petali, luglio agosto 2024

Autonomìa. Petali luglio – agosto 2024

Se la parola autonomìa deriva greco αὐτονομία, autòs – nòmos cioè legge/regola (nomòs) di se stesso (autòs) autonomìa è, dunque, un termine per identificare la libertà o la sudditanza?

Nel nostro cammino di Comunità Progetto Sud, possiamo dire che l’autonomìa è stato, ed è, un fatto prima di essere una parola. Un’aspirazione e un diritto di tutte e tutti alla libertà di autodeterminarsi, soprattutto per le per persone con disabilità. Quel decidere per sé con gli altri e in ragione della collettività. Quel replicare e rilanciare alla costruzione di una libertà individuale all’interno e conforme alla parità di condizioni sociali garantite e da garantire.

Oggi, sul tavolo delle politiche nazionali, a ricaduta locale, c’è la partita importante dell’ “autonomia differenziata”. Qui la domanda è: siamo davanti a un ossimoro?

La riflessione sulle parole che fa sbocciare mensilmente i nostri “petali” sta nel prendere parte al dibattito sull’autonomìa differenziata delle Regioni a statuto ordinario, approvata definitivamente dal Parlamento Italiano e che ha nelle sue more la riforma del Titolo V della Costituzione. 11 articoli per ridefinire l’autonomìa in 23 materie tra le quali il diritto fondamentale della tutela della salute e i suoi livelli essenziali di prestazione (LEP).

«Una legge frettolosa – come l’ha definita il presidente di Comunità Progetto Sud, Don Giacomo Panizza – L’Autonomia differenziata c’è già da tempo. Va fermata. Va corretta. una legge che serve a una parte del Paese per legittimare e consolidare le disuguaglianze storiche, e così ostacola ai territori deboli le possibilità di poter rafforzare i processi della loro autonomia. Vista da Sud, questa legge frettolosa mira a non far sviluppare equamente i diritti e i doveri della gente. Gli ultimi rimarranno ultimi, in condizioni di dipendenza assistita … se avanzeranno dei soldi».

In questi petali che si fanno fiore anche in questo luglio-agosto 2024, vi racconteremo, di un nuovo laboratorio di Biodiversità, terremo traccia del viaggio fatto in Ucraina e delle piazze di Pace, faremo il resoconto del primo step del progetto “Che Impresa la scuola!” e lanciamo il bando per il servizio Civile 2024-2025.

La newsletter petali è a cura di di Maria Pia Tucci, giornalista, ufficio stampa di Comunità Progetto Sud

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I talenti come una caccia al tesoro: le attività di “Che impresa la scuola!” al servizio dei giovani del territorio

Futuro è la parola cardine delle attività progettuali di Che impresa la scuola!, progetto che, da marzo 2024, sta coinvolgendo studenti e studentesse di età compresa tra gli 11 e i 17 anni e animando il territorio di Decollatura e Soveria Mannelli in un lavoro pianificato dall’ Associazione Comunità Progetto Sud, capofila del progetto, e sviluppato in partnership con i comuni di Decollatura e di Soveria Mannelli, l’IIS “Luigi Costanzo” di Decollatura, la cooperativa sociale Le Agricole di Lamezia Terme, con il coinvolgimento e la collaborazione delle associazioni Lyra di Decollatura e Deda di Soveria Mannelli.

Dalle quattro azioni in cantiere: borghi e futuro, conoscenza e futuro, lavoro e futuro, territorio e futuro, sono nati altrettanti laboratori e un’avvincente caccia al tesoro, conclusasi il 29 di luglio con un premio finale per tutte e tutti i partecipanti.

Caccia al tesoro che ha animato i territori dei comuni partner Soveria e che ha coinvolto i giovani, attivando conoscenze, curiosità e capacità di creare squadra e mettere a frutto la trasversalità delle competenze sviluppate: «Un ibrido, on e offline – dice la responsabile di progetto, Isabella Saraceni – un game con gli indizi disseminati in punti strategici del territorio che, una volta scovati, prevedevano altrettante attività da svolgere alla scoperta dei luoghi». «Un nuovo approccio metodologico e di animazione di comunità, per attività che hanno l’obiettivo di stimolare il protagonismo dei giovani e la riscoperta delle loro aspirazioni attraverso il riconoscimento della centralità del ruolo dell’istruzione scolastica nel fornire competenze teoriche, pratiche e trasversali. E grazie a questo bagaglio immaginare e costruire un futuro professionale nella nostra Calabria». «La Comunità Progetto Sud – conclude la Saraceni, che non è nuova a progetti complessi e di ampio respiro – è da tempo impegnata nel contrasto alla povertà educativa e in queste attività fa da ponte, mediatore e sviluppatore, rafforzando così il ruolo di tutti gli attori della comunità educante Sui giovani puntiamo a stimolare in loro il senso di appartenenza e a valorizzazione delle loro hard e soft skills».

