comunità competente

Comunità competente lancia il Manifesto per una democrazia delle cure in Calabria

Le soluzioni per la nostra travagliata sanità regionale non possono esaurirsi nel chiedere più personale e maggiori finanziamenti, anche se nel riparto del Fondo Sanitario Nazionale siamo danneggiati perché le Regioni forti (Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia, Toscana) non vogliono tener conto, in sede di Conferenza Stato-Regioni, della “deprivazione sociale” ovvero della povertà che è un potente  “determinante sociale della salute”; inoltre, come ci ricorda Gianfranco Viesti, “la media annua degli investimenti pubblici nella sanità è stata di 77 euro per abitante nel Nord-Est (184 euro a Bolzano) e di 25 euro nel Sud Continentale (in Calabria 16 euro)”.

Inoltre è necessario che le Forze Politiche s’impegnino ad abrogare in Parlamento il tetto delle assunzioni normato nel 2004 che stabilisce che le Regioni possano assumere tenuto conto della spesa del 2004 ridotta dell’1,4%! Non può prevalere una visione economicistica della tutela della salute che per noi è un “Bene Comune”.

È necessario modificare il paradigma culturale della sanità che valorizzando la medicina di prossimità e d’iniziativa permetta alla spedalità di curare gli acuti e di fare ricerca non surrogando la medicina territoriale.

Abbiamo la grande opportunità del PNRR (che, come Comunità Competente, monitoriamo continuamente) che prevede la costruzione di una filiera positiva costituita da: le prime cure a domicilio, le Strutture Sanitarie Intermedie e  gli Ospedali, senza dimenticare la  Prevenzione e la Riabilitazione che pongono al centro  il Distretto 2.0 luogo d’incontro tra le  Reti Formali e le Reti Informali costituite, queste ultime, dal Volontariato, dal Terzo Settore, dalle Parrocchie, dai Centri Sociali e da altri luoghi di aggregazione. Bisogna valorizzare una sanità inclusiva, una sanità delle cittadine e dei cittadini che ponga fine a logiche autoreferenziali in cui ognuno, come Narciso, si specchia.

LE PROPOSTE

1) I luoghi della Partecipazione sono l’elemento centrale per una sanità di prossimità, sono i luoghi del vissuto democratico e dell’esercizio di un controllo sociale da parte dei cittadini organizzati in Associazioni previsti dall’articolo 14 del Decreto legislativo 502/92, dal Decreto Legislativo n°33/2013 e dalle Linee Guida degli Atti Aziendali come il Comitato Consultivo degli utenti, il Comitato misto consultivo, la Consulta del Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze, la Conferenza dei Servizi annuale. Riteniamo che le modalità della partecipazione debbano essere:

  1. Partecipazione nella consultazione;
  2. Partecipazione come supporto all’implementazione dei programmi;
  3. Partecipazione come valutazione e monitoraggio;
  4. Partecipazione nella coprogettazione dell’intervento;

2) Immettiamo giovani professionisti di cui in Calabria c’è disponibilità (Psicologi, Assistenti Sociali, Ostetriche, Ingegneri, Geometri, Amministrativi ecc.) in un SSR anziano per cambiare passo in attesa di essere attrattivi nei riguardi dei medici e degli infermieri che lavorano fuori Regione;

3) Attiviamo l’U.O.C. (Unità Operativa Complessa) di Neuropsichiatria Infantile e della Adolescenza presso l’Azienda Universitaria Dulbecco e la Rete Ospedaliera e Territoriale prevista sin dal novembre 2022 dal Programma Operativo che darebbe una parziale risposta all’ emigrazione sanitaria dei nostri bambini (788 nel 2022);

4) Aboliamo gradualmente il tetto di spesa per gli Specialisti ambulatoriali Interni, previsti dal DCA n°82/2015, che ci consentirebbe di incrementare le ore della Specialistica Ambulatoriale con la possibilità di fare lavorare questi professionisti nei Presidi Ospedalieri;

5) Attiviamo una Rete POCT (Point Of Care Testing = strumenti diagnostici) nel Territorio (Case della Comunità e Ospedali di Comunità) e nei Pronto Soccorsi, che abbiamo proposto da tempo e che ci consentirebbe di avere, in tempi brevi, i risultati degli esami ematici, anche salva vita, come la troponina;

6) Attiviamo gli Ambulatori Infermieristici sul territorio secondo una proposta che abbiamo elaborato, come Comunità Competente, insieme ad alcuni Ordini Provinciali degli Infermieri per implementare una medicina di prossimità e d’iniziativa. Inoltre attiviamo gli Infermieri di Comunità in tutta la Calabria;

7) Facciamo camminare sul Territorio il DCA attinente alla Sperimentazione del Budget di salute, pubblicato nel gennaio scorso scritto dal Tavolo Tecnico Regionale, che è un passo importante per prevenire l’istituzionalizzazione dei pazienti psichiatrici;

8) Implementiamo nella nostra Regione il DCA attinente al Piano d’azione regionale sulla salute mentale pubblicato nel gennaio scorso ed elaborato dal Coordinamento Regionale sulla salute mentale;

9) Attuiamo il DCA pubblicato nel gennaio scorso Linee Guida per le attività dei Consultori Familiari atteso da molto tempo dai movimenti femminili e non solo;

10) Estremamente debole è la politica attinente alle Aree Interne che dovrebbe armonizzare il ruolo degli Ospedali di zona disagiata con gli interventi di welfare previsti con la Rete di servizi alla persona predisposta a livello degli Ambiti Territoriali Sociali e l’integrazione sociosanitaria. Sarebbe opportuno sottolineare l’esiguità delle risorse finanziarie (spese con enormi ritardi) che coinvolgono solo 5 Aree Interne che sono una goccia nel deserto della fragilità orografica e demografica.

