Il mio futuro con le api. Mamun è il nuovo socio della coop Le Agricole

Mamun Matubber ha ben chiaro il suo ruolo di apicoltore esperto, passione che è diventata mestiere. Presente e futuro di un  ragazzo, oggi uomo, arrivato in Calabria dal Bangladesh nel 2018.

Un anno a Settingiano, nel cuore dell’ istmo di Catanzaro, e poi a Lamezia Terme, dove dalla Comunità Luna Rossa è partita la formazione in apicoltura grazie al progetto nazionale BeeMyJob prima e con Aprocal dopo.

All’Erbaio della Comunità Progetto Sud, terreno coltivato grazie all’impegno della cooperativa Le agricole, e attraversato dalle persone che vivono la riabilitazione sociale all’interno degli interventi sociali della Comunità Progetto Sud, Mamun cura  le sue arnie insieme a Foysal, divenuto suo fidato collaboratore.

«Ho imparato a capire cosa fanno e cosa vogliono fare. – Dice Mamun- C’è voluto un po’ di tempo, ma vivere la natura e osservare la vita delle api è una cosa che mi mette pace».

Mentre parla, Mamun sembra incarnare la famosa citazione di Confucio Scegli il lavoro che ami e non lavorerai mai, neanche per un giorno in tutta la tua vita.

«È nella mission educativo-ecologica della Comunità Progetto Sud e de Le Agricole, – dice Nicola Emanuele responsabile di Luna Rossa e di questo progetto legato all’apicoltura- instaurare un rapporto stretto con la terra, la natura, l’essere contadini di valori e proposte sociali, così come l’opportunità di generare lavoro in agricoltura sociale».

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È così che hanno preso vita i percorsi di avvicinamento all’agricoltura in termini generici per poi approcciare, anche all’apicoltura. I destinatari della formazione prima e dell’ attività di lavoro dopo è stata rivolta a persone che per condizione di partenza erano socialmente svantaggiate: perché provenienti da storie di migrazione o da altre esperienze di marginalità.

La laboriosità e il fascino della struttura sociale della vita dell’alveare insegnano che le api, non solo sono il primo anello della catena naturale e dalla cui salute dipende la vita di tutti gli esseri viventi,  ma che, come ogni cosa in natura, vive seguendo delle regole ben precise,  tese a raggiungere l’equilibrio sociale  e produttivo.

«Mi piace l’ape regina, il suo stabilire l’ordine, essere un capo che conosce le operaie». – dice timidamente Foysal Matubber.

Oggi possiamo raccontare che, se la Comunità Progetto Sud continua a svolgere l’azione culturale e di impegno ecologico utilizzando l’apiario per le attività formative, educative e di sensibilizzazione con 10 arnie, sull’altro versante la cooperativa sociale “Le Agricole” sta implementando la propria produzione di miele biologico e derivati della laboriosità delle api: propoli e pollini, nonché assolvendo all’inserimento lavorativo di persone che partono da uno svantaggio sociale. L’apiario di Mamun, diventato intanto anche socio della cooperativa Le agricole, conta 77 arnie presso l’erbaio e 70 arnie presso il terreno di S. Pietro Lametino.

foto x comunicato Ip Ip 20 novembre 2022

#lasciatecigiocareinpace la rete di IP IP Urrà per la giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza 2022

A Lamezia Terme | venerdì 18 novembre dalle ore 15 | Comunità Progetto Sud, Sala Sintonia | Via Reillo, 7 

#lasciategiocareinpace: è questo lo slogan che bambine, bambini, famiglie, insegnanti e operatori sociali lanceranno a partire dal 16 novembre verso la Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 20 novembre 2022.

A promuovere la mobilitazione fatta di giochi e laboratori è la Rete Ip Ip Urrà – Infanzia Prima, progetto selezionato da impresa sociale Con i bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e che coinvolge realtà territoriali lungo tutta la Penisola: da Bergamo a Messina, passando per Genova, Moncalieri, Pioltello, Firenze, Roma, Napoli, Lecce e Lamezia Terme.

