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La tratta di esseri umani: percorso di condivisione di prassi operative. Il lavoro multi agenzia del progetto In.C.I.P.I.T.

Multiagenzia vuol dire mettere insieme risorse umane professionali, obiettivi e programmazione partendo dalle necessità, in questo caso, sociali e socio-sanitarie, con azioni finalizzate al contrasto del fenomeno della tratta degli esseri umani.

È questo un nuovo tassello che si inserisce all’;interno del percorso già intrapreso dal 2018 dalle associazioni Comunità Progetto Sud e Mago Merlino e dalla Fondazione Città Solidale di Catanzaro, enti gestori del progetto In.C.I.P.I.T. della Regione Calabria, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità, in collaborazione con il Dipartimento Materno Infantile – Organismo Aziendale Immigrazione dell’ASP di CZ, all’interno del protocollo d’intesa in essere con l’Asp di Catanzaro.

Se n’è discusso durante l’incontro “La tratta di esseri umani: percorso di condivisione di prassi operative. Il lavoro multi-agenzia del progetto In.C.I.P.I.T.”, tenutosi qualche giorno fa nella sala Ferrante dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme.

Sono stati messi sul tavolo obiettivi comuni e l’opportunità di valorizzare la contaminazione dei saperi che ogni “agenzia” mette in gioco nel contrasto alla tratta degli esseri umani, dando seguito al mandato del progetto che vede impegnati i diversi enti gestori nella protezione delle vittime di sfruttamento sessuale e lavorativo, di accattonaggio ed economie illegali e che mira alla successiva inclusione sociale delle stesse, mediante la costruzione di percorsi individualizzati di protezione e reinserimento socio-lavorativo.

«Il percorso di condivisione di buone pratiche ha come obiettivo principale – ha sottolineato Lorena Leone, referente dell’Associazione Comunità Progetto Sud di Lamezia Terme per questa azione progettuale – quello di favorire uno scambio e una contaminazione di saperi tra gli enti anti-tratta e il personale sanitario del presidio ospedaliero di Lamezia Terme, al fine di favorire una sempre più tempestiva identificazione delle vittime e una conseguente possibile tutela dei diritti delle donne vittime di tratta e di sfruttamento sessuale sul nostro territorio».

Alla tavola rotonda hanno presenziato anche Mimma Caloiero, Direttrice del Dipartimento Materno Infantile dell’ASP di Catanzaro, che ha portato i saluti del Direttore Sanitario Antonio Gallucci e Maria Teresa Napoli, Responsabile Organismo Aziendale Immigrazione dell’ASP di Catanzaro.

«L’intento dell’ASP di Catanzaro – ha dichiarato la Napoli – è quello di proseguire nel percorso di miglioramento delle politiche socio-sanitarie dedicate all’Immigrazione forzata e all’aumento delle competenze del personale sanitario sugli aspetti antropologici-psico-sociali e sanitari delle popolazioni migranti. Questo – ha continuato la responsabile dell’organismo immigrazione dell’ASP – ci permette di migliorare la qualità della relazione e dell’offerta di cura. In questo settore il Dipartimento Materno Infantile assume ruolo strategico perché opera con le donne, i bambini, i giovani e le famiglie, raggiungendo quindi i soggetti maggiormente vulnerabili e divenendo così ponte fra i servizi aziendali e fra questi e la rete territoriale».

Già in occasione della Giornata europea contro la tratta di esseri umani, lo scorso ottobre, durante una prima tavola rotonda tra gli enti coinvolti, era stata messa in luce l’esigenza di un lavoro a più voci, fissata peraltro in un protocollo d’intesa, e questa nuova occasione di dialogo ha portato alla programmazione di un ciclo di incontri che si terranno tra il mese di aprile e maggio del 2024 e che porteranno alla stesura di un glossario comune che metterà nero su bianco le procedure operative standard tra enti anti-tratta e presidio ospedaliero.