Pertanto sarebbe auspicabile che la Regione avanzasse al Governo Nazionale una proposta perché la Strategia Nazionale Aree Interne(SNAI) aumentasse il suo bacino d’intervento e che la Regione valorizzasse la Telemedicina con un occhio ai long term care, all’infermiere di Comunità, alle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT), all’Emergenza/Urgenza e alle Piattaforme di Elisoccorso;

11) Dobbiamo credere nel ruolo dei Consultori Familiari che sono un importante Front Office delle famiglie con una funzione inclusiva e di prevenzione; pertanto ribadiamo la proposta più volte avanzata di attivare gradualmente in Calabria i 95 Consultori previsti dalla normativa e da subito attivare in ogni Distretto un Consultorio h 12 soprattutto laddove sono stati chiusi i Punti nascita;

12) Valutiamo la fattibilità di attivare Equipe mediche mobili per sopperire alla carenza del personale negli Ospedali;

13) Costruiamo le Case della Comunità come luoghi dell’integrazione sociosanitaria (senza trattino) creando un forte rapporto con i Medici di Medicina Generale con la presenza delle AFT h 12, degli Ambulatori Infermieristici, degli Specialisti ambulatoriali interni, dei Consultori Familiari, dei Centri di Salute Mentale. Valorizziamo il ruolo degli Enti Locali, del Volontariato e del Terzo Settore;

14) Prevediamo gli Ospedali di Comunità luoghi di accompagnamento della persona fragile che si rapporta con la Rete Sociosanitaria e con le attività ambulatoriali infermieristiche;

15) Sosteniamo la proposta del Presidente Occhiuto perché la Protezione Civile torni ad occuparsi della costruzione dei nuovi ospedali finanziati oltre 17 anni orsono, ricordando che troppo frettolosamente ed erroneamente venne messo da parte il DPCM n°3635 del 21/12/2007che dettava Disposizioni urgenti di Protezione Civile dirette a fronteggiare l’emergenza socio-economica in Calabria. Non è mai troppo tardi recuperare gli errori del passato;

16) Istituiamo le Aziende Sanitarie Ospedaliere (ASO) di Cosenza e Reggio Calabria che dovrebbero gestire tutti gli ospedali e le Aziende Sanitarie Territoriali (AST) di Cosenza e Reggio Calabria che sarebbero responsabili della sanità territoriale;

17) Sollecitiamo il ruolo di verifica della Regione in merito ad importanti DCA approvati o LEA non attuati come, per esempio, le Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) che hanno un importante ruolo sul territorio; L’istituzione delle Commissioni Consultive Miste da parte delle Aziende Sanitarie. Gli screening oncologici in gran parte insufficienti; i Centri per le demenze ed il Deterioramento Cognitivo che curano oltre 32.000 pazienti… funzionano?

18) Istituiamo l’Osservatorio Epidemiologico Regionale che incredibilmente manca nella nostra Regione e che era stato chiesto, oltre 5 anni fa, anche nel libro Per una riforma della sanità in Calabria;

19) Valorizziamo e socializziamo le Buone Pratiche che sono presenti nel nostro Servizio Sanitario Regionale perché facciano da traino sulle varie problematiche;

20) Diamo un nuovo volto alla Formazione del Personale, valorizzando anche le esperienze da fare fuori Regione, che deve essere fortemente legata ai bisogni di salute della popolazione tenendo conto anche della Telemedicina e della Robotica;

21) Nell’ambito della Agricoltura Sociale è necessario sostenere e sviluppare le attività delle Fattorie Sociali importanti luoghi d’ inclusione e d’integrazione delle persone fragili;

22) Alfine di garantire un Soccorso efficace e rapido, in special modo nelle nostre Aree Interne, è fondamentale costruire diffusamente Elisuperfici attrezzate anche per il volo notturno;

23) Chiediamo che siano attivati i Servizi di Emodinamica presso gli Ospedali di Lamezia Terme e di Polistena.

Come Comunità Competente ci impegniamo, a piccoli passi concreti, ad approfondire i contenuti elencati nel “Manifesto per una democrazia delle cure”, come anche nuovi elaborati e ulteriori proposte che risulteranno utili e importanti confrontandoci con la Struttura Commissariale e il management aziendale, con le forze sociali e politiche, con le istituzioni civili e religiose e, soprattutto, con le aggregazioni delle persone bisognose di cure e con le categorie professionali dedicate a prendersene cura.