«#lasciatecigiocareinpace coniuga l’esigenza del diritto al gioco, garantito dalla convenzione dell’ 89 che scrive i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza – dicono le referenti di IP IP Urrà della Comunità Progetto Sud – e quello della Pace che gli Stati devono garantire soprattutto a chi non ha i mezzi per difendersi». «Con le attività di gioco  – continuano – possiamo aiutare grandi e piccoli, ma anche noi stessi, nella conoscenza di quei diritti inalienabili e sempre esigibili».

2022_diritti dei bambini_IP IP urrà _ (1)I bambini, le bambine insieme agli adulti di riferimento, ad educatori e insegnanti ragioneranno sul tema dei diritti riconosciuti e purtroppo ancora negati, in tanti luoghi del mondo lontani ma anche vicini a noi. Hanno scelto per incontrarsi luoghi informali, piazze, centri educativi, biblioteche, scuole e lo faranno riflettendo e giocando insieme a partire da due temi fondamentali enunciati dalla Convenzione dell’89:  il Gioco e la PACE  e lo faranno costruendo una catena di messaggi, desideri e preghiere che si ispira alle bandiere delle preghiere tibetane che idealmente si unirà da un sud ad un nord di questo Paese per urlare a gran voce il diritto e il desiderio di un mondo che abbia il coraggio di abbassarsi all’altezza dei bambini e bambine garantendo loro un presente e un futuro di pace, giustizia e sostenibilità ambientale.

«Per noi questa giornata  – concludono – è un nuovo punto di partenza delle attività messe in campo con il gruppo del progetto IP IP Urrà che ci sta portando alla costruzione di reti territoriali diventate un continuo confronto con le altre realtà coinvolte a livello nazionale e con cui stiamo costruendo proposte nuove e condivise sui temi dell’ Infanzia».

 «Il tema dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza resta centrale nel nostro Paese – dichiara Barbara Pierro presidente di Chi Rom e chi no associazione di Scampia, coordinatrice del progetto Ip Ip Urrà – Infanzia Prima – e nel mondo attraversato purtroppo da guerre, pandemia e crisi di giustizia. A farne le spese sono i più piccoli e gli adolescenti su cui gravano gli effetti peggiori di questo clima di ingiustizie diffuso. L’ aumento della povertà educativa e delle disuguaglianze in termini di apprendimenti formali e informali di qualità, con un maggiore isolamento di famiglie e bambini sono alcune delle conseguenze su cui cerchiamo di intervenire tempestivamente, ma è necessario costruire una visione di città/paese e di educazione che metta al centro i più piccoli/e – conclude Pierro – e  garantisca loro città a misura di famiglie, bambini/e e adolescenti, il diritto ad una crescita armoniosa e serena e soprattutto il diritto a giocare in pace».

 

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Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org.

ECCO TUTTE LE INIZIATIVE A PARTIRE DAL 16 NOVEMBRE:

Mercoledì 16 novembre

Lecce, Fermenti Lattici – Mercoledì 16 novembre a partire dalle 15.30, presso la biblioteca “L’Acchiappalibri”.

Giovedì 17 novembre

Pioltello (Milano), Libera Compagnia di Arti & Mestieri Sociali –  Un’attività in collaborazione con l’associazione Genitori Lilliput e la Biblioteca Comunale “A.Manzoni”.

Messina, Ecosmed – Villa Dante giovedì 17 novembre ore 16.30  con i bimbi e le bimbe del centro socio-educativo “Il Melograno” di Fondo Saccà.

Venerdì 18 novembre

Napoli, Chi rom e chi no…– A Scampia. Scuola E. Montale venerdì 18 novembre ore 9:00 e nel pomeriggio alle 16:30 presso il centro Chikù sede dell’associazione chi rom e…chi no.

Roma, Associazione 21 Luglio – A Roma, presso il Polo Ex Fienile di Tor Bella Monaca, venerdi 18 novembre, insieme ad un gruppo di mamme e bimbi che frequentano i due Play Hub, coordinati da Associazione 21 luglio e Vides.

Lamezia Terme, Comunità Progetto Sud – Venerdì 18 dalle 15 alle 16.30 in  via Reillo 7, sala Sintonia, a Lamezia Terme

Sabato 19 novembre

Valseriana, Il Cantiere –  Il ludobus di Ip Ip urrà partecipa all’iniziativa promossa dai servizi
educativi della Prima Infanzia della Valle Seriana: “Insieme per i diritti delle bambine e dei bambini” VIII edizione sabato 19 novembre a Cene e domenica 20 novembre a Villa di Serio  dalle 9,30 alle 11.30.

Genova, cooperativa sociale Mignanego – Sabato 19 novembre, dalle ore 10 alle 12:30, al Nido d’infanzia Vico Rosa – Biblioteca “Nel Frattempo” (via della Maddalena, 16).

Firenze, cooperativa sociale L’Abbaino – Sabato 19 novembre dalle 10 alle 12  presso la ludoteca La Carrozza di Hans si terrà “Vento di Pace”.

Domenica 20 novembreMoncalieri (Torino), Casa Zoe – Settimana 14-18 novembre: durante le ore di Ludoteca aperta a Casa Zoe “Letture di pace”, letture e laboratori dedicate a bimbi e genitori che hanno come tema i diritti dei più piccoli e spunti di riflessione sulla pace .Domenica 20 novembre, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti dei bambini Lasciateci giocare in pace Una mattinata per parlare di diritti dei più piccoli, camminare e riflettere insieme. Ore 9.45 Foro Boario partenza della Camminata dei Diritti “Passo dopo passo creiamo l’inclusione” a cura di Air Down e del gruppo Giovani Api- Ore 11.30 arrivo al Centro Polifunzionale Don P.G. Ferrero in Via Santa Maria 27. Ore 11.45 Festa “Moncalieri dei Piccoli Città dei diritti”: Pillola teatrale “Uffa”, spettacolo e animazione a cura di Teatrulla e Casa Zoe.

Scarica il comunicato stampa

 

dossier statatistico immigrazione

I numeri che tracciano le linee della programmazione sociale: dossier statistico immigrazione 2022

E’ stato presentato anche a Lamezia Terme, il 27 ottobre,  in contemporanea nazionale ed internazionale il  trentaduesimo Dossier Statistico Immigrazione 2022, realizzato grazie al sostegno dall’Otto per Mille della Tavola Valdese e dall’Istituto di Studi Politici “S. Pio V”.

«Il report – si legge nella descrizione generale del volume – fotografa l’immigrazione in Italia a fine 2021 con tutte le, restituendo un quadro del Paese, ma anche internazionale, a più di due anni dalla pandemia e nel bel mezzo di una guerra alle porte dell’Europa dalle implicazioni mondiali».

Nel salone del Seminario Vescovile erano presenti e sono intervenuti per i saluti: il Direttore Caritas Lamezia Terme, Don Fabio Stanizzo, Maria Teresa Cucinotta, Prefetto di Catanzaro, il sindaco della città Paolo Mascaro, Anna Carbone dell’ Università Telematica PEGASO.

Una video presentazione del dossier h apreceduto l’ intervento di Roberta Saladino, Dottore di Ricerca in “Storia Economica, Demografia, Istituzioni e Società nei Paesi del Mediterraneo”, referente regionale del Centro Studi e Ricerche IDOS e redattrice del dossier Calabria.

Partendo dall’analisi socio-demografica, fino all’inserimento lavorativo delle persone migranti, il dossier sintetizza i numeri di un cambiamento sociale degno di attenzione esigibile di risposte in termini di programmazione delle politiche di accoglienza, sociali, di istruzione e di politiche del lavoro, così come si specifica in premessa del dossier«Le fonti statistiche utilizzate provengono da archivi amministrativi ufficiali e offrono al lettore un’ampia serie di dati e informazioni, la cui ricchezza è completata dal pluralismo di voci e autori, dalle analisi delle redazioni regionali del Centro Studi e Ricerche IDOS e dal supporto di ricerche qualitative. Ne risulta una lettura aggiornata e articolata dell’immigrazione che, nell’auspicio di IDOS e delle strutture promotrici del Dossier, vuole contribuire ad elevare il grado di conoscenza e consapevolezza sul tema da parte di un pubblico sempre più ampio affinché, con l’aiuto dei numeri e di una loro corretta analisi, si possa pervenire a un approccio ancorato alla realtà e a politiche capaci di migliorare la vita e il futuro di tutti i cittadini».

«A fine 2021, – si legge nelle pagine redatte dalla Saladino e che focalizzano la situazione Calabrese – secondo dati provvisori dell’istat, la popolazione straniera residente in Calabria è pari a 93.845 unità, facendo registrare un decremento di circa 9mila persone rispetto ai dati censuari del 2020. Nella graduatoria delle regioni per numero di residenti stranieri la Calabria scivola così al 14° posto, lasciando il 13 al Trentino Alto Adige».