 

A guidare le azioni sul campo, che dal 29 luglio si sono fermate per la pausa estiva, è Lorena Leone con il team di animatrici e animatori coinvolti nel progetto, insieme ai rappresentanti delle associazioni Lyra e Dedà: «Ad oggi che abbiamo chiuso un primo step di “Che impresa la scuola!”, siamo in grado di fare un primo bilancio più che positivo di partecipazione e coinvolgimento alle attività svolte: dai laboratori in classe e online, alla compilazione del Curriculum vitae o alla stesura di una lettera motivazionale, alle visite guidate nei borghi di Badolato e Cleto, alla coinvolgente caccia al tesoro». «Siamo in grado, per esempio, di individuare nella co-progettazione e nel dialogo con i giovani e con gli altri partner, un punto di forza e questo ci proietta – conclude Lorena Leone – nell’ottica di un lavoro anche politico che questo tipo di progettualità possono e devono avere, in termini di ricaduta sui nostri territori e sulle opportunità da generare per motivare le giovani generazioni a costruire qui il loro futuro e migliorare il presente di tutti e tutte».

Laboratori esperienziali e di animazione di comunità segneranno la ripresa settembrina di Che impresa la scuola!, studenti e studentesse saranno protagonisti di una nuova stagione con attività di teatro collegato alle materie STEM, informatica applicata, agricoltura, visite guidate e incontri di confronto, scambio e conoscenza di realtà imprenditoriali locali e di successo.

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Bando selezione Servizio Civile 2024-25: per la Comunità Progetto Sud 4 posti disponibili

Il dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato il Bando  per la selezione di 6.478 operatori volontari da impiegare in progetti di Servizio civile universale afferenti a programmi di intervento di Servizio civile digitale, di Servizio civile ambientale e di Servizio civile per il Giubileo della Chiesa cattolica nonché di programmi di intervento di Servizio civile universale autofinanziati. il bando è consultabile qui (Bando_Selezione_Digitale.pdf)

La Comunità Progetto Sud, per tramite del CNCA nazionale mette a disposizione un totale di 4 posti.

2 da impiegare in progetti di Servizio civile universale afferenti a programmi di intervento di Servizio civile digitale, da svolgere nella sede di Via del Progresso, 472 – Lamezia Terme (CZ).

Clicca qui per la SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA DI INTERVENTO DI SERVIZIO CIVILE DIGITALE – TITOLO: Digit-abili, percorsi di inclusione digitale – anno 2024

Qui i riferimenti ai nominativi delle persone degli enti sede di attuazione di progetto, con i quali prendere contatto per ulteriori informazioni.

e 2 per il  Servizio civile ambientale da svolgere nella sede di Via Reillo, 5 – Lamezia Terme (CZ).

Clicca qui per la SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA DI INTERVENTO SPECIFICO PER IL “SERVIZIO CIVILE AMBIENTALE”. TITOLO DEL PROGETTO: Il respiro della terra – anno 2024

Qui i riferimenti ai nominativi delle persone degli enti sede di attuazione di progetto, con i quali prendere contatto per ulteriori informazioni.

Le domande di partecipazione al bando, scaricabili a questo link https://domandaonline.serviziocivile.it/  devono essere presentate entro e non oltre le ore 14.00 del 26 settembre 2024.