 

In.C.I.P.I.T

Il progetto In.C.I.P.I.T è finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità – in attuazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 16 Maggio 2016 “Definizione del Programma unico di emersione, assistenza ed integrazione sociale a favore degli stranieri edei cittadini di cui al comma 6 bis dell’art. 18 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, vittime dei reati previsti dagli articoli 600 e 601 del codice penale, o che versano nelle ipotesi di cui al comma 1 dello stesso articolo 18”.

Maria Pia Tucci | ufficio stampa Comunità Progetto Sud

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In regione la stipula del protocollo d’intesa sullo standard etico per il lavoro in agricoltura che chiude il progetto p.i.u. su.pr.eme.

IN REGIONE LA STIPULA DEL PROTOCOLLO D’INTESA SULLO STANDARD ETICO PER IL LAVORO IN AGRICOLTURA CHE CHIUDE IL PROGETTO P.I.U. SU.PR.EME. 

4 DICEMBRE 2023 – 09:30 | Sala Verde | Cittadella Regionale | Loc. Germaneto, Catanzaro

 L’ “Evento conclusivo del progetto P.I.U. SU.PR.EME”, organizzato dalla regione Calabria chiude il percorso di diciotto mesi di “Resto in Campo – Percorsi di diritti per migranti”che si inserisce nel Progetto interregionale P.I.U Su.pre.me, realizzato con il cofinanziamento dell’Unione europea, PON Inclusione – Fondo Sociale Europeo 2014-2020 e inserito nell’ambito del Piano Triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato. L’ente capofila del progetto è stata la Regione Puglia in partenariato con la Regione Calabria, che ha affidato il coordinamento del degli enti no-profit all’Associazione Comunità Progetto Sud Onlus.

Un progetto che si è esteso lungo tutto il territorio calabrese e che ha toccato le tre Piane della regione: Sibari, Lamezia Terme, Gioia Tauro e i territori interni tra Pollino, Sila e Valle del Crati, paesi della costa jonica da Crotone fino a Melito di Porto Salvo e il territorio della Locride.

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Sono state coinvolte associazioni di categoria, cooperative sociali, imprese e reti di servizi professionali, con l’intento di promuovere condizioni di regolarità lavorativa e sistemi virtuosi di accompagnamento, formazione e riqualificazione professionale che hanno consentito ai beneficiari del percorso l’acquisizione di competenze spendibili nel mondo del lavoro, con particolare riferimento al settore dell’agro-alimentare.

 

Lunedì 4 dicembre, in Cittadella, in occasione dell’evento voluto dalla regione Calabria, ci sarà la stipula del protocollo d’intesa sullo standard etico per il lavoro in agricoltura, la presentazione della ricerca sullo sfruttamento delle donne in agricoltura (il cui report è diventato un libro che sarà distribuito gratuitamente) e la proiezione delle attività svolte dal progetto “Resto in campo – percorsi di diritti per migranti”.

 

 

 

 

 

 

 

scarica la locandina con il programma

Progetto “Resto in Campo – Percorsi di Diritti per Migranti” – P.I.U. Su.Pr.Eme. – Percorsi individualizzati di uscita dallo sfruttamento, finanziato con FSE PON Inclusione 2014 -2020 – CUP B35B19000250006 | Azione WP 5 Task 5 – Incentivi per l’emersione e lo sviluppo di imprese etiche.

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Una carta dei valori da condividere con il settore agricolo calabrese

GIOVEDÌ 19 GENNAIO 2022 | ORE 15:30 | SALA SINTONIA | VIA REILLO, 5 | LAMEZIA TERME (CZ)

 Una tavola rotonda per condividere azioni e finalità che coniugano il mondo dell’agricoltura con sicurezza e diritti sul lavoro, ambiente, qualità del prodotto e sviluppo del territorio e che nasce in seno alle azioni del progetto “Resto in campo” – Percorsi di Diritti per Migranti” – P.I.U. Su.Pr.Eme. – Percorsi individualizzati di uscita dallo sfruttamento, finanziato con FSE PON Inclusione 2014 -2020, attivo in Calabria grazie ad un partenariato regionale ampio di cui è capofila la Comunità Progetto Sud.

