METTERSI IN GIOCO? L’ 1 FEBBRAIO AL LICEO FIORENTINO DI LAMEZIA TERME

Armando Zappolini e Mimma Scigliano, autori di “Mettersi in gioco? L’ azzardo: dalle storie di dipendenza alle strategie per combatterlo” edito da San Paolo con la prefazione di Padre Alex Zanotelli, saranno al Liceo Classico Francesco Fiorentino di Lamezia Terme sabato 1 febbraio alle 11 per incontrare la comunità scolastica e affrontare, con gli alunni e le alunne dell’ Istituto lametino, la tematica delle AZZARDOPATIE.

Per gli alunni della V C sarà l’ occasione di mostrare gli elaborati frutto dei laboratori curricolari in cui èstato possibile approfondire  il tema legato al gioco d’azzardo patologico.

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Gli autori

Don Armando Zappolini è parroco di Perignano, Quattro Strade, Lavaiano e Gello, tutti paesi del pisano. Dal 2011 al 2018 è stato presidente del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza.

Nel 1990 ha fondato la comunità per tossicodipendenti di Usigliano e nel 1991 l’associazione Bhalobasa in favore delle comunità del Sud del mondo. Nel 2018 è stato nominato direttore della Caritas della Diocesi di San Miniato. 

È portavoce nazionale della campagna contro il gioco d’azzardo “Mettiamoci in gioco”.

Nel 2017 ha pubblicato il suo primo libro “Un prete secondo Francesco” ed. San Paolo.

Mimma Scigliano, giornalista, scrittrice e autrice, da diversi anni realizza reportage narrativi, raccontando storie vere e analizzando fenomeni sociali.

Come nel suo primo libro Amori senza diritti. Storie di coppie omosessuali con figli, pubblicato nel 2010 da Editrice Zona.

Da due anni è autrice della casa editrice San Paolo, ha collaborato ai libri: Un prete secondo Francesco di Armando Zappolini, (R)esistere a Scampia di Ciro Corona e La toga addosso di Paola Ortolan.

È anche autrice di audio-documentari per il programma di Radio 3 “Tre Soldi”.

 

Sinossi 

METTERSI IN GIOCO? 

Partendo dall’esperienza di don Armando Zappolini, portavoce della campagna contro l’azzardo “Mettiamoci in gioco”, il libro racconta e documenta un fenomeno sociale molto diffuso, del quale non si ha ancora una percezione profonda. 

L’intento è di informare tutti e di aiutare chi è caduto in questa spirale, e i suoi famigliari, con indicazioni utili e precise.

Il filo narrativo è rappresentato dalle testimonianze di giocatori patologici, in percorso di recupero presso la Comunità residenziale di Festà, in provincia di Modena. 

Alle loro storie s’intrecciano le voci di operatori, attivisti e collaboratori della campagna “Mettiamoci in gioco”, un osservatorio privilegiato sui temi del gioco d’azzardo: i costi economici e sociali, i rischi sanitari e per la collettività, le facce di una dipendenza “senza sostanza”, difficile da intercettare e da prevenire, il limite tra il gioco legale e il gioco illegale.

Infine, gli autori fanno il punto normativo sul tema: dal divieto di pubblicità del gioco d’azzardo alla necessità di una legge che ancora aspetta di venire alla luce.

I proventi sui diritti d’autore di questo libro saranno devoluti a “Mettiamoci in gioco”, campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo