“Come un asino…fra gli uomini e al cospetto di Dio”
Venerdì 21 novembre 2014 S.I.R. Servizio Informazione Religiosa Preti di strada Così “vede” il sacerdote di oggi don Giacomo Panizza, fondatore della Comunità Progetto Sud in Calabria. Alla prima link articolo sul sito |
Una particolare attenzione poi è riservata alle iniziative di educazione alla legalità e promozione dei diritti sociali, in una terra strangolata dalla mafia. Le minacce di morte della mafia. Don Giacomo e le sua comunità hanno dovuto fare i conti anche con questa dura realtà, subendo vari attentati. Anche a motivo dell’affidamento a Progetto Sud, da parte delle autorità, di alcuni edifici sequestrati alle famiglie mafiose del territorio e ora tramutati in luoghi (e contemporaneamente “simboli”) di promozione e riscatto sociale. Da qualche anno, in seguito ad esplicite minacce di morte, don Giacomo ha dovuto accettare la protezione di una scorta da parte della polizia. “Don Giacomo, – gli chiediamo mentre mostra i fori di proiettile esplosi contro la porta di una delle case della comunità come gesto d’intimidazione – ma allora è la mafia il vero problema della vostra attività?”, “Assolutamente no – risponde – la mafia è solo un ‘ostacolo’, anche se pesante, che ci rallenta e che perciò occorre rimuovere; ma la nostra ‘dolce ossessione’ devono sempre essere le persone con i loro bisogni, la realizzazione del bene comune”. I frutti pastorali. C’è un’altra cosa che stupisce di questo sacerdote, quasi settantenne e con ormai tanti frutti pastorali di cui ringraziare Dio: dopo tanti anni appare sempre desto e attento ad eventuali bisogni emergenti. Inevitabile la domanda: “Ma non ti sei ancora stancato d’inventare risposte ai bisogni delle gente? Quante ne dovrai realizzare ancora?” e lui, con un certo pudore, risponde, con un versetto del Vangelo “…finché ne vollero” (Gv. 6,11). Con gli asini in Paradiso. A conclusione della giornata trascorsa insieme, nasce spontaneo rivolgere a don Giacomo un ultimo interrogativo: di che tipo di sacerdote ha più bisogno oggi la nostra società? E lui, con semplicità disarmante, sorridendo: “Non saprei dare una risposta in assoluto, ma forse… dovrebbe essere molto simile ad un ‘asino’!”. “In che senso?”, e lui ci mette sotto gli occhi una poesia di Francis Jammes, intitolata “Preghiera per andare con gli asini in Paradiso”. Eccone il testo: “Quando dovrò venire a Te, mio Dio […] dirò ai miei amici asini: venite dolci amici del cielo sereno […] Fra questi animali voglio comparire al Tuo cospetto […] Arriverò seguito dalla loro miriade di orecchie, seguito da quelli che portano ceste sui fianchi, da quelli che trascinano carrozzoni di saltimbanchi o carrozzelle di piumini e di metallo, da quelli che portano sul dorso bidoni ammaccati. Asine pregne come otri, dalla traballante andatura, da quelli a cui si infilano piccole brache per celare le piaghe livide e infette dalle mosche ostinate che si radunano a grappoli […] Mio Dio fa che con questi asini io giunga a Te, fa che nella pace, angeli ci conducano verso gli erbosi ruscelli che riflettono tremule ciliege, lisce come la pelle ridente di fanciulle. E fa che in questo soggiorno di anime, chino sulle Tue Acque divine, io sia simile agli asini che specchieranno la loro umile, dolce povertà nella limpidezza dell’eterno amore”. Grazie don Giacomo, “prete asino”. Copyright 2010 – Società per l’Informazione Religiosa – S.I.R. Spa – P.Iva 02048621003 – Via Aurelia, 468 – 00165 Roma – tel. |