Per partecipare alla selezione per i due bandi  è richiesto il possesso dei seguenti requisiti:

a) cittadinanza italiana, oppure di uno degli altri Stati membri dell’Unione Europea, oppure di un Paese extra Unione Europea purché il candidato sia regolarmente soggiornante in Italia;
b) i giovani tra i 18 e 28 anni di età non compiuti (28 anni e 364 giorni) alla data di presentazione della domanda;
c) non aver riportato condanna, anche non definitiva. Saranno selezionati 2 posti ed il Progetto si Svolgerà presso la sede dell’Associazione Comunità Progetto Sud sita in Via del Progresso, 472 – Lamezia Terme (CZ)

Gli aspiranti operatori volontari devono presentare la domanda di partecipazione, indirizzata direttamente all’ente titolare del progetto prescelto, esclusivamente attraverso la piattaforma DOL raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it.


È possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto ed un’unica sede, da scegliere tra i progetti elencati negli allegati al presente bando e riportati nella piattaforma DOL.


Sui siti internet del Dipartimento www.politichegiovanili.gov.it e www.scelgoilserviziocivile.gov.it è disponibile la Guida per la compilazione e la presentazione della Domanda on-line con la piattaforma DOL.

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GOEL Biodiversi labs: impianti all’avanguardia per la produzione di oli essenziali

Taglio del nastro per “GOEL Biodiversi labs”. A Caulonia sono stati inaugurati i nuovi laboratori di produzione di oli essenziali ed estratti vegetali. L’impianto si inserisce nel cluster “GOEL Biodiversi” promosso da GOEL – Gruppo Cooperativo e da Comunità Progetto Sud, un sistema sperimentale per una nuova produzione agricola fondato sulla biodiversità.

I GOEL Biodiversi labs sono un impianto tecnologicamente all’avanguardia che arricchisce il cluster inaugurato lo scorso ottobre. I laboratori produrranno oli essenziali di altissima qualità attraverso un processo di distillazione in acqua-vapore sottovuoto. La particolare tecnologia consentirà di estrarre gli oli essenziali e gli idrolati a bassa temperatura, preservando anche i principi attivi
termolabili.

Ma la parte più tecnologicamente avanzata dei laboratori è rappresentata da un innovativo impianto di produzione di estratti vegetali con il più ecologico dei solventi industrialmente disponibile: l’anidride carbonica allo stato supercritico. Il processo, altamente efficiente e versatile, consente di ottenere dalle piante fitocomplessi purissimi, di alta qualità e senza la minima traccia di solventi.
A presentare i GOEL Biodiversi labs c’erano i rappresentanti di GOEL – Gruppo Cooperativo e di Comunità Progetto Sud, alla presenza di autorità ed istituzioni del territorio. Il progetto è stato sostenuto da enti e fondazioni private nonché, naturalmente, dagli investimenti dei promotori.whatsapp image 2024 07 11 at 11.23.13 I laboratori si inseriscono nel cluster GOEL Biodiversi che mira a promuovere un nuovo modello agricolo innovativo fondato sulla biodiversità e su processi di lavorazione innovativi ed ecosostenibili. La Calabria è la regione n.1 in Europa per diversificazione microclimatica: su 230 habitat microclimatici censiti in Europa, la Calabria, da sola, ne possiede ben il 32%!!

 

Un record senza eguali che può generare un’agricoltura diversa, amica del territorio, che si sottragga dalla competizione al ribasso dei mercati della frutta e degli ortaggi, un’agricoltura che sfrutti la diversificazione microclimatica e tecnologie di lavorazione avanzate per produrre principi attivi botanici da filiera controllata e di altissima qualità per il mercato farmaceutico, nutraceutico e cosmetico, con aziende agricole, laboratori e centri di ricerca che costituiscano, insieme, un unico sistema produttivo integrato. Un nuovo modello di agricoltura biologica innovativa, naturalmente dignitosa, che rispetti i diritti dei lavoratori, compatibile con il volto ecologico della Calabria che GOEL e Comunità Progetto Sud intendono promuovere.

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Lamezia Terme  tra le ventiquatro Piazze di Pace italiane collegate alla preghiera per la pace di Kiev giovedì 11 luglio

Parteciperanno anche il Cardinale Edoardo Menichelli e gli Abati di Montecassino e Montevergine. L’iniziativa del Movimento Europeo di Azione Nonviolenta (Mean)

Mentre si intensificano gli attacchi russi sulle città ucraine, assume ancor più rilievo l’iniziativa promossa dal Movimento Europeo di Azione Nonviolenta (Mean) a Kiev.

L’11 luglio, giorno della memoria religiosa di San Benedetto, patrono di Europa, e della memoria civile della strage di Sebrenica, in piazza santa Sofia a Kiev, cuore religioso dell’Ucraina, un centinaio di attivisti del Mean e i leader delle confessioni religiose locali daranno vita ad un momento di preghiera interconfessionale intitolato “un Magnificat per l’Ucraina”.

Contemporaneamente in venticinque località italiane moltissime persone si uniranno in collegamento per condividere il gesto. Ad animare queste “Piazze di Pace” ci saranno parrocchie, comunità, associazioni, diocesi  e comuni.  Il cardinale Edoardo Menichelli, arcivescovo emerito di Ancona-Osimo, guiderà il gruppo che si ritroverà nella sala municipale di San Severino Marche. Aderiscono anche le Abbazie di Montecassino e di Montevergine. Gruppi si collegheranno dalle maggiori città italiane: Roma, Milano, Torino. Moltissimi conventi di clausura hanno assicurato che si uniranno spiritualmente in preghiera con la piazza di Kiev.
Tra le ventiquattro Piazze di Pace in collegamento con l’Ucraina, anche Lamezia Terme, che si connetterà con Kiev dalla Cappella del complesso interparrocchiale di San Benedetto dalle 16:30 alle 19:00.
A guidare la partecipazione da Lamezia sarà don Domenico Cicione Strangis, mentre in terra Ucraina, tra i marcianti del Mean, ancora una volta ci sarà don Giacomo Panizza, presidente di Comunità Progetto Sud e attivista per le azioni di pace e la fondazione dei Corpi Civili di Pace.

Il gesto inizierà alle ore 17 italiane. Nella piazza Santa Sofia si ascolteranno le testimonianze dei gruppi scout locali e l’esperienza di nonviolenza attiva a fronte dell’aggressore russo della cittadina di Horodnya. Dopo di ciò il nunzio della Santa Sede, mons. Visvaldas Kulbokas aprirà la preghiera.  I vertici del Consiglio panucraino delle Chiese, della comunità ebraica e di quella islamica si alterneranno con gli ospiti italiani «per gridare come la piccola Maria – ha scritto mons. Kulbokas presentando l’iniziativa- che “i ricchi torneranno a mani vuote” e che “i troni dei potenti saranno rovesciati”, l’orecchio di Dio sarà teso sull’orecchio degli oppressi e gli oppressori, anche se apparentemente più forti sul campo militare, non potranno mai vincere contro la giustizia e la verità». Dall’Italia interverranno in Cardinale Menichelli, l’abate di Montecassino, Antonio Luca Fallica, l’abate di Montevergine, Riccardo Luca Guariglia.

clicca per seguire la diretta:

whatsapp image 2024 07 09 at 10.54.37Al termine vi sarà un giro di saluti e solidarietà da parte dei gruppi collegati dalle località italiane. Angelo Moretti, portavoce del Mean spiega: «Il gesto delle “Piazze di Pace” vuole dare un segno tangibile di solidarietà e empatia da parte di numerose persone che non sono riuscite a venire a Kiev con noi. Le piattaforme digitali possono permettere di far risuonare la voce di persone fisicamente distanti, ma spiritualmente prossime a un popolo che anche in questi giorni continua a subire la brutale violenza degli aggressori russi, come ha drammaticamente dimostrato il bombardamento all’ospedale pediatrico di Kiev. Noi del Mean ci proponiamo così non solo come corpi di pace presenti nei luoghi del dolore ucraino, ma anche come ponte con chi è lontano dal teatro di guerra, ma vuole esprimere la propria vicinanza alla sofferenza di quella gente». La preghiera interconfessionale potrà essere seguita anche sulla pagina facebook del Mean.
Mean è un’iniziativa di persone a cui hanno aderito:

Azione Cattolica Italiana, Masci, Movi, Base Italia, Vita, Rete Sale della Terra, Fondazione Gariwo, Comunità Progetto Sud, Reti della Carità, ANCI regionali

 I portavoce del Mean-Corpi Civili di Pace Europei

Riccardo Bonacina, Angelo Moretti, Marco Bentivogli, Marianella Sclavi

 Per informazioni: Angelo Moretti | Tel: +39 3938875273

 

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In Ucraina per la pace e chiedere di far tacere le armi

“Di nuovo vado con il MEAN per far accadere la pace e far smettere le guerre” Don Giacomo Panizza in Ucraina  con i Corpi civili di Pace 

“Non possiamo tacere. Facciamo avanzare con i nostri corpi la forza della verità!”

