In Ucraina per la pace e chiedere di far tacere le armi
“Di nuovo vado con il MEAN per far accadere la pace e far smettere le guerre” Don Giacomo Panizza in Ucraina con i Corpi civili di Pace
“Non possiamo tacere. Facciamo avanzare con i nostri corpi la forza della verità!”
“Non possiamo tacere! E non possiamo accomodarci nel dibattito tra armare e non armare la resistenza ucraina. Chiederemo ancora una volta a gran voce che l’aggressione al popolo ucraino finisca subito e lo chiederemo ancora una volta con i nostri corpi presenti e disarmati, con i piedi piantati nella terra offesa dalla violenza”. è l’appello di Marianella Sclavi, Angelo Moretti, Riccardo Bonacina, Marco Bentivogli, portavoce del Movimento Europeo di Azione Nonviolenta.
Gli attivisti si ritroveranno a Cracovia per poi essere a Kyiv e a Majdan l’ 11 e il 12 luglio 2024.
Nel giorno della memoria di San Benedetto, patrono d’Europa, (11 luglio) e della strage di Sebreniça il gruppo di attivisti saranno di nuovo a Kyiv, in piazza San Michele, per pregare insieme agli ucraini di tutte le confessioni religiose presenti nel Paese e in collegamento dalle Piazze italiane, compresa la Piazza di Pace di Lamezia Terme, che si connetterà con Kyiv dal complesso interparrocchiale di San Benedetto dalle 16:30.
Il Presidente di Comunità Progetto Sud, co-fondatore del Mean e tra i firmatari e attivisti per la costituzione dei Corpi civili di Pace, don Giacomo Panizza, a pochi giorni da questo nuovo viaggio che, come due anni fa lo vede tra i “marcianti del Mean” per la costruzione di una pace chiesta con la voce della preghiera e dell’unione, esprime con sintetica chiarezza una volontà forte: “Di nuovo vado con il MEAN per far accadere la pace e far smettere le guerre”.
Il 12 luglio nel palazzo di Ottobre, a Majdan, per chiedere all’Unione Europea di proseguire nell’iter dell’istituzione Corpi Civili di Pace.