di Nicola Emanuele
L’esperienza di Servizio Civile all’estero con il CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza) rappresenta un’opportunità unica per i giovani di crescere sia come persone che come cittadini. Da diversi anni, il CNCA promuove progetti in Ecuador, Uganda e Grecia, offrendo ai volontari la possibilità di vivere un’esperienza di scambio interculturale e di mettersi al servizio di realtà diverse con l’intento di sostenere le iniziative di sviluppo umano, sociale portato avanti da gruppi presenti nella Messenia, attraverso l’affiancamento di volontari nelle diverse aree di intervento: educazione e promozione culturale, agricoltura, tutela ambientale e diritti umani.
La missione del progetto è di allargare e favorire la creazione di legami tra le organizzazioni del CNCA e le organizzazioni greche che operano nei medesimi ambiti, al fine di costruire una rete di cooperazione e di scambio. Il nostro obiettivo è di permettere ai volontari e alle organizzazioni coinvolte di condividere esperienze, competenze, buone pratiche, progetti e visioni tra realtà che si occupano di tematiche e questioni simili. In questo modo, vogliamo contribuire a rafforzare il tessuto sociale e civile della regione, a valorizzare le sue potenzialità e a contrastare le sue criticità.
La Comunità Progetto Sud, federata nel CNCA, fin da subito ha creduto in questa opportunità, convinta che il Servizio Civile all’estero non sia solo un modo per arricchire il proprio curriculum vitae, ma anche un’occasione per ampliare la propria visione del mondo.
Vivere in un contesto diverso permette di conoscere nuove culture, modi di vivere e di pensare, sfidando le proprie convinzioni e aprendo la mente a nuove prospettive.
Vivere lontano da casa e dalla propria famiglia richiede di assumersi responsabilità e di gestire autonomamente la propria quotidianità.
Giunto alla sua seconda annualità, il progetto “Coltivare il Domani” si svolge nel Peloponneso, in Grecia, e più precisamente nella provincia della Messinia, tra le cittadine di Calamata e Messinia, rinomate per la produzione agricola ma anche per il turismo.
La Cooperativa Palmi, una delle sedi di progetto è situata a Messinia e si occupa di attività agricole e di inclusione sociale, favorendo l’inserimento lavorativo di persone con disabilità e svantaggio.
La Fondazione culturale “Le strade dell’ulivo”, con sede a Calamata, promuove la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale e storico legato all’ulivo, simbolo di unione tra i popoli del Mediterraneo.
E proprio l’ulivo è divenuto il filo conduttore ed elemento centrale del progetto, assume un valore simbolico di grande rilevanza. Diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo, rappresenta non solo una fonte di nutrimento e di reddito per molte comunità, ma anche un ponte ideale per unire culture diverse e promuovere la coesione sociale. L’ulivo come simbolo di pace e di unione dei popoli.
Così i giovani volontari impegnati in questa esperienza si trovano ad incrociare il lavoro sulla terra fianco a fianco con persone provenienti da vari tipi di svantaggio ma anche a sostenere i gruppi nella diffusione di temi valoriali nelle diverse occasioni di scambio interculturale promosse.
L’esperienza di scambio ci sta permettendo di re interpretare la visione di sviluppo e di crescita dei territori centralizzando il nostro orizzonte sul Mediterraneo e sui popoli che lo vivono ed animano.
Il Mediterraneo come centro di incontro tra culture attraverso il quale costruire opportunità di futuro possibile. Un Mediterraneo che si riprende l’identità di collante fra i popoli e non portatore di morte per le migliaia di migranti che disperatamente lo attraversano.
La nostra esperienza di servizio Civile in Grecia è diventata non solo una opportunità di crescita per i giovani volontari ma anche per le organizzazioni che si impegnano quotidianamente nella gestione e promozione come i gruppi che compongono la federazione del CNCA, la Comunità Progetto Sud, la Cooperativa Palmi e la Fondazione Le strade dell’Ulivo.