A distanza di due anni dalla prima marcia nonviolenta del MEAN a Kyiv dell’11 luglio 2022 e a sette mesi dalla due giorni di preghiera e riflessione del 14 e 15 ottobre 2023 in Ucraina, il MEAN ha organizzato una nuova mobilitazione della società civile europea in collaborazione con le organizzazioni della società civile ucrainacon la speranza che questa volta sia veramente una mobilitazione di massa.

“Non possiamo tacere! E non possiamo accomodarci nel dibattito tra armare e non armare la resistenza ucraina. Chiederemo ancora una volta a gran voce che l’aggressione al popolo ucraino finisca subito e lo chiederemo ancora una volta con i nostri corpi presenti e disarmati, con i piedi piantati nella terra offesa dalla violenza”. è l’appello di Marianella Sclavi, Angelo Moretti, Riccardo Bonacina, Marco Bentivogli, portavoce del Movimento Europeo di Azione Nonviolenta.

Gli attivisti si ritroveranno a Cracovia per poi essere a Kyiv e a Majdan l’ 11 e il 12 luglio 2024.

Nel giorno della memoria di San Benedetto, patrono d’Europa, (11 luglio) e della strage di Sebreniça il gruppo di attivisti saranno di nuovo a Kyiv, in piazza San Michele, per pregare insieme agli ucraini di tutte le confessioni religiose presenti nel Paese e in collegamento dalle Piazze italiane, compresa la Piazza di Pace di Lamezia Terme, che si connetterà con Kyiv dal complesso interparrocchiale di San Benedetto dalle 16:30.

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Il Presidente di Comunità Progetto Sud, co-fondatore del Mean e tra i firmatari e attivisti per la costituzione dei Corpi civili di Pace, don Giacomo Panizza, a pochi giorni da questo nuovo viaggio che, come due anni fa lo vede tra i “marcianti del Mean” per la costruzione di una pace chiesta con la voce della preghiera e dell’unione,  esprime con sintetica chiarezza una volontà forte: “Di nuovo vado con il MEAN per far accadere la pace e far smettere le guerre”. 

Il 12 luglio nel palazzo di Ottobre, a Majdan, per chiedere all’Unione Europea di proseguire nell’iter dell’istituzione Corpi Civili di Pace.

“La nuova Europa non passa solo per le elezioni, – dicono ancora i portavoce del Mean – passerà soprattutto nel nostro essere “difesa” dell’Ucraina. La conservazione dello spirito fondativo della nostra Unione, che Spinelli sognava potesse diventare il motore della “cooperazione pacifica” del mondo, dipenderà da come la società civile, e non solo i governi, decideranno di essere accanto ad un popolo aggredito da un’invasione militare, alle nostre porte”.
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Volontariato: parola chiave di questo nuovo numero di Petali, la newsletter della Comunità Progetto Sud

a cura di Maria Pia Tucci

Volontariato. opportunità per volontari. Dove fare volontariato. Diventa volontario. Campi di volontariato”. L’elenco potrebbe allungarsi se, per dare l’input alla parola chiave di questa newsletter: volontariato, decidessimo di declinarla aggiungendo al sostantivo aggettivi come: ambientale, sociale, sanitario, per l’infanzia o per le persone anziane.

Il ostro intento è, invece, andare oltre la web research e interrogarci sulla volontà di “chi assume un impegno o si presta a operare, a collaborare, a fare qualcosa di propria volontà, indipendentemente da obblighi e da costrizioni esterne” così come descrive l’opera del volontario il vocabolario online dell’Enciclopedia Treccani.

Ecco che la parola passa così a Gigi Nardetto: responsabile del servizio Civile nazionale e fondatore della Associazione Rete Maranathà di Cittadella (PD) e a Roberto Gatto, responsabile del Servizio Civile e dell’area dipendenze della Comunità Progetto Sud.

E poi tra le ultime news vi raccontiamo che si è concluso il Progetto Nazionale IP IP Urrà che ha lasciato traccia del suo percorso a Lamezia Terme ma ha anche rafforzato la rete nazionale per il contrasto alle povertà educative.

