comunità competente

Comunità competente lancia il Manifesto per una democrazia delle cure in Calabria

Le soluzioni per la nostra travagliata sanità regionale non possono esaurirsi nel chiedere più personale e maggiori finanziamenti, anche se nel riparto del Fondo Sanitario Nazionale siamo danneggiati perché le Regioni forti (Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia, Toscana) non vogliono tener conto, in sede di Conferenza Stato-Regioni, della “deprivazione sociale” ovvero della povertà che è un potente  “determinante sociale della salute”; inoltre, come ci ricorda Gianfranco Viesti, “la media annua degli investimenti pubblici nella sanità è stata di 77 euro per abitante nel Nord-Est (184 euro a Bolzano) e di 25 euro nel Sud Continentale (in Calabria 16 euro)”.

Inoltre è necessario che le Forze Politiche s’impegnino ad abrogare in Parlamento il tetto delle assunzioni normato nel 2004 che stabilisce che le Regioni possano assumere tenuto conto della spesa del 2004 ridotta dell’1,4%! Non può prevalere una visione economicistica della tutela della salute che per noi è un “Bene Comune”.

È necessario modificare il paradigma culturale della sanità che valorizzando la medicina di prossimità e d’iniziativa permetta alla spedalità di curare gli acuti e di fare ricerca non surrogando la medicina territoriale.

Abbiamo la grande opportunità del PNRR (che, come Comunità Competente, monitoriamo continuamente) che prevede la costruzione di una filiera positiva costituita da: le prime cure a domicilio, le Strutture Sanitarie Intermedie e  gli Ospedali, senza dimenticare la  Prevenzione e la Riabilitazione che pongono al centro  il Distretto 2.0 luogo d’incontro tra le  Reti Formali e le Reti Informali costituite, queste ultime, dal Volontariato, dal Terzo Settore, dalle Parrocchie, dai Centri Sociali e da altri luoghi di aggregazione. Bisogna valorizzare una sanità inclusiva, una sanità delle cittadine e dei cittadini che ponga fine a logiche autoreferenziali in cui ognuno, come Narciso, si specchia.

LE PROPOSTE

1) I luoghi della Partecipazione sono l’elemento centrale per una sanità di prossimità, sono i luoghi del vissuto democratico e dell’esercizio di un controllo sociale da parte dei cittadini organizzati in Associazioni previsti dall’articolo 14 del Decreto legislativo 502/92, dal Decreto Legislativo n°33/2013 e dalle Linee Guida degli Atti Aziendali come il Comitato Consultivo degli utenti, il Comitato misto consultivo, la Consulta del Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze, la Conferenza dei Servizi annuale. Riteniamo che le modalità della partecipazione debbano essere:

  1. Partecipazione nella consultazione;
  2. Partecipazione come supporto all’implementazione dei programmi;
  3. Partecipazione come valutazione e monitoraggio;
  4. Partecipazione nella coprogettazione dell’intervento;

2) Immettiamo giovani professionisti di cui in Calabria c’è disponibilità (Psicologi, Assistenti Sociali, Ostetriche, Ingegneri, Geometri, Amministrativi ecc.) in un SSR anziano per cambiare passo in attesa di essere attrattivi nei riguardi dei medici e degli infermieri che lavorano fuori Regione;

3) Attiviamo l’U.O.C. (Unità Operativa Complessa) di Neuropsichiatria Infantile e della Adolescenza presso l’Azienda Universitaria Dulbecco e la Rete Ospedaliera e Territoriale prevista sin dal novembre 2022 dal Programma Operativo che darebbe una parziale risposta all’ emigrazione sanitaria dei nostri bambini (788 nel 2022);

4) Aboliamo gradualmente il tetto di spesa per gli Specialisti ambulatoriali Interni, previsti dal DCA n°82/2015, che ci consentirebbe di incrementare le ore della Specialistica Ambulatoriale con la possibilità di fare lavorare questi professionisti nei Presidi Ospedalieri;