Come componenti della società organizzata, oltre ai piccoli passi concreti individuati nel “Manifesto”, contiamo che la Calabria istituzionale compia lucidamente il passo ancora mancante, cioè quello di allineare e mettere a sistema il comparto della Sanità con il Sociale, la Cultura con il Lavoro.

La Calabria delle città e dei numerosi piccoli comuni ha diritto alla piena attuazione dell’articolo 32 della Costituzione. Alla pari con il resto del Paese, è cosa buona e giusta partecipare attivamente al potenziamento dei diritti e all’esercizio dei doveri di realizzare una diffusa sanità adeguata a migliorare la salute e il benessere di e per tutte le persone, nessuna esclusa. A Comunità Competente interessa partecipare e applicarsi per una democrazia delle cure.

Scarica il manifesto in pdf: Manifesto Per una Democrazia delle cure

Hanno già firmato:

1) Rubens Curia Portavoce Regionale ” Comunità Competente”;
2) Giacomo Panizza Fondatore Comunità Progetto Sud;
3) Marina Galati Presidente CNCA odv;
4) Mario Nasone Presidente Centro Comunitario Agape;
5) Stefania Marino Presidente Associazione ProSalus;
6) Giorgio Marcello Docente Università della Calabria;
7) Rita Ciciarello Presidente Coordinamento Associazioni Salute Mentale  (CASM);
8) Nunzia Coppedè Presidente FISH Calabria;
9)  Antonio Laganà Presidente Associazione per la ricerca neurogenetica;
10)  Serafina Fiorillo Vice coordinatrice regionale Sidmi;
11) Michele Napolitano Presidente Associazione ” La goccia” odv;
12) Emanuela Chiodo Ricercatrice Dispes Università della Calabria;
13) Fioravante Schiavello Serra San Bruno;
14) Alessandra Polimeno Presidente Associazione 5 D;
15) Adriana De Luca Presidente Associazione ” Gli altri siamo noi”;
16) Giacomina Durante Consigliera Nazionale APMARR (Associazione pazienti M.      Reumatiche/Rare);
17) Domenica Clemensi Presidente Associazione ” Donne Insieme”;
18) Caterina Iuliano Presidente Associazione “Don Pellicanò”;
19) Marina Radice  cofondatrice “Comitato Costa degli dei”;
20) Stefania Fratto Presidente Associazione “Donne e Diritti”;
21) Luisa Pandolfini ginecologa Oppido Mamertina;
22) Maria Francesca Amendola Segretaria Regionale Arcat Calabria Odv
23) Maria Antonietta Campennì Cofondatrice ” Comitato Costa degli Dei”
24) Gianluca Capristo Professore – Corigliano/Rossano

 

evidenza

Inaugurazione dei GOEL Biodiversi Labs di Pianopoli: un nuovo passo verso la valorizzazione della biodiversità calabrese

Pianopoli, 13 marzo 2025 – Un altro tassello si aggiunge al cluster “GOEL Biodiversi”: si è tenuto oggi l’evento di inaugurazione dei GOEL Biodiversi Labs di Pianopoli, con un nuovo e moderno impianto di essiccazione e di disidratazione di materia prima vegetale.
L’inaugurazione ha visto la partecipazione delle principali istituzioni locali e dei partner del progetto, impegnati a promuovere lo sviluppo sostenibile e l’innovazione agricola in Calabria.

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I GOEL Biodiversi Labs di Pianopoli sono un impianto all’avanguardia che utilizza processi innovativi, sostenibili ed ecocompatibili per l’essiccazione e la disidratazione di materia prima vegetale che attinge alla straordinaria biodiversità calabrese. L’impianto può produrre anche infusi, tisane, liofilizzati e frutta disidratata.

Il cluster “GOEL Biodiversi” è stato promosso da GOEL – Gruppo Cooperativo e Associazione Comunità Progetto Sud ETS. Si tratta di un sistema integrato, costituito da aziende agricole, stabilimenti di trasformazione e un centro di ricerca – il B.R.I.C.K. – orientato alla valorizzazione delle produzioni vegetali non solo come alimenti freschi o conservati, ma anche come principi attivi farmaceutici, cosmetici e nutraceutici. Un “cluster” capace di valorizzare la biodiversità botanica, sperimentando l’utilizzo agricolo di nuove specie che la grande “tavolozza microclimatica” della Calabria consentirà di implementare.

Alla realizzazione del laboratorio di Pianopoli, oltre Comunità Progetto Sud e GOEL, hanno contribuito anche Fondazione CON IL SUD, ENEL Cuore ONLUS e il PSR della Regione Calabria.
Vincenzo Linarello, Presidente di GOEL – Gruppo Cooperativo, ha evidenziato come il progetto rappresenti una vera e propria sfida per il futuro dell’agricoltura in Calabria: “La Calabria si distingue in Europa per l’eccezionale diversificazione microclimatica e la straordinaria biodiversità, che può e deve diventare un vantaggio competitivo in agricoltura. Con GOEL Biodiversi vogliamo provare a farlo, e questo stabilimento di essiccazione è un tassello fondamentale della filiera integrata”.