Anche qualche scatto dalla Giornata Mondiale del Rifugiato, celebrata con un evento molto partecipato nella cornice di piazzetta San Domenico nel grande contesto del Trame.Festival e l’opportunità di “Lavora con noi”

Tessere

Tessere relazioni

di Roberto Gatto

Il Servizio Civile negli anni è diventato un tirocinio formativo per le persone con titolo di studio specifico, nel caso più frequente si arriva con una preparazione di tipo socio sanitario. Per gli altri, ma un po’ continua a restare per tutti, il Sevizio Civile è un’ esperienza umana e di volontariato significativa.

Quando salutiamo i giovani volontari che sono stati con noi un anno e quindi si chiude il percorso, abbiamo sempre che ci si saluta con la consapevolezza di aver acquisito un bagaglio non solo culturale, ma anche di condivisione e di relazione importante. Questo vale anche per noi che accogliamo. è un camminare insieme che aiuta a crescere e a mescolare competenze e sguardi. Significa darsi l’opportunità di crescere nel confronto.

Il mio di sguardo, da referente (decennale) per il Servizio Civile della Comunità Progetto Sud, mi porta a leggere i cambiamenti ai quali siamo chiamati, quelli che riguardano la vita di comunità, l’accoglienza, la formazione, ma anche fare i conti con le nuove tecnologie e la digitalizzazione che sono a volte lo scatto in avanti che si fa grazie proprio ai più giovani che ogni anno si impegnano a fare i volontari nei nostri servizi. Se dovessi fare ricorso alla memoria e al mio anno di Servizio Civile, che allora, nel 1988, era un’obiezione di coscienza, una scelta etica di non voler impugnare le armi del Servizio Militare, certo è che l’unica cosa che mi viene da dire è: da allora ad oggi ciò che rimane è la parola “servizio”, che nell’ottica di un discorso sul volontariato definirei centrale.

Essere un Volontario al Servizio con gli altri mi sembra, oggi più che mai, una decisione politica e sociale di non poca rilevanza. E forse, quello che ancora tentiamo di trasmettere, ma anche di apprendere, nell’anno di Servizio Civile Volontario è la straordinaria potenza delle relazioni che nascono solo quando il contatto con l’altro assume il gesto del dono. Vai al link

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Dare spazio

di Gigi Nardetto*

“Se le api scomparissero dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita.” Albert Einstein

Maja Lunde nel suo romanzo “La storia delle api” racconta il rapporto tra l’uomo e la natura nel corso del tempo.

Tra passato, presente e futuro presenta tre personaggi che in modo diverso intrecciano la vicenda umana alle prese con un possibile futuro dove le api sono ormai scomparse. Con il procedere del racconto viene quasi naturale riconoscere nella narrazione qualcosa che ci riguarda da vicino, accanto al tema dell’equilibrio ambientale. Le api rappresentano quel lavorio invisibile e tanto necessario per la vita. Un po’ come lo sono stati e lo sono anche oggi i volontari. Uomini e donne, molte donne.

Un’azione nella maggior parte dei casi poco evidente perché quello che si vede è sicuramente una minima parte. Forme diverse che a titolo personale o in forma associata, nella formalità ma soprattutto nell’informalità costituiscono il capitale sociale, la spina dorsale delle nostre comunità. Le operose api come i volontari, quando è il caso, pungono, pagando di persona se necessario.

Lo possono e lo sanno fare in molti modi, quando le cose non vanno come dovrebbero. Per evidenziare criticità, problemi, disfunzioni, contraddizioni. Pungono per portare soluzioni, proposte, per dimostrare che ci sono visioni diverse, sguardi altri nell’ affrontare i problemi. Le api sono i giovani. Non si fanno rinchiudere in recinti ristretti, nel già noto.

Si muovono disegnando forme imprevedibili. Il loro impegno, a volte, ci appare incomprensibilmente sterilizzato, apatico, privo di senso civico. In altre occasioni ci stupisce, grida per essere ascoltato da chi è insensibile ai doveri civici, ai valori della pace e della solidarietà. La società è cambiata, certo! Un certo modo di essere del volontariato è in discussione o, come alcuni affermano, si è perso. Ma c’è un mondo che si muove nell’invisibilità e fa vivere le nostre comunità. Spetta a noi “farlo durare, e dargli spazio”. 