Altro dato interessante che riguarda la Calabria è che «La popolazione straniera residente in Calabria è una popolazione giovane: alla fine del 2021 l’età media è di 34,8 anni, a fronte dei 45,5 anni della popolazione italiana. Di conseguenza, l’età media della popolazione complessiva è di 44,9 anni, a conferma di come la più giovane struttura per età della popolazione straniera rallenti il progressivo invecchiamento di quella autoctona. A fine 2021 per la popolazione straniera il numero di persone che raggiungono l’età da lavoro è superiore rispetto a quelle che stanno per uscirne; infatti il contingente con un’età compresa tra 15 e 19 anni è pari al 4,8% del totale dei residenti, mentre la fascia 60-64 anni è pari al 4,0%. Situazione opposta accade per quella autoctona, dove sono più coloro che stanno per uscire dal mercato del lavoro (7,29%) rispetto a coloro che stanno per entrarvi (5,0%)».

E ancora «Il tema dell’invecchiamento attivo è di attualità crescente in tutti Paesi industrializzati e per l’Europa riveste una rilevanza centrale per il futuro del nostro modello sociale. Basti pensare che nel 2002 l’Indice di ricambio della popolazione attiva (Ir)’ in Calabria era pari al 74,9% mentre nel 2021 è salito al 140,0%, raddoppiando nell’arco di 20 anni; vi sono quindi circa 140 persone che escono dal mercato del lavoro ogni 100 che ne entrano. Purtroppo, la marcata trasformazione della struttura per età della popolazione ha comportato nel tempo un importante effetto sui rapporti intergenerazionali, determinando uno squilibrio tra il peso delle classi di età economicamente produttive più giovani e quelle che stanno per uscire dal mercato del lavoro».

«Sulla base dello scenario di previsione “mediano” l’istat prevede una decrescita della popolazione residente in Calabria nel prossimo decennio: da 1.894.110 al 1° gennaio 2020 (punto base delle previsioni) passerà a 1.755.756 nel 2030.

Le previsioni sul futuro demografico in Calabria restituiscono un potenziale “quadro di crisi che necessita l’adozione di più specifiche politiche socio-economiche come strumenti di riequilibrio e di risposta strutturale ai cambiamenti demografici».

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INCIDENZA SUL SETTORE SCOLASTICO

«Nei prossimi anni a causa del calo demografico si prevedono tempi difficili anche per il settore scolastico, con forti ripercussioni sulla formazione delle classi che porteranno verosimilmente al taglio di molte cattedre. In questi anni il fenomeno ha interessato i piccoli e medi centri urbani della regione, in cui si è assistito ad un’aggregazione di istituti scolastici che ha portato alla nascita degli Istituti comprensivi, ma ora lo stesso fenomeno si sta gradualmente estendendo anche ai grandi centri urbani. In Calabria sono anni che si registra un trend negativo della popolazione studentesca. Nell’anno scolastico 2010/2011 era pari a più di 300mila unità, mentre nell’anno scolastico 2020/2021 è scesa a meno di 280mila.  Da sei anni anche gli alunni stranieri stanno facendo registrare un calo: sono passati da 12.580 nell’anno scolastico 2015/2016 a meno di 12mila nell’anno scolastico 2020/2021».

«Negli ultimi trent’anni l’immigrazione internazionale è diventata una costante dello sviluppo demografico italiano: oltre ai migranti economici e ai ricongiungimenti familiari, a partire dagli anni ’90 molte persone sono entrate in Italia in cerca di asilo, spesso arrivando via mare. Nel sistema di accoglienza calabrese al 31 dicembre 2021 erano presenti più di 4mila persone, pari al 5,4% di tutte quelle accolte in Italia, con un calo di 333 unità rispetto al 2020. Al 30 giugno 2020, invece, si registrava la presenza di 3.888 migranti, distribuiti nel modo seguente: 1.253 nei Cas o in altri centri e 2.635 nella rete Sai»http://dati.istat.it/index.aspx?DataSetCode=DCIS_PREVDEM1.