L’incontro – presentazione della “Carta dei valori etici in agricoltura” si terrà giovedì 19 gennaio alle ore 15:30 a Lamezia Terme, in Sala Sintonia, al civico 5 di via Reillo, alla presenza dei rappresentanti delle associazioni e cooperative proponenti, di esponenti delle parti sociali, del mondo della ricerca e dell’ Università.

All’ incontro, interverranno: Marina GALATI, Direttrice Comunità Progetto Sud e Direttrice del Progetto “Resto in Campo – Percorsi di Diritti per Migranti”; Vincenzo LINARELLO, Presidente di GOEL- Gruppo Cooperativo; Federica PIETRAMALA, Segretaria regionale FLAI – CGIL; Maria Chiara FERRARESE, Vice Direttrice CSQA.

A seguire:

Presentazione del progetto a cura del gruppo di lavoro e confronto con il pubblico presente.

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Progetto “Resto in Campo – Percorsi di Diritti per Migranti” – P.I.U. Su.Pr.Eme. – Percorsi individualizzati di uscita dallo sfruttamento, finanziato con FSE PON Inclusione 2014 -2020 – CUP B35B19000250006 | Azione WP 5 Task 5 – Incentivi per l’emersione e lo sviluppo di imprese etiche.

Finalità generali del progetto: Resto in Campo – Percorsi di Diritti per Migranti – P.I.U. Su.Pr.Eme.

Innescare sistemi virtuosi e promuovere condizioni di regolarità lavorativa attraverso l’attuazione di servizi che favoriscano l’emersione, la presa incarico delle vittime e/o potenziali di sfruttamento e al loro inserimento/reinserimento socio lavorativo; attivare percorsi di accompagnamento e di riqualificazione che consentano l’acquisizione di competenze spendibili nel settore di riferimento: sono questi gli obiettivi primari di Resto in Campo – Percorsi di Diritti per Migranti – P.I.U. SU.PR.EME. progetto che mira a realizzare azioni di sistema interregionale mettendo in atto delle misure indirizzate all’integrazione socio lavorativa di persone migranti come prevenzione e contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato.

Il progetto è attivo sulle tre piane calabresi: Sibari, Gioia Tauro e Lamezia Terme, ed estende l’ attenzione anche a  quelli che sono definiti “nuovi territori di sfruttamento”: la costa jonica reggina, quella catanzarese e altre aree come Crotone, Cutro, la Sila e la Valle del Crati.

 

IL VIDEO

Per saperne di più: resto-in-campo

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UNA RETE DI CONTRASTO ALLO SFRUTTAMENTO SESSUALE E LAVORATIVO

150 milioni di dollari l’ anno è la cifra che fattura la tratta umana a scopo di sfruttamento sessuale.
Informazione, confronto, formazione e divulgazione sono stati i focus del tavolo tematico organizzato nell’ambito del protocollo di intesa “Osservazione e programmazione di interventi sui fenomeni della TRATTA di ESSERE UMANI, dello SFRUTTAMENTO SESSUALE e LAVORATIVO, dell’ACCATTONAGGIO delle persone presenti sul territorio della Provincia di Catanzaro” sottoscritto da alcuni enti gestori del progetto In.C.I.P.I.T. (Iniziativa Calabra per l’Identificazione, Protezione ed inclusione sociale delle vittime di Tratta) della Regione Calabria (finanziato dal Dipartimento delle Pari Opportunità) e dall’ASP di Catanzaro ed è promosso dall’equipe tratta-area Lamezia Terme afferente all’Organismo Immigrazione dell’ASP di Catanzaro, la Cooperativa Sociale Il Delta, l’Associazione Mago Merlino e l’Associazione Comunità Progetto Sud onlus.

 

L’evento ha coinvolto i servizi sanitari, alcune associazioni e alcuni Comuni del territorio lametino, le a Forze dell’ordine, con l’obiettivo di sistematizzare la riflessione comune sul fenomeno della tratta a scopo di sfruttamento sessuale e favorire la creazione di circuiti di rete virtuosi tra i diversi enti e organismi che operano sul territorio, al fine di creare una governance di contrasto al fenomeno.