Giacomo Panizza, Presidente di Comunità Progetto Sud, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: “Comunità Progetto Sud insieme a GOEL ha promosso la nascita del cluster di GOEL Biodiversi. In particolare abbiamo contribuito all’avvio dell’impianto: con un mutuo bancario abbiamo acquistato i due capannoni e li abbiamo messi gratuitamente a disposizione dell’impresa sociale che gestisce l’impianto. Siamo ancora e sempre al fianco di giovani che scommettono sul lavoro produttivo. Qui abbiamo messo in rete una produzione innovativa di materie prime vegetali che nascono in Calabria. Siamo abituati a consumare alimenti che arrivano da fuori regione e da fuori Italia, ma è ora di produrre qui, più e meglio, cibi e principi attivi da vendere dappertutto. In questo impianto, – conclude Panizza – grazie a professionalità specializzate, essicchiamo frutti, verdure e altre materie prime biologiche, di lunga conservazione, e anche da utilizzare per il beauty e il benessere della persona”.

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Stefano Consiglio, Presidente della Fondazione CON IL SUD, ha sottolineato l’importanza delle ricadute sociali di progetti di questo tipo: “ Oggi è una giornata importante. Si inaugura un sito produttivo che offre speranza, per dare occasioni di lavoro, per investire sulle ricchezze del sud e contribuire alla sfida del nostro prossimo triennio, rappresentata dalla rigenerazione demografica. Questa deve basarsi su accoglienza, restanza e possibilità di far tornare al Sud chi è dovuto andare via.“

Filippo Rodriguez, Consigliere Delegato di Enel Cuore, ha sottolineato che: “Enel Cuore sostiene GOEL – Gruppo Cooperativo e Comunità Progetto Sud e i loro progetti in Calabria, perché crede fermamente nell’inclusione lavorativa e nell’impegno di chi restituisce dignità e valore alle persone e ai territori in condizioni di fragilità. Per questo oggi inauguriamo l’impianto di essicazione di Pianopoli  che fa parte del progetto Biodiversi, un’idea innovativa che valorizza la biodiversità, favorisce l’inclusione sociale , sostiene territori e comunità. Anche questo laboratorio è un’impresa sociale che inserisce al lavoro persone svantaggiate”.

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In compagnia di Maicol | 9 settembre ore 18.30 | Via Conforti

“Un diario, nel quale Emma Leone ha cercato di racchiudere, seppur solo in parte, alcuni momenti, forse i più significativi, della sua vita. Pagine di dolore e sofferenza, ma anche di tanta gioia e felicità e di scelte che l’hanno resa protagonista nel cambiamento non solo personale, ma soprattutto nel sociale. Pagine che raccolgono le sue emozioni e le sue riflessioni”.

“In compagnia di Maicol” è l’autobiografia di  una protagonista della nascita e della vita della Comunità Progetto Sud, dal 1975 ai nostri giorni. Il virgolettato in incipit è consegnato a tutte e tutti noi dal compagno di vita di Emma Leone, Beppe Rozzoni, parole che in poche battute fanno il riassunto e lanciano il messaggio del viaggio che Emma ci permette di fare con un testo elaborato e ricco di vita e che chiama chi lo legge a riflettere sul senso delle scelte.

Scelte che Emma ha compiuto per sé stessa e per garantire ad altri e altre il senso dei diritti e dei doveri delle persone con disabilità, il protagonismo collettivo dei ruoli che ognuno ha in una catena umana che produce sociale con il senso del fare.

Emma Leone e Beppe Rozzoni
Emma Leone e Beppe Rozzoni

Un estratto del libro, pubblicato come numero 121/122 edizione della rivista Alogon, può essere scaricato dal sito della Comunità Progetto Sud  ( Scarica cliccando qui )  e sarà presentato sotto il glicine di Via Conforti, casa madre della Comunità Progetto Sud, il prossimo lunedì 9 settembre 2024 ore 18.30. 

cps emmaleone in compagnia di maicol (sito web)

Una presentazione tutta al femminile, che farà focus sul sociale contemporaneo partendo proprio dalle pagine di “In compagnia di Maicol”; a discuterne: Marina Galati, psicologa e direttrice di Comunità Progetto Sud, Laura Corradi, sociologa e docente Unical,  Giorgia Gargano, docente e già assessore alla Cultura e Istruzione del Comune di Lamezia Terme, Maria Pia Tucci, giornalista e ufficio stampa di Comunità Progetto Sud.

Nell’intervista di Tiziana Bagnato, di qualche anno fa, un profilo di Emma Leone

assunta e company

Assunta Signorelli: il gusto del vivere i cambiamenti sostanziali in direzione ostinata e contraria

di Angela Regio*

Io: “Ma che fai: prima ti lavi i denti e poi ti bevi il caffè?” Assunta: “Si, voglio che rimanga in bocca il sapore della caffeina per poi fumarmi con gusto una bella sigaretta”.