5) Attiviamo una Rete POCT (Point Of Care Testing = strumenti diagnostici) nel Territorio (Case della Comunità e Ospedali di Comunità) e nei Pronto Soccorsi, che abbiamo proposto da tempo e che ci consentirebbe di avere, in tempi brevi, i risultati degli esami ematici, anche salva vita, come la troponina;

6) Attiviamo gli Ambulatori Infermieristici sul territorio secondo una proposta che abbiamo elaborato, come Comunità Competente, insieme ad alcuni Ordini Provinciali degli Infermieri per implementare una medicina di prossimità e d’iniziativa. Inoltre attiviamo gli Infermieri di Comunità in tutta la Calabria;

7) Facciamo camminare sul Territorio il DCA attinente alla Sperimentazione del Budget di salute, pubblicato nel gennaio scorso scritto dal Tavolo Tecnico Regionale, che è un passo importante per prevenire l’istituzionalizzazione dei pazienti psichiatrici;

8) Implementiamo nella nostra Regione il DCA attinente al Piano d’azione regionale sulla salute mentale pubblicato nel gennaio scorso ed elaborato dal Coordinamento Regionale sulla salute mentale;

9) Attuiamo il DCA pubblicato nel gennaio scorso Linee Guida per le attività dei Consultori Familiari atteso da molto tempo dai movimenti femminili e non solo;

10) Estremamente debole è la politica attinente alle Aree Interne che dovrebbe armonizzare il ruolo degli Ospedali di zona disagiata con gli interventi di welfare previsti con la Rete di servizi alla persona predisposta a livello degli Ambiti Territoriali Sociali e l’integrazione sociosanitaria. Sarebbe opportuno sottolineare l’esiguità delle risorse finanziarie (spese con enormi ritardi) che coinvolgono solo 5 Aree Interne che sono una goccia nel deserto della fragilità orografica e demografica.

Pertanto sarebbe auspicabile che la Regione avanzasse al Governo Nazionale una proposta perché la Strategia Nazionale Aree Interne(SNAI) aumentasse il suo bacino d’intervento e che la Regione valorizzasse la Telemedicina con un occhio ai long term care, all’infermiere di Comunità, alle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT), all’Emergenza/Urgenza e alle Piattaforme di Elisoccorso;

11) Dobbiamo credere nel ruolo dei Consultori Familiari che sono un importante Front Office delle famiglie con una funzione inclusiva e di prevenzione; pertanto ribadiamo la proposta più volte avanzata di attivare gradualmente in Calabria i 95 Consultori previsti dalla normativa e da subito attivare in ogni Distretto un Consultorio h 12 soprattutto laddove sono stati chiusi i Punti nascita;

12) Valutiamo la fattibilità di attivare Equipe mediche mobili per sopperire alla carenza del personale negli Ospedali;

13) Costruiamo le Case della Comunità come luoghi dell’integrazione sociosanitaria (senza trattino) creando un forte rapporto con i Medici di Medicina Generale con la presenza delle AFT h 12, degli Ambulatori Infermieristici, degli Specialisti ambulatoriali interni, dei Consultori Familiari, dei Centri di Salute Mentale. Valorizziamo il ruolo degli Enti Locali, del Volontariato e del Terzo Settore;

14) Prevediamo gli Ospedali di Comunità luoghi di accompagnamento della persona fragile che si rapporta con la Rete Sociosanitaria e con le attività ambulatoriali infermieristiche;

15) Sosteniamo la proposta del Presidente Occhiuto perché la Protezione Civile torni ad occuparsi della costruzione dei nuovi ospedali finanziati oltre 17 anni orsono, ricordando che troppo frettolosamente ed erroneamente venne messo da parte il DPCM n°3635 del 21/12/2007che dettava Disposizioni urgenti di Protezione Civile dirette a fronteggiare l’emergenza socio-economica in Calabria. Non è mai troppo tardi recuperare gli errori del passato;

16) Istituiamo le Aziende Sanitarie Ospedaliere (ASO) di Cosenza e Reggio Calabria che dovrebbero gestire tutti gli ospedali e le Aziende Sanitarie Territoriali (AST) di Cosenza e Reggio Calabria che sarebbero responsabili della sanità territoriale;

17) Sollecitiamo il ruolo di verifica della Regione in merito ad importanti DCA approvati o LEA non attuati come, per esempio, le Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) che hanno un importante ruolo sul territorio; L’istituzione delle Commissioni Consultive Miste da parte delle Aziende Sanitarie. Gli screening oncologici in gran parte insufficienti; i Centri per le demenze ed il Deterioramento Cognitivo che curano oltre 32.000 pazienti… funzionano?

