati forniti dai Monopoli si rileva che si giocano 31.559.578,55 milioni di euro attraverso le Slot machine, Skill games (giochi di abilità via internet) 22.749.498,61 milioni di euro, scommesse sportive per 10.623.460,09 milioni di euro VLT (video lottery) per 13.881.141,50 (sempre in milioni di euro).
Dai 24.8 miliardi di Euro giocati nel 2004 siamo passati ai 101.74 miliardi del 2017 e di questo si sono persi, in guadagni, da parte dello Stato e delle multinazionali del gioco, ben 19.7 miliardi di euro.

La situazione calabrese riflette il dato nazionale e, secondo i dati forniti dall´Azienda Autonoma Monopoli di Stato, risultano persi nell´intera regione Calabria 535.205.803 di euro.
In questo contesto statistico la città di Lamezia Terme segna un perso netto di 20.046.982,62 milioni di euro per 101.881.937,33 milioni di euro giocati.

A diffondere i numeri e a riaccendere ancora una volta i riflettori sulle azzardopatie è la Comunità Progetto Sud per voce di Roberto Gatto, responsabile del settore dipendenze e referente regionale della campagna “Mettiamoci in gioco”: «È necessaria, alla luce di questi dati, – dice- organizzare una seria riflessione e mettere in atto azioni coordinate di contrasto, che riducano le conseguenze sociali del gioco d´ azzardo».

«La nostra organizzazione – continua Gatto – sollecita le Istituzioni cittadine e regionali ad intraprendere azioni efficaci di contrasto al dilagare inarrestabile del gioco d’azzardo. La legge Regionale del 26 aprile 2018, n. 9 Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della ‘ndrangheta, dà la possibilità agli enti locali di deliberare regolamenti che impongono limite all’apertura di sale Gioco presso luoghi sensibili (in particolare Scuole) ma ovviamente questo non basta, i dati dimostrato che si gioco moltissimo da casa o attraverso gli smartphone. – E conclude – siamo disponibili, vista la quarantennale esperienza nel campo delle dipendenze, ad attivare processi di consapevolezza nei contesti educativi, avviando percorsi di informazione e prevenzione e, attraverso i nostri servizi, aiutare le persone e le loro famiglie ad avviare percorsi di cura”.

 

DETTAGLIO PER PROVINCIA
Provincia di Crotone: Giocato 209.177.409, vincite 172.671.919 con un perso netto di 36.505.919;
Provincia di Vibo Valentia: Giocato 254.705.409, vincite 208.791.771, perso 45.913.373;
Provincia di Catanzaro: Giocato 553.301.214, vincite 452.386.883, perso 100.914.331;
Provincia di Reggio Calabria: giocato 892.242.217, vincite per 723.922.210, perso 168.320.006;
Provincia di Cosenza: Giocato 1.033.711.064, vincite per 850.158.889, perso 183.552.174.

(fonte Azienda Autonoma Monopoli di Stato – Cifre in milioni di Euro)

per info: Gatto Roberto, Responsabile area dipendenze, 348 7913801centrodedalo@comunitaprogettosud.it