Ho sempre avuto questa immagine di Assunta Signorelli: una donna che gustava la vita anche nei suoi piccoli momenti quotidiani. Era stata questa sua predisposizione al “gusto del vivere” che l’aveva portata a diventare psichiatra e le aveva fatto intraprendere tante appassionate battaglie contro un sistema che continuava a relegare e rinchiudere le persone che esprimevano il loro disagio mentale verso le autorità costituite e l’organizzazione sociale. Tutto questo a dispetto della legge di Franco Basaglia del quale era stata entusiasta collaboratrice.

Da quando nell’agosto del 2006 era diventata Direttrice sanitaria dell’istituto Papa Giovanni XXXIII di Serra d’Aiello, aveva sollecitato alcuni di noi a diventare amministratori di sostegno per prenderci carico delle persone che lì erano rinchiuse da decenni e che, in un sol colpo, a causa dell’indagine giudiziaria balzata alle cronache non solo regionali ma anche nazionali, avevano perso il loro amministratore unico che deteneva i loro averi in un solo libretto indistinto: così come “indistinti” erano diventate tutte quelle persone quando avevano varcato la soglia di quel “manicomio”.

Il 13 maggio 2008, nel trentennale della Legge Basaglia – la 180/78, avevamo fatto nascere insieme una associazione di amministratori di sostegno con lo scopo di tutelare chi fino a quel momento non lo era stato e il nome, suggerito da Assunta, era già un programma: In direzione ostinata e contraria, ripreso dal titolo di un album di Fabrizio De Andrè.

In quella sua esperienza da “commissaria”, durata poco meno di tre anni, Assunta si sentiva, come piaceva a lei, di nuovo protagonista perché davanti le si presentava una sfida per un cambiamento sostanziale: portare un istituto di reclusione sociale ad una realtà aperta sul territorio e con la possibilità di sperimentare micro abitazioni autogestite dove le persone potessero riappropriarsi della dignità umana del sentirsi a casa propria.

Ricordo che delle quattro persone, affidate a me dal giudice tutelare come amministratrice di sostegno, insistentemente le chiedevo di leggere le poche carte disponibili, mi animava la volontà di conoscere più approfonditamente le loro storie e la incalzavo con continue domande alle quali, a volte, rispondeva nel suo modo tanto diretto da sembrare perfino scorbutico … e io, peggio di lei, insistevo!

Della signora Gina, in particolare, mi raccontò che, da quello che aveva ricostruito, era stata chiusa in quell’istituto nei primi anni sessanta verso i 45 anni e, verosimilmente, non perché presentasse gravi problemi mentali, ma semplicemente perché era “zitella”, quindi sola, abbandonata dai familiari. Abitava in uno dei più poveri paesini dell’entroterra calabrese racchiuso nelle serre vibonesi e faceva la sarta. Aveva portato con sé, nell’istituto, il corredo al quale aveva lavorato tutta la vita: lenzuola di lino ricamate, asciugamani di seta, copri letti di ciniglia. Così come una bella pensione da artigiana conseguita grazie ai tanti contributi costantemente versati. Una volta in istituto tutto era finito in chissà quali mani e la sua pensione nel conto indistinto!

Esprimevo ad Assunta la mia forte indignazione per tutte le ingiustizie che avevano dovuto subire tutte quelle persone e lei mi rispondeva con la durezza di chi ne aveva viste tante e ancora peggiori: «Sono i senza. Senza diritti, lavoro, casa, affetti, documenti e questo conviene ad un potere politico che si regge sull’ineguaglianza e sul sopruso».

Già, la politica. Anche su questa abbiamo avuto più di una volta degli accesi confronti. Da fervente e ostinata sessantottina giudicava la sinistra allora al governo, come asservita alle logiche delle grandi lobby e distante dai bisogni reali della classe lavoratrice. Sull’analisi sociale spesso concordavamo, ma sui metodi delle azioni da intraprendere per provare a cambiare una società ormai profondamente mutata dalla globalizzazione, ci scontravamo senza mezzi termini. Era sulla necessità di praticare la differenza che eravamo pienamente d’accordo: l’accettazione dell’altra e dell’altro da me non passa solo a livello del pensiero razionale ma va vissuta, appunto praticata, perché solo facendo esperienza gli uni con gli altri si impara a coglierne realmente l’essenza umana e lasciare da parte tutti gli inutili stereotipi.

In tutto Assunta manifestava il suo “gusto del vivere”: mi piace pensare che alla fine dei suoi giorni abbia potuto dirsi di aver vissuto in modo intenso e appassionato la propria vita. Una vita vera. Una vita gustosa.

 

*Angela Regio è sociologa, co-fondatrice della Comunità Progetto Sud e membro del CTG. È la responsabile dell’area disabilità e referente del Centro Autismo della Comunità Progetto Sud.

Panizza

Buon 2024. Il messaggio di Don Giacomo Panizza

Il Natale ci ha invitato a rinascere, e il nuovo anno ci sollecita a far ripartire la Calabria in maniera eccezionale, finalmente capace di dar vita a diritti e doveri adeguati al 2024.