18) Istituiamo l’Osservatorio Epidemiologico Regionale che incredibilmente manca nella nostra Regione e che era stato chiesto, oltre 5 anni fa, anche nel libro Per una riforma della sanità in Calabria;

19) Valorizziamo e socializziamo le Buone Pratiche che sono presenti nel nostro Servizio Sanitario Regionale perché facciano da traino sulle varie problematiche;

20) Diamo un nuovo volto alla Formazione del Personale, valorizzando anche le esperienze da fare fuori Regione, che deve essere fortemente legata ai bisogni di salute della popolazione tenendo conto anche della Telemedicina e della Robotica;

21) Nell’ambito della Agricoltura Sociale è necessario sostenere e sviluppare le attività delle Fattorie Sociali importanti luoghi d’ inclusione e d’integrazione delle persone fragili;

22) Alfine di garantire un Soccorso efficace e rapido, in special modo nelle nostre Aree Interne, è fondamentale costruire diffusamente Elisuperfici attrezzate anche per il volo notturno;

23) Chiediamo che siano attivati i Servizi di Emodinamica presso gli Ospedali di Lamezia Terme e di Polistena.

Come Comunità Competente ci impegniamo, a piccoli passi concreti, ad approfondire i contenuti elencati nel “Manifesto per una democrazia delle cure”, come anche nuovi elaborati e ulteriori proposte che risulteranno utili e importanti confrontandoci con la Struttura Commissariale e il management aziendale, con le forze sociali e politiche, con le istituzioni civili e religiose e, soprattutto, con le aggregazioni delle persone bisognose di cure e con le categorie professionali dedicate a prendersene cura.

Come componenti della società organizzata, oltre ai piccoli passi concreti individuati nel “Manifesto”, contiamo che la Calabria istituzionale compia lucidamente il passo ancora mancante, cioè quello di allineare e mettere a sistema il comparto della Sanità con il Sociale, la Cultura con il Lavoro.

La Calabria delle città e dei numerosi piccoli comuni ha diritto alla piena attuazione dell’articolo 32 della Costituzione. Alla pari con il resto del Paese, è cosa buona e giusta partecipare attivamente al potenziamento dei diritti e all’esercizio dei doveri di realizzare una diffusa sanità adeguata a migliorare la salute e il benessere di e per tutte le persone, nessuna esclusa. A Comunità Competente interessa partecipare e applicarsi per una democrazia delle cure.

Scarica il manifesto in pdf: Manifesto Per una Democrazia delle cure

Hanno già firmato:

1) Rubens Curia Portavoce Regionale ” Comunità Competente”;
2) Giacomo Panizza Fondatore Comunità Progetto Sud;
3) Marina Galati Presidente CNCA odv;
4) Mario Nasone Presidente Centro Comunitario Agape;
5) Stefania Marino Presidente Associazione ProSalus;
6) Giorgio Marcello Docente Università della Calabria;
7) Rita Ciciarello Presidente Coordinamento Associazioni Salute Mentale  (CASM);
8) Nunzia Coppedè Presidente FISH Calabria;
9)  Antonio Laganà Presidente Associazione per la ricerca neurogenetica;
10)  Serafina Fiorillo Vice coordinatrice regionale Sidmi;
11) Michele Napolitano Presidente Associazione ” La goccia” odv;
12) Emanuela Chiodo Ricercatrice Dispes Università della Calabria;
13) Fioravante Schiavello Serra San Bruno;
14) Alessandra Polimeno Presidente Associazione 5 D;
15) Adriana De Luca Presidente Associazione ” Gli altri siamo noi”;
16) Giacomina Durante Consigliera Nazionale APMARR (Associazione pazienti M.      Reumatiche/Rare);
17) Domenica Clemensi Presidente Associazione ” Donne Insieme”;
18) Caterina Iuliano Presidente Associazione “Don Pellicanò”;
19) Marina Radice  cofondatrice “Comitato Costa degli dei”;
20) Stefania Fratto Presidente Associazione “Donne e Diritti”;
21) Luisa Pandolfini ginecologa Oppido Mamertina;
22) Maria Francesca Amendola Segretaria Regionale Arcat Calabria Odv
23) Maria Antonietta Campennì Cofondatrice ” Comitato Costa degli Dei”
24) Gianluca Capristo Professore – Corigliano/Rossano

