Una bufala per colpire chi accoglie

Lamezia Terme, 11 agosto 2015
Falsa denuncia a Lamezia Terme scatena razzismo e attacchi.

“Anziano aggredito dai migranti”. Notizia-bufala innesca la rivolta Un centro per minori stranieri non accompagnati gestito dalla Comunità Progetto Sud a Lamezia assediato per ore in seguito a una presunta violenza, smentita dalla polizia, contro un ottantenne. Don Giacomo Panizza: “Siamo al sonno della ragione”
Maria Scaramuzzino – 12 agosto 2015 – Redattore Sociale 

Una falsa notizia, una bufala, fa scatenare a Lamezia Terme l’intolleranza contro gli immigrati. Assediata per ore la comunità “Luna rossa” che ospita minori non accompagnati in un palazzo confiscato alla ’ndrangheta. Minacciati pesantemente i ragazzi e gli educatori. Una situazione di alta tensione in un mix tra brutta politica e razzismo, con la partecipazione silenziosa del clan mafioso.
Antonio Maria Mira – 13 agosto 2015 – Avvenire 

La rivolta di Capizzaglie di Lamezia? Senza dignità e senza onore
A Lamezia pochi giorni fa si è consumata una storia infame, una storia che in pochi hanno notato, una storia sulla quale nessuno ha ritenuto di aprire una riflessione.
Pasquale Motta – 14 agosto 2015 – laCnews24 

L’invasione è uno stato d’animo. Contro l’odio bastano le parole giuste.
…Qualche giorno fa a Lamezia Terme il centro di accoglienza per minori non accompagnati è stato assaltato da energumeni di Casapound, dopo che si era sparsa la notizia dell’aggressione e dello stupro di un anziano. La notizia era falsa, ma il rischio linciaggio non lo era affatto. È l’odio che si diffonde anche e forse soprattutto grazie alla cattiva informazione e che si mescola con altro, fa il gioco della criminalità nel caso di Lamezia…
Valerio Cataldi – 16 agosto 2015 – Articolo 21


Una bufala al giorno toglie il migrante di torno
Di questo agosto delle migrazioni ricorderemo, oltre al dramma degli sbarchi, due colossali bufale. Una internazionale, finita sui più importanti quotidiani on-line del continente: quella di un padre che a Dubai impedisce ai bagnini di salvare dall’annegamento la figlia ventenne, perché toccandola la disonorerebbero. L’altra italiana, più specificamente calabrese: l’aggressione, totalmente inventata, a un ottantenne di Lamezia da parte di giovani neri, a scopo di rapina. Notizia diffusa e poi smentita da un giornale on-line di Lamezia Terme. Che però, nonostante il passo indietro, ha provocato una furiosa manifestazione contro una casa di accoglienza di minori stranieri.
Corrado Giustiniani – 26 agosto 2015 – L’Espresso

 “Luna Rossa”, il centro d’accoglienza nato in una casa sequestrata alla mafia che dà una possibilità ai giovani profughi
 “Alle mie spalle non c’è più nessuno e non c’è niente. Ci sono solo io, qui e adesso”. Abdul ha 17 anni, viene dal Ghana ed è trascorso un anno da quando, da solo, è arrivato in Italia. Nel suo paese non ha lasciato la famiglia. Il padre è morto quando ancora era piccolo, la madre è rimasta uccisa durante un’incursione e lui è vissuto solo nel villaggio sino a quando non ha deciso di andare in Libia per trovare un lavoro. Quando la guerra è arrivata anche a Tripoli Abdul è scappato e con un barcone ha raggiunto l’Italia. Non sapeva dove stava andando, solo da cosa stava fuggendo.
Silvia Renda – 07 settembre 2015 – L’Huffington Post