Innovazione Sociale, articolo di Stefania Cugnetto

Lamezia Terme, 4 luglio 2014
All’indomani del seminario di Innovazione Sociale con Carlo Andorlini promosso
dalla Scuola del Sociale, organo di formazione della Comunità Progetto Sud,
Stefania Cugnetto, partecipante al seminario,ci invia un suo articolo che
volentieri pubblichiamo.

La CPS si interroga sull’innovazione sociale
Innovazione sociale questo il tema del seminario del 2-3 luglio tenuto da Carlo Andorlini.
Lui stesso si dichiara fan dell’innovazione sociale, già fan, perché nell’innovazione bisogna prima di tutto crederci, perché innovazione è voglia di muoversi, di cambiare, di non adagiarsi, e l’innovazione sociale è molto più di questo.
Innovazione sociale è rispondere a nuovi bisogni con nuovi mezzi, è condividere, è credere negli altri, è fiducia che tutti potremmo essere nostri interlocutori, tutti potrebbero interessarsi alle nostre idee, ai nostri servizi.
Con l’innovazione sociale è possibile creare nuovi reti, eliminando vecchi intermediari e sviluppando una circolarità di idee ed azioni, non esiste più solo il rapporto tra terzo settore e pubblico, ma entra anche il cittadino, il signor qualunque che apparentemente non c’entra niente con quel mondo, quindi è co-partecipazione, dove tutti si sentono protagonisti e non solo donatori inconsapevoli.
E poi i grandi assenti i giovani, eccoli spuntare tra le nuove esperienze di convivenza, di condivisione, giovani che spesso non trovano il loro posto nel mondo e quindi decidono di inventarlo quel posto. Esempi a centinaia, da piattaforme di crowfounding a co-working, da fablab a contamination lab.
Un’altra parola-chiave allora, innovazione sociale è contaminazione, è un mix di forze mai pensato, è incontro di e tra persone che forse hanno poco in comune, se non vivere nello stesso territorio.
Su tutto questo la Comunità Progetto Sud si è interrogata e continuerà ad interrogarsi, sulla volontà di aprirsi, di raccontarsi e di ascoltare il territorio in cui opera. Una comunità che guarda il nuovo che avanza, senza però snaturare la sua mission, senza dimenticare che i servizi devono essere di qualità, e senza dimenticare che la risposta ai bisogni non è “roba” da terzo settore ma è dell’Istituzioni e della società tutta.
Innovazione sociale non è qualcosa da aggiungere, da appiccicare ai nostri progetti ma è un processo, un nuovo modo di pensare, una creatività ritrovata e riscoperta, è nuova linfa per il terzo settore.
Stefania Cugnetto