 

COMPARTO LAVORO

«Secondo i dati del Ministero dell’Interno, i cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti in Calabria al 31 dicembre 2021 sono più di 45mila, di cui il 52,2% è costituito da uomini.
Secondo dati Rcfl Istat, nel 2021 gli occupati in Calabria sono pari a 520.936 unità, di cui il contingente degli stranieri rappresenta il 6,6% del totale. Queste linee di tendenza si riflettono sulle opportunità di impiego per gli stranieri, il cui tasso di occupazione nel 2021 è del 41,8%. Coloro che sono occupati lavorano soprattutto nei servizi (50,1%), seguiti dall’agricoltura (36,3%, dato superiore a quello nazionale che si ferma al 7,39%) e dall’industria (13,7%), tra cui l’edilizia (10,0%) . Nel 2021 il tasso di disoccupazione degli stranieri si attesta al 26,2% ed è il più alto tra le regioni italiane».
clicca qui per scaricare Il dossier statistico immigrazione

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DAI NUMERI ALLE ATTIVITÀ SUL TERRITORIO 

Con lo sguardo ampio, dal Mediterraneo al cuore dell’ Europa, nella mattinata lametina di presentazione del dossier, si sono alternate le testimonianze del Tenente Colonnello – Dirigente Reparto operativo aeronavale di Vibo Valentia, Alberto Lillipos e del Sindaco di San Pietro a Maida, Domenico Giampà.

Sulla costruzione della pace si è soffermata Marina Galati, co-fondatrice e Direttrice di Progetto Sud Lamezia Terme, raccondando l’impegno che è alla base dei principi della Comunità Progetto Sud, ma anche i viaggi che con il MEAN (Movimento Europeo Azione non violenta) stanno segnando la volontà di dialogo in Ucraina. Sulle divisioni  burocratiche tra l’accoglienza di chi arriva perché fugge dai territori ucraini attaccati dalla Russia e il progetto di nuova vita di chi arriva dai sud del mondo, passando per la Libia, le fughe in mare e le violenze fisiche e psicologiche.

Significativi anche gli  interventi di Giovanni Muraca, Professore IPSSAR “Luigi Einaudi” Lamezia Terme che ha posto l’accento sull’ istruzione e la scolarizzazione, visti numeri riportati nello studio  IDOS, di  di quanti arrivano nei nostri territori e di Elisabetta Cerminara Membro CARITAS di Lamezia Terme.

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A Leopoli, con il MEAN per firmare i patti di Lviv

Sono stati due giorni di incontri nel cuore di Leopoli, quando l’autunno, in Ucraina sa già di inverno e dove le sirene non smettono di avvisare che c’è un nuovo attacco in corso.

Dove i telefoni, a volte sono a singhiozzo, ma dove puoi ancora avere il coraggio di pensare e costruire, insieme ad altri un cammino di pace e di futuro.

A Leopoli, Lviv,  per questo quarto viaggio del MEAN – Movimento Europeo di Azione non violenta, sono partiti in 40: gli attivisti guidati da Angelo Moretti e Sindaci di Comuni provenienti da diverse regioni italiane.

L’ intento, diventato azione è quello di continuare la costruzione del Dialogo che a più livelli: Istituzioni civili e religiose, società civile e terzo settore.

Come racconta Marianella Sclavi «abbiamo parlato di buon governo» e «abbiamo ascoltato e visto-dice don Giacomo Panizza a Giornale Radio Sociale- un popolo che non rinuncia alla libertà».

Da Leopoli – dichiara ancora il Presidente della Comunità Progetto Sud a Vita.it – torniamo con «La concreta crudeltà della guerra guerreggiata solo in difesa del popolo di Ucraina ci ha imposto parole concrete, vive e credibili nel mentre le dicevamo. Alcuni sindaci di comuni italiani e rappresentanti del MEAN abbiamo espresso la pace da costruire attraverso i termini di collaborazione: patti per la ricostruzione, lavoro, salute, continuazione degli aiuti umanitari, per costruire vera uguaglianza tra le nazioni e democrazia politica, sociale, culturale. Anche stavolta torno con l’utopica speranza che questi e altri segni di pace fruttifichino presto facendo tacere le armi e gli odi e parlare Le verità e il coraggio della riconciliazione».

