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Una carta dei valori da condividere con il settore agricolo calabrese

GIOVEDÌ 19 GENNAIO 2022 | ORE 15:30 | SALA SINTONIA | VIA REILLO, 5 | LAMEZIA TERME (CZ)

 Una tavola rotonda per condividere azioni e finalità che coniugano il mondo dell’agricoltura con sicurezza e diritti sul lavoro, ambiente, qualità del prodotto e sviluppo del territorio e che nasce in seno alle azioni del progetto “Resto in campo” – Percorsi di Diritti per Migranti” – P.I.U. Su.Pr.Eme. – Percorsi individualizzati di uscita dallo sfruttamento, finanziato con FSE PON Inclusione 2014 -2020, attivo in Calabria grazie ad un partenariato regionale ampio di cui è capofila la Comunità Progetto Sud.

L’incontro – presentazione della “Carta dei valori etici in agricoltura” si terrà giovedì 19 gennaio alle ore 15:30 a Lamezia Terme, in Sala Sintonia, al civico 5 di via Reillo, alla presenza dei rappresentanti delle associazioni e cooperative proponenti, di esponenti delle parti sociali, del mondo della ricerca e dell’ Università.

All’ incontro, interverranno: Marina GALATI, Direttrice Comunità Progetto Sud e Direttrice del Progetto “Resto in Campo – Percorsi di Diritti per Migranti”; Vincenzo LINARELLO, Presidente di GOEL- Gruppo Cooperativo; Federica PIETRAMALA, Segretaria regionale FLAI – CGIL; Maria Chiara FERRARESE, Vice Direttrice CSQA.

A seguire:

Presentazione del progetto a cura del gruppo di lavoro e confronto con il pubblico presente.

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Progetto “Resto in Campo – Percorsi di Diritti per Migranti” – P.I.U. Su.Pr.Eme. – Percorsi individualizzati di uscita dallo sfruttamento, finanziato con FSE PON Inclusione 2014 -2020 – CUP B35B19000250006 | Azione WP 5 Task 5 – Incentivi per l’emersione e lo sviluppo di imprese etiche.

Finalità generali del progetto: Resto in Campo – Percorsi di Diritti per Migranti – P.I.U. Su.Pr.Eme.

Innescare sistemi virtuosi e promuovere condizioni di regolarità lavorativa attraverso l’attuazione di servizi che favoriscano l’emersione, la presa incarico delle vittime e/o potenziali di sfruttamento e al loro inserimento/reinserimento socio lavorativo; attivare percorsi di accompagnamento e di riqualificazione che consentano l’acquisizione di competenze spendibili nel settore di riferimento: sono questi gli obiettivi primari di Resto in Campo – Percorsi di Diritti per Migranti – P.I.U. SU.PR.EME. progetto che mira a realizzare azioni di sistema interregionale mettendo in atto delle misure indirizzate all’integrazione socio lavorativa di persone migranti come prevenzione e contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato.

Il progetto è attivo sulle tre piane calabresi: Sibari, Gioia Tauro e Lamezia Terme, ed estende l’ attenzione anche a  quelli che sono definiti “nuovi territori di sfruttamento”: la costa jonica reggina, quella catanzarese e altre aree come Crotone, Cutro, la Sila e la Valle del Crati.

 

IL VIDEO

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UNA RETE DI CONTRASTO ALLO SFRUTTAMENTO SESSUALE E LAVORATIVO

150 milioni di dollari l’ anno è la cifra che fattura la tratta umana a scopo di sfruttamento sessuale.
Informazione, confronto, formazione e divulgazione sono stati i focus del tavolo tematico organizzato nell’ambito del protocollo di intesa “Osservazione e programmazione di interventi sui fenomeni della TRATTA di ESSERE UMANI, dello SFRUTTAMENTO SESSUALE e LAVORATIVO, dell’ACCATTONAGGIO delle persone presenti sul territorio della Provincia di Catanzaro” sottoscritto da alcuni enti gestori del progetto In.C.I.P.I.T. (Iniziativa Calabra per l’Identificazione, Protezione ed inclusione sociale delle vittime di Tratta) della Regione Calabria (finanziato dal Dipartimento delle Pari Opportunità) e dall’ASP di Catanzaro ed è promosso dall’equipe tratta-area Lamezia Terme afferente all’Organismo Immigrazione dell’ASP di Catanzaro, la Cooperativa Sociale Il Delta, l’Associazione Mago Merlino e l’Associazione Comunità Progetto Sud onlus.

 

L’evento ha coinvolto i servizi sanitari, alcune associazioni e alcuni Comuni del territorio lametino, le a Forze dell’ordine, con l’obiettivo di sistematizzare la riflessione comune sul fenomeno della tratta a scopo di sfruttamento sessuale e favorire la creazione di circuiti di rete virtuosi tra i diversi enti e organismi che operano sul territorio, al fine di creare una governance di contrasto al fenomeno.