 

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In compagnia di Maicol | 9 settembre ore 18.30 | Via Conforti

“Un diario, nel quale Emma Leone ha cercato di racchiudere, seppur solo in parte, alcuni momenti, forse i più significativi, della sua vita. Pagine di dolore e sofferenza, ma anche di tanta gioia e felicità e di scelte che l’hanno resa protagonista nel cambiamento non solo personale, ma soprattutto nel sociale. Pagine che raccolgono le sue emozioni e le sue riflessioni”.

“In compagnia di Maicol” è l’autobiografia di  una protagonista della nascita e della vita della Comunità Progetto Sud, dal 1975 ai nostri giorni. Il virgolettato in incipit è consegnato a tutte e tutti noi dal compagno di vita di Emma Leone, Beppe Rozzoni, parole che in poche battute fanno il riassunto e lanciano il messaggio del viaggio che Emma ci permette di fare con un testo elaborato e ricco di vita e che chiama chi lo legge a riflettere sul senso delle scelte.

Scelte che Emma ha compiuto per sé stessa e per garantire ad altri e altre il senso dei diritti e dei doveri delle persone con disabilità, il protagonismo collettivo dei ruoli che ognuno ha in una catena umana che produce sociale con il senso del fare.

Emma Leone e Beppe Rozzoni
Emma Leone e Beppe Rozzoni

Un estratto del libro, pubblicato come numero 121/122 edizione della rivista Alogon, può essere scaricato dal sito della Comunità Progetto Sud  ( Scarica cliccando qui )  e sarà presentato sotto il glicine di Via Conforti, casa madre della Comunità Progetto Sud, il prossimo lunedì 9 settembre 2024 ore 18.30. 

cps emmaleone in compagnia di maicol (sito web)

Una presentazione tutta al femminile, che farà focus sul sociale contemporaneo partendo proprio dalle pagine di “In compagnia di Maicol”; a discuterne: Marina Galati, psicologa e direttrice di Comunità Progetto Sud, Laura Corradi, sociologa e docente Unical,  Giorgia Gargano, docente e già assessore alla Cultura e Istruzione del Comune di Lamezia Terme, Maria Pia Tucci, giornalista e ufficio stampa di Comunità Progetto Sud.

Nell’intervista di Tiziana Bagnato, di qualche anno fa, un profilo di Emma Leone

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Bando selezione Servizio Civile 2024-25: per la Comunità Progetto Sud 4 posti disponibili

Il dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato il Bando  per la selezione di 6.478 operatori volontari da impiegare in progetti di Servizio civile universale afferenti a programmi di intervento di Servizio civile digitale, di Servizio civile ambientale e di Servizio civile per il Giubileo della Chiesa cattolica nonché di programmi di intervento di Servizio civile universale autofinanziati. il bando è consultabile qui (Bando_Selezione_Digitale.pdf)

La Comunità Progetto Sud, per tramite del CNCA nazionale mette a disposizione un totale di 4 posti.

2 da impiegare in progetti di Servizio civile universale afferenti a programmi di intervento di Servizio civile digitale, da svolgere nella sede di Via del Progresso, 472 – Lamezia Terme (CZ).