 

Di seguito qualche stralcio e  link degli articoli che raccontano questo quarto viaggio a Lviv (Leopoli)

Gli attivisti del Mean sono di nuovo in Ucraina con un gruppo di sindaci. La corrispondenza del portavoce del Movimento: «Avremmo potuto organizzare una conference call per far accordare i sindaci italiani ed i sindaci ucraini su una collaborazione proficua negli aiuti umanitari e nell’accoglienza degli sfollati interni, ma avremmo tradito il compito di essere portatori credibili di un messaggio nuovo dall’Europa: che la pace si costruisca e si sorregga con una trama fitta e variegata di incontri, in cui ognuno di noi può fare la sua parte» Vita del 24 ottobre 2022 

In 40, fra sindaci italiani e ucraini, insieme a rappresentanti della società civile dei due Paesi, firmano gli accordi di amicizia tra le città per “difendere il popolo aggredito” al di là delle armi Avvenire 26 ottobre 2022

Firmati i “Patti di Lviv” tra municipalità. Il MEAN-Movimento di Azione Nonviolenta, insieme ad alcuni comuni italiani e al Coordinatore delle ANCI regionali italiane hanno firmato con venticinque comuni ucraini uno Statement che da oggi regola i reciproci impegni a favore del popolo ucraino aggredito. Cinque articoli in tutto tra cui spicca l’istituzione di una Commissione Verità e riconciliazione. Il MEAN-Movimento di Azione Nonviolenta è tornato in Ucraina, questa volta, per la quarta missione, a Lviv (Leopoli).  Vita del 26 ottobre 2022

Ma cosa sta accadendo nell’Ucraina sotto le bombe? Sono rientrati in Italia i rappresentanti del Movimento europeo di azione non violenta da Leopoli. Maria Pia Tucci ha raccolto le voci di Don Giacomo Panizza e Marianella Sclavi.  Giornale radio Sociale del 27 ottobre 2022

AgenSir 27 ottobre 2022

Foto in evidenza  e gallery di Luca Daniele

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Mettiamoci in gioco coordinamento regionale della calabria: cifre da capogiro impiegate nel gioco d’ azzardo e la politica calabrese ritratta sulle uniche forme di contrasto esistenti. Chiediamo di essere auditi

4.205.993.489,89 di euro: è la stima dei miliardi giocati in Calabria nel 2021; 1.193.473.451,98 in presenza e quindi in ticket e lotterie varie e 3.012.520.037,91 nei gioco online.

«Difronte a questi numeri crescenti e preoccupanti, dei quali sentiamo il peso in ricaduta di qualità della vita e visto il numero sempre crescente di persone coinvolte nella dipendenza da azzardopatie, abbiamo chiesto di essere auditi in commissione regionale in merito alla proposta di legge 107 recante: “Modifica all’art. 16 della legge Regionale 26 aprile 2018, n° 9 (Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della ‘Ndrangheta e per la promozione della legalità, dell’economia responsabile e della trasparenza)”».

Questo l’oggetto e le motivazioni della lettera firmata da Roberto Gatto, presidente del coordinamento regionale Mettiamoci in Gioco e indirizzata al Presidente del Consiglio Regionale della Calabria On. Filippo Mancuso, al Presidente della Commissione Consiliare contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa On. Giuseppe Gelardi e al vicepresidente della stessa commissione, On. Amalia Bruni.

«A seguito del nostro appello del 30 aprile del 2022, – scrive Gatto nella missiva –  il Consiglio regionale ha corretto la proposta di rinvio dell’entrata in vigore delle nuove regole sulle slot-machine, approvando il rinvio al 31/12/2022. Ad oggi veniamo a conoscenza che la commissione consiliare contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa sta procedendo su iniziativa di alcuni consiglieri alla modifica dell’Art. 16 che impone dei limiti alla diffusione delle sale gioco nei territori dei comuni Calabresi».

«Riteniamo – continua – che dopo un breve periodo di pausa dovuto alla pandemia, le giocate sulle slot-Machine, sia in presenza che online, siano in rapida ascesa e si apprestano a raggiungere la cifra dei 110 miliardi di Euro (stima ul territorio nazionale). Molta gente pensa di affrontare la povertà con l’effimera speranza di una vincita al gioco e contemporaneamente vediamo che sempre più persone cadono nella dipendenza da Gioco d’Azzardo Patologico rivolgendosi quotidianamente ai nostri servizi. Quindi riteniamo che modificare la legge in senso peggiorativo togliendo i già flebili limiti all’offerta del gioco nei nostri territori sia un errore gravissimo».

