Giornata contro le droghe. Panizza: “Uscire dalla tossicodipendenza è saper dire no e pronunciare invece un sì alla vita”
Il viaggio verso Roma per l’udienza di Papa Leone XIV, di Roberto Gatto, Responsabile dell’area dipendenze della Comunità Progetto Sud, con un gruppo di ospiti della Comunità Terapeutica Fandango ha il calore dell’ascolto e del blu che illumina il Colosseo con una grande scritta: No alla Droga. (foto in evidenza dal webwww.politicheantidroga.gov.it)
“Difficile uscirne da solo”, “Facile cadere in un circuito sbagliato quando si frequentano giri dove si fa consumo di droghe e di cocaina”. Parlano così alcuni ospiti della Comunità Fandango a Lamezia Terme. L’obiettivo è lasciare una testimonianza di un percorso di uscita ma che faccia anche da prevenzione.
Intanto i dati riferiti al 2024 e diffusi nella Relazione annuale al Parlamento 2025 sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia dicono che il “consumo di sostanze tra i giovani è leggermente diminuito rispetto al 2023, mentre emergono nuove sfide per la salute pubblica e la sicurezza, legate a una trasformazione qualitativa del mercato degli stupefacenti, alla diversificazione dell’offerta e alla permanenza sul mercato italiano delle Nuove Sostanze Psicoattive (NPS)”.

I dati diffusi dicono che si muore ancora di cocaina: il 35% dei decessi direttamente accertati per intossicazione acuta letale è stato attribuito a questa sostanza, percentuale che risulta in progressivo aumento nel corso degli anni e che ha raggiunto, proprio nel 2024, il suo massimo storico. La cannabis resta la sostanza psicoattiva più diffusa in Italia: sono a essa riconducibili il 77% delle segnalazioni da parte delle forze di polizia per uso personale (dato stabile) e il 37% delle denunce per spaccio (in lieve calo rispetto al 2023).
Allerta per nuove Sostanze Psicoattive. Nel 2024, il Sistema Nazionale di Allerta Rapida per le Droghe (NEWS-D) che ha gestito, in totale, 437 segnalazioni, ha identificato 79 Nuove Sostanze Psicoattive circolanti sul territorio nazionale. Il 32% delle segnalazioni dall’Italia ha interessato sostanze d’abuso classiche, già inserite nelle tabelle del Testo unico sugli stupefacenti. Di particolare rilievo le segnalazioni di sequestri della “cocaina rosa”, una combinazione di MDMA e ketamina generalmente sotto forma di polvere di colore rosa, nella quale possono essere presenti anche altre sostanze psicoattive e agenti di taglio.
Altro dato preoccupante, soprattutto tra i giovanissimi, è l’abuso di antidepressivi senza prescrizione. A partire dal 2021, inoltre,
si è registrato un incremento costante nel consumo di psicofarmaci senza prescrizione medica tra i giovani. Questa tendenza ha raggiunto, nel 2024, i valori più alti di sempre: se la stima è di 510 mila studenti di 15-19 anni che hanno fatto uso di queste sostanze senza prescrizione nel corso della vita, nella fascia 15-18 anni non ancora compiuti sarebbero 180 mila ad averne fatto uso solo nell’ultimo anno (il 12% del totale di quella fascia di età), con una prevalenza più che doppia tra le studentesse.
Gioco d’azzardo e nuove dipendenze digitali. A destare preoccupazione – si legge ancora nel report – è anche la tendenza in crescita al gioco d’azzardo tra i giovani: circa 1milione e 530 mila ragazzi, pari a circa il 62% degli studenti, riferisce di aver giocato d’azzardo almeno una volta nella vita, mentre oltre 1milione e 420 mila ragazzi lo hanno fatto nell’ultimo anno, facendo registrare nel 2024 il dato più alto di sempre. Anche il mondo dei videogiochi rappresenta criticità per molti ragazzi: più di 290 mila studenti minorenni hanno mostrato nel 2024 comportamenti a rischio con i videogame, spesso associati a reazioni emotive forti quando era preclusa loro la possibilità di giocare. Per quanto riguarda l’uso di Internet, invece, nel 2024 oltre 320 mila studenti hanno fatto un uso problematico del web, trascurando gli amici o perdendo ore di sonno per rimanere connessi, manifestando cattivo umore quando non era possibile avere accesso alla rete. Una percentuale, quest’ultima, cresciuta nel periodo post-pandemia e rimasta stabile fino a oggi.