Clicca qui per la SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA DI INTERVENTO DI SERVIZIO CIVILE DIGITALE – TITOLO: Digit-abili, percorsi di inclusione digitale – anno 2024

Qui i riferimenti ai nominativi delle persone degli enti sede di attuazione di progetto, con i quali prendere contatto per ulteriori informazioni.

e 2 per il  Servizio civile ambientale da svolgere nella sede di Via Reillo, 5 – Lamezia Terme (CZ).

Clicca qui per la SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA DI INTERVENTO SPECIFICO PER IL “SERVIZIO CIVILE AMBIENTALE”. TITOLO DEL PROGETTO: Il respiro della terra – anno 2024

Qui i riferimenti ai nominativi delle persone degli enti sede di attuazione di progetto, con i quali prendere contatto per ulteriori informazioni.

Le domande di partecipazione al bando, scaricabili a questo link https://domandaonline.serviziocivile.it/  devono essere presentate entro e non oltre le ore 14.00 del 26 settembre 2024.

Per partecipare alla selezione per i due bandi  è richiesto il possesso dei seguenti requisiti:

a) cittadinanza italiana, oppure di uno degli altri Stati membri dell’Unione Europea, oppure di un Paese extra Unione Europea purché il candidato sia regolarmente soggiornante in Italia;
b) i giovani tra i 18 e 28 anni di età non compiuti (28 anni e 364 giorni) alla data di presentazione della domanda;
c) non aver riportato condanna, anche non definitiva. Saranno selezionati 2 posti ed il Progetto si Svolgerà presso la sede dell’Associazione Comunità Progetto Sud sita in Via del Progresso, 472 – Lamezia Terme (CZ)

Gli aspiranti operatori volontari devono presentare la domanda di partecipazione, indirizzata direttamente all’ente titolare del progetto prescelto, esclusivamente attraverso la piattaforma DOL raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it.


È possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto ed un’unica sede, da scegliere tra i progetti elencati negli allegati al presente bando e riportati nella piattaforma DOL.


Sui siti internet del Dipartimento www.politichegiovanili.gov.it e www.scelgoilserviziocivile.gov.it è disponibile la Guida per la compilazione e la presentazione della Domanda on-line con la piattaforma DOL.

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Petali: “Viola”. La newsletter di marzo 2024

a cura di Maria Pia Tucci,  Giornalista, Ufficio stampa della Comunità Progetto Sud

Il 2024 celebra i cento anni dalla nascita di Franco Basaglia. Psichiatra e neurologo A lui il nome della Legge 180 del 1978. È lui che cercherà e riuscirà a trasformare i manicomi in comunità terapeutiche, in cui medici, operatori e pazienti possiedono pari dignità e pari diritti: i rapporti non sono più verticali, bensì orizzontali, e viene privilegiata la collaborazione tra pari.

Noi, Comunità Progetto Sud, abbiamo avuto il privilegio di essere contaminati da quella lotta per la pari dignità di diritti, dalla scienza e dalla parola al fatto di praticare la differenza grazie anche all’amicizia e alla collaborazione scientifica di Assunta Signorelli. Psichiatra eccellente, nata a Napoli e che con Basaglia ha lavorato a quell’esperienza di trasformazione istituzionale dei manicomi, sia nell’Ospedale Psichiatrico di Colorno (1971) che a Trieste (1972), dove è stata anche direttrice del Dipartimento di Salute Mentale.

A lei il viola che titola e apre questa newsletter di marzo con il racconto-ricordo appassionato di Angela Regio su Assunta Signorelli. Viola è il colore che Assunta amava, colore di cui vestiva anche i suoi capelli. Il viola che ci ricorda i diritti di ognuno.

E in questo marzo che cambia la stagione dell’anno, che ricorda e celebra le donne l’8 marzo, Marina Galati, la Direttrice di Comunità Progetto Sud, ha intrapreso un nuovo viaggio in terra d’ Africa, in Uganda, di cui ci da uno spaccato con un suo scritto.