«Quindi – conclude Roberto Gatto –  invitiamo la commissione a fermare la modifica dell’art. 16 della legge n° 9 del 2018 e contemporaneamente chiediamo di essere auditi presso la commissione per portare il nostro contributo e le nostre proposte. Da parte nostra, proponiamo che si attivi un Piano di accompagnamento e sorveglianza all’entrata in vigore dell’art. 16 della legge 9/2018, promosso dalla Regione con la partecipazione delle parti interessate, ovvero comuni, gestori delle sale e noi associazioni impegnate contro i rischi del gioco».

Il coordinamento calabrese Mettiamoci in gioco è composto da (ADA, Anteas, Centro Agape, ARCI Lamezia-Vibo, CREA, Coldiretti, Comunità Progetto Sud-CNCA, FEDERSERD, Federconsumatori, FICT, Forum delle associazioni familiari, Lega Consumatori, Libera, Vivere In)

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Un webinar per l’Erasmus day: Europa comunità democratica

Gli #ErasmusDays 2022 si svolgeranno il 13, 14 e 15 ottobre in tutta Europa e anche nel mondo!

Questa celebrazione internazionale si basa su un concetto molto semplice: in tre giorni specifici, promuovere i valori europei, i vantaggi per la mobilità e i risultati del progetto Erasmus+, al fine di aumentare la visibilità per i cittadini, le parti interessate, i media e i responsabili politici.

erasmusdays per programmaNel 2022, gli #ErasmusDays sono organizzati in linea con il 35° anniversario e l’Anno europeo della gioventù, con lo slogan “Condividere i nostri valori europei con i giovani di oggi e di domani: tra 35 anni e molti altri a venire”.

La Comunità Progetto Sud nell’ottica europea dei progetti Europei attivi promuove il webinar:

“Europa comunità democratica”, aperto agli operatori e ai beneficiari della Comunità Progetto Sud che sono parte di Let’s improve together!, progetto europeo, finanziato dalla Commissione Europea e ricadente nel programma ERASMUS + rientra nell’ azione individuata dalla stessa CE come KA122-ADU – Short-term projects for mobility of leaners and staff in adult education.

Webinar (su piattaforma ZOOM)

Europa comunità democratica | Venerdì 14 ottobre 2022 dalle 18 alle 19

Programma:

Introduzione: Michela VOTTARI |Scuola del Sociale della Comunità Progetto Sud | Let’s improve together!

Interventi

Giacomo PANIZZA | Presidente Comunità Progetto Sud | La Comunità Progetto Sud in Europa

Luigi INNOCENTE | Associazione Centro Rinascimento| L’esperienza della Summer School Giornate d’Europa di Aieta(CS)

Guerino D’IGNAZIO | Professore ordinario di Diritto Pubblico Comparato (IUS/21) presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria | Europa comunità democratica 

Modera: Maria Pia TUCCI | Ufficio stampa e Comunicazione Comunità Progetto Sud

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Giornata Europea contro la tratta e il grave sfruttamento lavorativo #liberailtuosogno

Il prossimo 18 ottobre  ricorre la XVI Giornata Europea contro la tratta degli esseri umani e il grave sfruttamento lavorativo istituita dall’Unione Europea.
La Comunità Progetto Sud e l’Associazione Mago Merlino, enti attuatori del progetto In.C.I.P.I.T., in preparazione alla giornata saranno presenti, il 17 ottobre, dalle 11 alle 13 in tre classi del quinto anno dell’Istituto di Istruzione Superiore “Carlo Rambaldi” – Polo Tecnologico Industriale ed Artigianale Avanzato di Lamezia Terme.
«L’Organizzazione Internazionale del Lavoro – fanno sapere dall’ Osservatorio interventi tratta – stima che, nel mondo, nel solo 2021, siano oltre 50 milioni le persone vittime di schiavitù moderna coinvolte nel lavoro forzato e nei matrimoni forzati; un trend che negli ultimi cinque anni è aumentato in modo considerevole. Non bisogna dimenticare, tuttavia,  – concludono – come lo sfruttamento riguardi anche altri ambiti quali: prostituzione, accattonaggio, economie criminali forzate e commercio di organi».
VolantinoA5_XVI_Giornata Europea_NVAntitratta_page-0001«Incontreremo gli alunni e le alunne – dicono da Comunità Progetto Sud e Mago Merlino – e con loro svolgeremo attività di sensibilizzazione ed informazione sul tema dello sfruttamento lavorativo e sulla tratta degli esseri umani e le azioni di contrasto messe in campo dal progetto In.C.I.P.I.T. e dagli altri enti che in Italia, da oltre vent’anni, sono impegnati nella protezione delle vittime, soffermandoci con un focus importante sul lavoro svolto dai nostri operatori sul territorio della piana lametina».
 Il Numero Verde Nazionale dell’ osservatorio  ha lanciato, anche quest’anno l’hashtag comune #LIBERAILTUOSOGNO unendo idealmente le diverse iniziative organizzate nei diversi territori, grazie al prezioso lavoro dei Progetti Antitratta italiani.

