PREMIO LEGAMBIENTE DAL CIRCOLO DI CITTANOVA

Si è conclusa “Ambiente in festa”, la tre-giorni organizzata dal Circolo Legambiente di Cittanova, che ha visto i volontari del Circolo (che da poco ha festeggiato un anno di attività) impegnati in un evento a 360 gradi sui temi più importanti su cui opera l’associazione ambientalista. Dalle Ecomafie alla mala depurazione, dai rifiuti alla valorizzazione della natura, dall’accoglienza al turismo sostenibile Legambiente Cittanova ha voluto organizzare questa kermesse per discutere delle questioni ambientali che interessano il territorio con altre associazioni e comitati locali con cui si è aperta una forte collaborazione.

La tre-giorni è stata inaugurata con attività per ragazzi, laboratori di riciclo creativo, caccia al tesoro botanica curata dall’Associazione Pro-fondazione C. Ruggiero, un workshop fotografico e un corso micologico amatoriale organizzato dal Gruppo Micologico Ambientale e Culturale “Domenico Gioffrè”. Il secondo giorno è stato il cuore della manifestazione, in cui si è discusso di accoglienza dei migranti e di ecomafie. Giulia Chiarenza, coordinatrice del progetto ambulatorio EMERGENCY Polistena, ha evidenziato come i problemi nella Piana siano aumentati dopo la distruzione della tendopoli di San Ferdinando, documentata dall’esposizione fotografica di Luca Daniele. Parlare di accoglienza è una necessità dettata dall’aumento della presenza di migranti sul territorio, che spesso vengono visti come un pericolo da fermare, invece di favorirne l’integrazione.

È stato presentato il rapporto annuale sulle ecomafie, preceduto da un monologo della SRC di Cittanova tratto dal film “I cento passi”. Alcune delle criticità della Piana di Gioia Tauro emerse riguardano i molti comuni in la raccolta differenziata è carente o del tutto assente, la depurazione continua da essere un tasto dolente, basti pensare che, dal Report di Goletta Verde 2019, la foce del fiume Mesima risulta inquinata per il decimo anno consecutivo, “tutto ciò richiede una risposta ferma, risolutiva”, afferma il presidente Sorrenti, come confermato anche dall’intervento del Comitato “7 agosto” di San Ferdinando.

“Parlare di ecomafie in un territorio così complesso è per noi un dovere – ha dichiarato Antonio Nicoletti della Segreteria nazionale di Legambiente – e bisogna farlo anche per chi, forze dell’ordine e magistratura ma anche semplici cittadini, sono impegnati quotidianamente in questa che rappresenta la prima emergenza sociale e civile della nostra Regione dove, purtroppo, le emergenze ambientali sono sempre le stesse a partire dall’annosa questione della depurazione che da anni non trova una soluzione positiva nonostante le risorse investite e l’impegno di tanti. Ma sebbene la Calabria rincorra sempre le stesse emergenze ambientali – conclude Nicoletti – in questo territorio ci sono energie positive che fanno ben sperare che la pervasività delle ecomafie e della ‘ndrangheta può essere contrastata perché esiste una volontà di reagire e agire positivamente come dimostra l’azione di Libera, della Cooperativa GOEL o di Progetto Sud in campo sociale e culturale, ma anche realtà imprenditoriali della green economy come la Fattoria della Piana o la EcoPlan che sono baluardi di legalità e punto di riferimento per tanti altri imprenditori del territorio”. Don Pino Demasi di Libera durante il suo intervento ha ripreso il messaggio sottolineato dal monologo iniziale della necessità dell’agire, che come diceva don Milani, “I Care”, mi interessa.

L’incontro si è concluso con il premio conferito a GOEL e Comunità Progetto Sud per il loro impegno costante sul territorio. Le testimonianze portate e praticate da Vincenzo Linarello e da Maria Pia Tucci sono la prova tangibile che c’è una Calabria bella che deve essere valorizzata e che si prende cura del bene comune.

 

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