Intanto qui, noi stanziali, abbiamo lavorato con il partenariato del Centro Antiviolenza Demetra alla divulgazione dei dati del 2023 e alla nuova programmazione del 2024 e così ne hanno parlato i media qui Il servizio della Rai TgR Calabria, Il Lametino. Il report lo trovate sul sito istituzionale del Come di Lamezia Terme .

Tra le ultime news leggerete com’è andato l’appuntamento di Decollatura, dove abbiamo presentato pubblicamente il progetto “Che impresa la Scuola!” e della proposta di una multi agenzia per il contrasto alla tratta degli esseri umani da sviluppare con il progetto In.C.I.P.I.T.

Nella sezione Petali per leggere: “Le dannate della terra” a cura di Alessandra Corrado, Lorena Leone, Rosanna Liotti, con la prefazione di Marina Galati e l’introduzione di Alessandra Corrado, Rubbettino Editore, di cui troverete il link per scaricare gratuitamente la pubblicazione.

Nella sezione Petali per esserci:l’evento del 13 aprile 2024 che si terrà in Sala Sintonia – via Antonio Reillo, 5. Lamezia Terme (CZ), ore 9:30. “Essere Orfani di femminicidio in Calabria” – a cura di RE.S.P.I.R.O., la rete di sostegno per percorsi di inclusione e resilienza con gli orfani speciali.

A tutti e tutte voi La nostra Buona Pasqua con un pensiero di don Giacomo Panizza.

Buona lettura!

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Petali: la newsletter della Comunità Progetto Sud

Gennaio 2023: l’anno che verrà

a cura di Maria Pia Tucci

Se dicembre porta con se l’idea o l’ immaginario generale del riassunto intimo e pubblico di ciò che abbiamo realizzato durante l’anno che finisce, gennaio è, con altrettanta buona pace dello stesso immaginario, l’ inizio e la traiettoria di ciò che continua, che cambia e che di nuovo desideriamo ci accompagni.

Per  il 2023 abbiamo scelto di essere più vicini a chi ci segue, a chi condivide con noi la strada ma anche di entrare in contatto con chi non ci conosce ma che desidera farlo, grazie ad una newsletter mensile che si chiama: Petali.

Ricalca l’idea dell’ unicità di ogni persona, quella stessa unicità disegnata nel fiore che è il logo che accompagna l’identità visiva della Comunità Progetto Sud da quasi cinquanta anni.

L’anno che verrà è un futuro già piantato che ricalca la via costruita del Noi, della Pace, dell’attenzione alle fragilità umane e dell’ ambiente.

Questo anno che verrà lo iniziamo con un petalo, che è il pensiero di don Giacomo Panizza

 

 

 

 

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Lavora con noi

A partire da oggi 28 novembre 2022 con scadenza il 31 gennaio 2023 la Comunità Progetto Sud indice quattro call di ricerca personale.

Figure specializzate da inquadrare con le seguenti tipologie di contratto di lavoro:
CCNL UNEBA
CCNL ARIS (sanità privata)
o collaborazione professionale (con partita IVA)
Le figure che cerchiamo sono:
TNPEE – terapista neuropsicomotricità età evolutiva
-Logopedista
-Tecnici della riabilitazione psichiatrica
-Educatore professionale (classe di Laurea SNT2 – DM 520/98)

Il CV può essere inoltrato seguendo il modulo al link lavora con noi
selezionando dalla tendina che si apre alla voce *Ti proponi per il seguente settore la voce*: disabilità

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Uniti per la legalità. Il premio nazionale dei giovani commercialisti alla Comunità Progetto Sud

IL PREMIO DELL’UNIONE NAZIONALE GIOVANI DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI (UNGDCEC), PER LA GESTIONE VIRTUOSA DEL PRIMO BENE CONFISCATO ALLE COSCHE DELLA CITTÀ DI LAMEZIA TERME

Nella Tenuta Agricola Suvignano, tra le colline senesi, a Monteroni d’Arbia, in un binomio tra legalità e libertà, in uno dei più grandi beni confiscati del centro nord dell’ Italia, si è svolta la seconda edizione di “Uniti per la Legalità”, evento nazionale dei giovani commercialisti, di cui è presidente Matteo De Lise.