COME CONTRIBUIRE 

Aiutaci a proteggere i diritti fondamentali delle persone segnalando i casi sospetti di tratta di esseri umani e grave sfruttamento al Numero Verde Antitratta 800 290 290 – 342 7754946 H 24 – 7 giorni su 7

 

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Un gruppo di confronto nel nome di Masha Amini  

Quali azioni possibili per essere vicini e vicine alle donne di Teheran?

Operatrici e operatori dell’area migrazioni e di contrasto alla tratta degli esseri umani della Comunità Progetto Sud sono partite da questa domanda per riflettere su libertà e condizione delle donne nel mondo.

Un incontro, in sala Sintonia, nato in autogestione, che ha posto l’accento, in maniera corale, sull’ uccisione di Mahsa Amini, ventidue anni, avvenuta in carcere, arrestata perché non indossava correttamente il velo islamico.

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«Non si può rimanere indifferenti, non aprire una riflessione di responsabilità sociale a qualsiasi latitudine ci si trovi. È questo quello che ci siamo dette – dicono le donne della Comunità Progetto Sud riunite – e così ci siamo sedute, insieme, donne di diverse nazionalità: italiane, nigeriane, tunisine, georgiane, pakistane, bangla, Guinea Konakri e ci siamo confrontate sul tema della libertà di scegliere chi e cosa voler essere: siamo libere, per esempio, di portare il velo oppure no? di sposarci oppure no? Quanto il genere influisce sulle opportunità e sull’ indipendenza di noi come persone all’interno della società?»

Molti i volti e gli interventi che ha portato ad volontà condivisa e necessaria: «Siamo uscite da questo incontro – fanno sapere – decidendo di rendere stabile questo gruppo politico, di discussione aperta sui temi dell’ uguaglianza e della libertà: un luogo di confronto, di crescita, di tutela e difesa dei diritti fondamentali di ogni persona, in particolare delle donne».

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Un modo per essere vicine e solidali non solo con le parole, ma con gesti che possono e vogliono rappresentare un nuovo approccio alle politiche di genere che possano segnare un passaggio culturale in un visione di internazionalizzazione e libertà a cui il mondo ci chiama.

 

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Offerta di lavoro – scade il 30 settembre

La Comunità Progetto Sud ricerca 4 figure professionali da inserire nell’ organico della
 
-Operatore notturno;
– OSS;
– Educatore Professionale (DM 520/98 – GU del 28/04/99);
– Assistente sociale
 
Per tutte le professionalità sono richieste:
– buone capacità relazionali;
– competenze informatiche;
– conoscenza della lingua inglese, livello  B1
 
Nello specifico, per l’Educatore Professionale e per l’Assistente sociale sono richieste inoltre:
– competenze nello sviluppo di progetti individualizzati;
– competenze tecnico-professionali;
– capacità di animazione;
– capacità di gestione delle dinamiche educative individuali e di gruppo
Sede di lavoro: Lamezia Terme (CZ)
I CV dovranno essere inviati entro e non oltre il 30 settembre 2022
esclusivamente compilando il modulo al seguente link:
inserendo nel campo a tendina ti proponi per il seguente settore*: area dipendenze e azzardopatie
PER INFO: Lunedì e mercoledì dalle 9 alle 11 –  Roberto Gatto: 3487913801