In questo anno, “quel sociale” che si prende cura di bambini e anziani, di persone con disabilità e famiglie in difficoltà, ha fatto un piccolo passo in avanti insieme alla Regione Calabria la quale ne esce con regolamenti più determinanti, seppur bisognosi di superare un welfare ancora problematico, con servizi disallineati tra comuni, regione, Italia e Europa.

Per il 2024 auguro alla nostra Calabria di veder maturare al meglio i suoi 2 mondi essenziali che sono la società e le istituzioni. Recentemente ci siamo confrontati sul tema “Calabria: il sociale senza società”, dov’è emerso che qui anche “la politica è senza società”.

Auguro al Terzo Settore di far nascere nuovi servizi sociosanitari organizzati e operativi per una società più unita; che si apra a far crescere i diritti e i doveri sociali, e a lottare contro le disuguaglianze e le corruzioni.

Auguro alle Istituzioni la fierezza di governare assumendo un disegno politico chiaro e lungimirante; e a mettere ordine al nostro territorio disorganico (con 32 Ambiti territoriali sociali, 21 distretti sanitari, 5 ASP, altri settori coi Centri per l’impiego, ulteriori geografie per i Piani di dimensionamento scolastico e altro ancora per il lavoro…). Insomma, è tempo di superare gli ostacoli frapposti da troppe cose scompaginate ma mai rimosse da nessun governo locale!

Auguro che Istituzioni e Società possano collaborare di più e meglio a disegnare una regione con servizi utili alle persone, alle famiglie e ai gruppi fragili nelle città e dappertutto nelle zone interne.

Auguro un impegno comune per una Calabria al passo con l’Italia e mai più ultima della fila. Il 2024 potremmo regalarci una regione più desiderosa di prendersi cura di sé e degli altri.

Don Giacono Panizza alla TGR Calabria 29.12.2023

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In regione la stipula del protocollo d’intesa sullo standard etico per il lavoro in agricoltura che chiude il progetto p.i.u. su.pr.eme.

IN REGIONE LA STIPULA DEL PROTOCOLLO D’INTESA SULLO STANDARD ETICO PER IL LAVORO IN AGRICOLTURA CHE CHIUDE IL PROGETTO P.I.U. SU.PR.EME. 

4 DICEMBRE 2023 – 09:30 | Sala Verde | Cittadella Regionale | Loc. Germaneto, Catanzaro

 L’ “Evento conclusivo del progetto P.I.U. SU.PR.EME”, organizzato dalla regione Calabria chiude il percorso di diciotto mesi di “Resto in Campo – Percorsi di diritti per migranti”che si inserisce nel Progetto interregionale P.I.U Su.pre.me, realizzato con il cofinanziamento dell’Unione europea, PON Inclusione – Fondo Sociale Europeo 2014-2020 e inserito nell’ambito del Piano Triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato. L’ente capofila del progetto è stata la Regione Puglia in partenariato con la Regione Calabria, che ha affidato il coordinamento del degli enti no-profit all’Associazione Comunità Progetto Sud Onlus.

Un progetto che si è esteso lungo tutto il territorio calabrese e che ha toccato le tre Piane della regione: Sibari, Lamezia Terme, Gioia Tauro e i territori interni tra Pollino, Sila e Valle del Crati, paesi della costa jonica da Crotone fino a Melito di Porto Salvo e il territorio della Locride.

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Sono state coinvolte associazioni di categoria, cooperative sociali, imprese e reti di servizi professionali, con l’intento di promuovere condizioni di regolarità lavorativa e sistemi virtuosi di accompagnamento, formazione e riqualificazione professionale che hanno consentito ai beneficiari del percorso l’acquisizione di competenze spendibili nel mondo del lavoro, con particolare riferimento al settore dell’agro-alimentare.

 

Lunedì 4 dicembre, in Cittadella, in occasione dell’evento voluto dalla regione Calabria, ci sarà la stipula del protocollo d’intesa sullo standard etico per il lavoro in agricoltura, la presentazione della ricerca sullo sfruttamento delle donne in agricoltura (il cui report è diventato un libro che sarà distribuito gratuitamente) e la proiezione delle attività svolte dal progetto “Resto in campo – percorsi di diritti per migranti”.

 

 

 

 

 

 

 

scarica la locandina con il programma

Progetto “Resto in Campo – Percorsi di Diritti per Migranti” – P.I.U. Su.Pr.Eme. – Percorsi individualizzati di uscita dallo sfruttamento, finanziato con FSE PON Inclusione 2014 -2020 – CUP B35B19000250006 | Azione WP 5 Task 5 – Incentivi per l’emersione e lo sviluppo di imprese etiche.

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CAMP4YOUTH: la Calabria giovane si confronta

Primo step per CAMP4YOUTH.

Dal 19 al 22 ottobre ci siamo ritrovati nella cornice dell’agriturismo Costantino, a Maida, per  promuovere un’esperienza culturale e di promozione imprenditoriale rivolta a giovani calabresi che hanno accettato la nostra sfida di mettersi in gioco per immaginare una Calabria che cambia seguendo i “sogni che diventano segni”.