Una giornata in cui momenti formativi e di testimonianza si sono alternati ad interventi istituzionali di riflessione sull’utilità della normativa antimafia e, più in generale, sulla prevenzione e contrasto all’illecita accumulazione della ricchezza.

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Numerose le presenze qualificate provenienti dal mondo delle professioni, dell’autorità giudiziaria, delle Prefetture e della società civile.

«A 26 anni dalla legge sui beni confiscati, – dichiara Paolo Florio, tesoriere della Fondazione Centro Studi UNGDCEC – è giunto il momento che anche la fase di destinazione e riutilizzo dei beni possa funzionare in modo efficiente». «Dopo i sequestri e le confische definitive è la parte finale della destinazione, oggi, quella più importante, che dobbiamo impegnarci a far funzionare».

«La Comunità Progetto Sud, – conclude Florio – fondata da Don Giacomo Panizza, è un esempio virtuoso di come, uniti e insieme per la legalità, stimolando la partecipazione della società civile, è possibile il cambiamento, grazie ai numerosi progetti conclusi per la collettività».

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Florio_Panizza_Spaccarotella

«Era il 2001 quando abbiamo deciso tutti insieme, noi della Comunità, con alle spalle già 25 anni di attività sociale, di aprire una strada nuova e anche innovativa per per tutti e tutte, prendendo in gestione il primo bene confiscato della città» – dice Don Giacomo Panizza, presente a Monteroni d’Arbia per portare la sua testimonianza e ritirare il Premio Uniti per la legalità. «Pensieri e Parole è oggi, come lo avevamo sognato, una realtà lavorativa, sociale, culturale e politica in cui fare abitare legalità e giustizia». «Un condominio sociale, – conclude don Panizza-  sostenibile, perché autoproduce il fabbisogno energetico grazie ai pannelli solari di cui è dotato, un luogo che è un passaggio di vita perché intreccia generazioni, costruisce servizi e parla le lingue del mondo».

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Giornata internazionale per la consapevolezza dell’ autismo. Al via i sabati nel villaggio

Si comincia dalla data simbolica del 2 aprile, giornata internazionale per la consapevolezza dell’autismo, con “I sabati nel villaggio. A spasso per la città”, che proseguiranno fino a giugno 2022.


copertine auguri festività (Sito web)

«Durante lo svolgimento del nostro lavoro – dice Chiara Carnovale, coordinatrice del Centro Psico Educativo Autismo della Comunità Progetto Sud,- si è sentita la necessità di ampliare ulteriormente il campo di intervento, ed è da qui che nasce l’idea de “i sabati nel villaggio”, con il forte proposito di potenziare le abilità di ciascun bambino, favorendo la generalizzazione di quanto acquisito, in NET (Natural Environment Training) e in DTT (Discrete Trial Training), in contesti naturali».

È un percorso di “generalizzazione”, come si dice in gergo, cioè il mettere in campo le abilità acquisite. In questo caso è uscire insieme, a spasso per la città, per stimolare nuove consapevolezze che fanno parte della quotidianità.

«Il villaggio, – continua la psicologa Coordinatrice Carnovaleinteso come territorio che diventa parte integrante e fondamentale nel processo di sviluppo del bambino, nel quale poter interagire e creare uno scambio biunivoco che consenta al bambino di vivere esperienze di vita quotidiana tipiche dell’ età e al territorio di essere inclusivo e privo di barriere culturali che limitano la reciproca conoscenza».

Comunità progetto Sud_Centro Psico Educativo Autismo

«Il Centro Psico Educativo Autismo – rimarca Angela Regio, responsabile dell’area disabilità della Comunità Progetto Sud, – nasce e opera con l’idea di favorire il benessere e la crescita complessiva intorno ai bambini e alle famiglie, intervenendo sulla loro qualità di vita e agendo in tutti i contesti in cui il bambino opera».

In questa giornata in cui in qualche modo si accendono i fari su un disturbo che coinvolge famiglie, scuola, tessuto sociale ampio, la Comunità Progetto Sud rilancia, sui temi della formazione di operatori più che mai necessari per garantire servizi che riducano il più possibile le disuguaglianze.

«In Calabria mancano neurospicomotricisti – rilancia Angela Regionon c’è una visione generatrice e disegnatrice di futuro che accompagni la co-progettazione, ad oggi è questa una delle sfide a cui siamo chiamati tutti, a tutti i livelli, partendo dalle Istituzioni, politiche e sociali, ma anche gli Enti di ricerca e formazione quali sono le Università».

Scarica il comunicato stampa

Il tuo 5×100 per ridurre le disuguaglianze

 

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Competenza e cooperazione per il futuro della Calabria

Superare la paura di essere soli e correre il rischio di fare bene insieme: la presentazione di A Sud del Sud, il libro del giornalista Giuseppe Smorto ieri a Lamezia Terme, è stata l’occasione per riflettere sul presente e il futuro della Calabria.

L’autore, già vicedirettore de La Repubblica, ha dialogato con Giacomo Panizza, presidente di Comunità Progetto Sud, e Vincenzo Linarello, presidente di GOEL – Gruppo Cooperativo.

Vincenzo Linarello, Giuseppe Smorto

Due realtà raccontate in “A Sud del Sud”, ritratto in chiaroscuro che non nega la gravità dei problemi della Calabria ma non tace sulle esperienze di chi in Calabria vuole vivere e non sopravvivere.

«Mi auguro che non ci sia più bisogno di libri come questo, e che le esperienze positive che racconto diventino normalità» ha sottolineato Smorto. E la necessità di un racconto autentico, oltre i negazionismi di chi rimuove le difficoltà e la disperazione di chi le ritiene insormontabili, è stata uno dei focus dell’intenso dibattito moderato dalla giornalista Maria Pia Tucci all’interno del salone dell’ Oasi Bartolomea.

Giuseppe Smorto

«Le risorse per cambiare la Calabria ci sono» ha evidenziato Vincenzo Linarello «Ma sono due gli ostacoli al cambiamento: il primo, è il sistema di collusione tra i vertici della ndrangheta, massonerie deviate e parte della politica che blocca il meccanismo democratico e colloca persone fedeli in posti di responsabilità: fedeltà e competenza spesso non vanno d’accordo. Il secondo ostacolo è culturale, il non fidarsi dell’altro, non cooperare: ma solo cooperazione e mutualismo possono dare futuro alla Calabria. Lo vediamo con la federazione in corso tra GOEL e Comunità Progetto Sud».

«C’è bisogno di competenza» ha ribadito Smorto. «Prendiamo la sanità, che occupa il 70% del bilancio regionale con un deficit che sfiora i due miliardi: la reazione dei calabresi alla mancanza di servizi negli ultimi mesi è stata a voce alta, da Siderno a Cariati. E non si può non raccontarla».

Maria Pia Tucci, don Giacomo Panizza

«Occorre prendere la parola e raccontare la vita che non muore». ha sottolineato Giacomo Panizza. «La mentalità si cambia andando in giro e lasciando che le persone vengano qui in Calabria, in un lavoro di cucitura continuo.

La Calabria non può essere lasciata sola, con i suoi boss e i suoi notabili e il sociale non ha bisogno di chi fa miracoli ma di chi si impegna ogni giorno. I ‘puntini’ del libro non sono rondini che non fanno primavera, ma sono tante rondini: è l’ora di mettersi insieme».

Competenza, cooperazione e racconto autentico: oltre le logiche dell’appartenenza, la paura di essere soli, negazionismi e catastrofismi, c’è chi in Calabria non rinuncia a voler vivere.

 

pubblicazioni stampa

TGR Calabria edizione della sera del 18 luglio 2021 dal min 15

Il lametino

Calabria live

Corriere della Calabria

Gazzetta del Sud

Glicine magazine