L’obbietivo di CAMP4Youth è offrire un’ opportunità concreta di confronto, condivisione e circolarità di idee per  pensare a processi sociali e imprenditoriali che siano innovativi e che tengano conto del territorio calabrese e delle sue esigenze, una visione aperta e proiettata all’internazionalità e a alla mobilità culturale.

“Abbiamo bisogno di imprese utili, che rispondano  ai bisogni; belle, che  sappiano migliorare il contesto; buone, che generino benessere”.

Questa visione antica ma mai superata ha guidato l’avvio del campus, con l’intervento di don Giacomo Panizza, Presidente della Comunità Progetto Sud.

Nelle giornate di formazione abbiamo affrontato tutte le tematiche proposte: il turismo, la salute e il benessere, l’agroalimentare e l’ambiente, l’economia circolare e l’innovazione, mettendo in dialogo giovani e imprese, esperienze consolidate e innovative in grado di fornire competenze.

Grazie Marina, Francesca, Chiara, Antonio, Andrea, Chiara, Francesca, Alessandra, Manuele, e a tutti i relatori e discussant che stanno percorrendo questo cammino con noi con i quali ci ritroveremo dal prossimo 30 novembre per la seconda batteria di incontri che concluderanno la prima edizione del CAMP4YOUTH.

“Avevamo immaginato un tempo che ci permettesse di inserirci in uno spazio, per questo Camp, ma che fosse intergenerazionale e per questo lo abbiamo chiamato Youth – è quello che dicono gli organizzatori – ed è accaduto che abbiamo toccato con mano che mettersi in gioco e  scommettere insieme è ancora possibile se sul piatto ci sono proposte di senso e che nascono dalla voglia di creare nuove connessioni sociali, attente al territorio, alle persone, all’ambiente, alla cura”.

Qualche foto sui nostri social

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CAMP4YOUTH: dal 19 al 22 ottobre la prima sessione di incontri

Inizia il prossimo giovedì, 19 ottobre, alle 15, nel salone dell’agriturismo Costantino, la prima quattro giorni di CAMP4YOUTH.

Il laboratorio di idee, proposto dalla Scuola del Sociale di Comunità Progetto Sud,  punta al confronto tra le imprese e  le nuove generazioni, sulla messa in circolazione di intraprendenze personali e collettive che possano generare opportunità di lavoro in Calabria.

Il campus vuole sollecitare il confronto tra giovani e fornire loro strumenti e informazioni sulle politiche di programmazione e gestione d’impresa.

Si punterà su quattro macro aree, che riteniamo essere strategiche per la Calabria: il turismo, la salute e il benessere, l’agroalimentare e l’ambiente, l’economia circolare e l’innovazione.

I panel mattutini saranno dedicati al dibattito con esperti e imprenditori che metteranno a disposizione la loro esperienza; nei pomeriggi il laboratorio “Osare una nuova Calabria” guiderà i partecipanti a CAMP4YOUTH nell’apprendimento di strategie e all’acquisizione di competenze di programmazione d’impresa.

IL PROGRAMMA

GIOVEDÌ 19 OTTOBRE | DALLE 16 ALLE 19
Accoglienza e introduzione lavori

Marisa MEDURI | Scuola del Sociale – Comunità Progetto Sud
Presentazione CAMP4YOUTH

Giacomo PANIZZA | Presidente Comunità Progetto Sud
Più economia in Calabria, tra innovazione e prospettive

Francesco CICIONE | Presidente ENTOPAN

VENERDÌ 20 OTTOBRE | DALLE 9 ALLE 11:30
TURISMO E DESTINAZIONI | Discussant: Maria Pia TUCCI

Destini in Azione: l’esperienza del Festival dell’ Ospitalità
Francesco BIACCA | APS Progetti Ospitali

La qualità nel settore turistico accessibile: Village for all
Roberto VITALI | Village for all

BREAK: DALLE 11:30 ALLE 12

SALUTE E BENESSERE | DALLE 12 ALLE 13:30

Calabria Europa – Esperienze di programmazione di servizi innovativi
Pietro Hiram GUZZI | Progetto Adrion

L’apiario olistico: la salute dalle api
Francesca ROMBOLÀ | I giardini di Aristeo

Riprogettare benessere in Calabria
Chiara CARNOVALE | Centro Psico Educativo Autismo CPS

PAUSA PRANZO: DALLE 13:30 ALLE 15
LABORATORIO: OSARE UNA NUOVA CALABRIA 15:00 – 18.30

SABATO 21 OTTOBRE | DALLE 9:00 – 11:30
LA SFIDA DELL’ AGRO-ALIMENTARE | Discussant: Rocco SICOLI

L’agricoltura sociale in Calabria: opportunità e sfide
Giuliano CIANO | Cooperativa Un Fiore perla Vita

Goel Bio: la biodiversità in agroalimentare
Gerhard BANTEL | Consorzio GOEL Bio

Terre confiscate: occupazione, cultura e giustizia
Raffaella CONCI | Cooperativa Terre Joniche

BREAK: DALLE 11:30 ALLE 12

AMBIENTE E ECONOMIA CIRCOLARE | DALLE 12 ALLE 13:30

Le rinnovabili: un futuro per l’ambiente e una risorsa per le imprese
Gaetano NICOTERA | Cooperativa Ciarapanì

Essere comunità energetiche: impatto socio-economico
Tiziana MORINA | Fondazione MeSSInA

PAUSA PRANZO: DALLE 13:30 ALLE 15
LABORATORIO: OSARE UNA NUOVA CALABRIA 15:00 – 18.30

DOMENICA 22 OTTOBRE | DALLE 9:30- 11:30
YOUTH CALABRIA | discussant: Josephine CONDEMI
Progetti per il presente: restituzione dei partecipanti

SALUTI E CONCLUSIONI
APERITIVO DI ARRIVEDERCI

cps_lavora con noi

Lavora con noi

Sono aperte due posizioni lavorative:

  • Tecnico della riabilitazione psichiatrica

settore di impiego: Centro di Riabilitazione | struttura semi residenziale

sede di lavoro: Lamezia Terme (CZ)

si offre: contratto a tempo pieno ARIS – 38 ore settimanali

è richiesta: conoscenza Lingua inglese (A2/B1)

Invia il CV compilando il format “LAVORA CON NOI”  settore richiesto: area disabilità

entro il: 15 novembre 2023

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  • Progettista amministrativo

Settore di impiego: Ufficio progettazione e sviluppo

Sede di lavoro: Lamezia Terme (CZ)

Si offre: CCNL Uneba livello 3 | Tempo: 30h

Hard Skills: contabilità analitica e redazione budget; redazione piani di sostenibilità e business plan; ricerca e monitoraggio siti per individuazione bandi; gestione e partecipazione a gare d’appalto.

Soft Skills: capacità di lavorare in team; capacità di mediazione; gestione stress; flessibilità; autonomia operativa; problem solving

È richiesta: conoscenza della lingua inglese B1/B2

Invia il CV a: uff.risorseumane@comunitaprogettosud.it

Entro il: 15 novembre 2023

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Salute mentale: ritardi da colmare in Calabria

di Rubens Curia | Portavoce di Comunità Competente
Con il DCA 91 del 22 marzo 2023 è stato istituito il Coordinamento Regionale per la salute mentale che sta lavorando per approvare il “Piano d’azione regionale per la salute mentale”.
Con il DCA 162 del 18/ 11/ 22 è stata prevista l’istituzione di 3 U.O.C. Ospedaliere di Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza presso l’A.O.U. Dulbecco, il Gom di Reggio Calabria e l’Annunziata di Cosenza, inoltre con il DCA 180 del 27/06/ 23 sono state recepite “Le Linee d’indirizzo sui disturbi neuropsichiatrici dell’infanzia e della adolescenza che attendevano dal lontano 2019 di essere recepite dalla nostra Regione!
Ancora  con il DCA 158 del 14/ 11/ 22 è stato recepita l’Intesa Stato/ Regioni attinente al Budget di salute.
Abbiamo apprezzato che, come da noi richiesto, sia stata aperta la REMS (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) a Girifalco nel novembre del 2022 e che infine si siano avviate le procedure per l’utilizzazione dei finanziamenti previsti dalle “Linee d’indirizzo per la realizzazione dei progetti regionali volti al rafforzamento dei Dipartimenti di salute mentale” soprattutto per la telemedicina, per la contenzione ed i post Rems come ben descritto dal dottore Rossi Direttore del Dipartimento di salute mentale dell’ASP di Catanzaro.
Rispetto alle altre nostre proposte che erano state inviate lo scorso anno 2022 avvertiamo dei ritardi inspiegabili che impediscono di dare giuste risposte ai nostri pazienti psichiatrici:
 1) Non è stato istituito il Tavolo Regionale per il budget di salute, di cui ha parlato il professore Giorgio Marcello dell’Unical,che avrebbe consentito di avviare sperimentalmente la prevenzione dell’istituzionalizzazione dei pazienti o la loro deistituzionalizzazione;
2) Non c’è stata l’assunzione del personale disponibile (psicologi ed assistenti sociali di cui in Calabria vi è disponibilità) anche alla luce della graduatoria del concorso per psicologi espletato dall’Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio;
3) Non c’è traccia dell’applicazione delle norme che da più di venti anni prevedono l’integrazione sociosanitaria, per rendere praticabili i percorsi di co-progettazione inter-istituzionale;
4) Nessuna domiciliarità degli interventi;
5) Manca ancora il rafforzamento, su tutto il territorio, delle equipe dedicate alle attività di recovery presso i Centri Diurni.
Abbiamo apprezzato l’istituzione delle tre neuropsichiatrie infantili ospedaliere, ma adesso è il tempo della loro implementazione perché i nostri bambini , gli adolescenti  e le loro famiglie non devono più emigrare per farsi curare!
Immagine in evidenza dal web: murale si Ugo Guarino, facciata ex ospedale psichiatrico San Giovanni, Trieste.