*Gigi Nardetto: responsabile del servizio Civile nazionale e fondatore della Associazione Rete Maranathà di Cittadella (PD)

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IP IP URRÀ: 11 GIUGNO ORE 17 LAMEZIA TERME CORTILE SCUOLA DELL’ INFANZIA MORTILLA “INSIEME SI PUÒ FARE LA SCUOLA BELLA” E POI A SCAMPIA dal 15 al 17 GIUGNO PER IL “FESTIVAL DELLE CITTÀ BAMBINE”: SCAMPIA CAPITALE DELL’INFANZIA

Evento conclusivo del progetto nazionale “ip ip urrà – infanzia prima” selezionato da impresa sociale con i bambini

Due appuntamenti importanti chiudono il progetto “ Ip Ip Urrà – infanzia prima” selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile: “Insieme si può fare la scuola più bella”a Lamezia Terme oggi ,11 giugno alle 17 nel cortile della Scuola dell’Infanzia di Mortilla e poi a Scampia dal 15 al 17 giugno il Festival delle città bambine: Scampia capitale dell’ infanzia”.

A Lamezia Terme taglio del nastro per l’allestimento del “Parco con giochi educativi”a misura di famiglia nel cortile della scuola di Mortilla e un pomeriggio dedicato a genitori e figli.

«Un viaggio all’insegna di una comunità educante che cresce – dice Maria Elena Godino, di Comunità Progetto Sud e responsabile del progetto Ip Ip Urrà – e che vuole trovare spazi a misura di famiglie e per tutti e tutte, dove l’inclusione scolastica è il gancio per contrastare le povertà educative».

«In due anni – continua la Godino –  con il progetto Ip Ip Urrà  anni abbiamo lavorato a stretto contatto con 12 associazioni e cooperative attive in 10 regioni d’Italia e abbiamo messo a confronto metodi e strategie per contrastare ogni forma di discriminazione e favorire i diritti dei bambini e delle bambine. Una città  – conclude – che mette al centro i più piccoli è una città che pone le basi per il benessere collettivo e questo lo abbiamo messo a sistema grazie alla scuola, alle famiglie, agli operatori che hanno collaborato con noi in questo percorso che ci ha visti lavorare con l’IC Sant’Eufemia nei plessi di due scuole dell’Infanzia: Mortilla e Sant’Eufemia».

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Il progetto si conclude poi a Scampia (Na), dove ha sede l’associazione chi rom e…chi no capofila dell’iniziativa che da sud a nord ha coinvolto tantissimi partner, enti e scuole su 10 regioni italiane.Nel quartiere di Scampia, dal 15 al 17 giugno, per questo terzo e conclusivo viaggio di comunità sono attesi almeno 150 partecipanti provenienti da 10 regioni del nostro Paese. Il percorso è iniziato nel 2020 e ha coinvolto complessivamente 15.648 bambine e bambiniil 23,5% di origine straniera. Sono stati convolti circa 11.347 i genitori ed adulti di riferimento e oltre 80 operatori. Più di 400 iniziative tra percorsi, eventi, laboratori e feste di quartiere realizzate su scala nazionale.

Questo ultimo viaggio di comunità assume la dimensione di un festival aperto alla città, in cui le tante famiglie provenienti da tutta Italia e dai tanti posti del mondo, incontreranno le rete territoriale di Scampia e la città di Napoli all’interno di tre giorni di laboratori, parate, incontri, workshop e un convegno finale. Due alberghi sono locati per intero, una residenza religiosa, con campo base presso il Centro Chikù cibo e cultura, tante le realtà cittadine coinvolte in vari intrecci nazionali come l’orchestra Musica Liberi Tutti– Pratiche quotidiane per crescere insieme a Suon di Musica a Scampia che si gemella con “TrillArgento” orchestra di Genova.

In chiusura si terrà il convegno nazionale conclusivo dell’esperienza nella sede dell’Università Federico II di Scampia il 17 giugno dove interverranno il presidente dell’impresa sociale Con i Bambini Marco Rossi Doria, l’assessora all’istruzione e alle Famiglie Maura Striano, i rappresentanti delle istituzioni, dell’università e del terzo settore, le famiglie, scrittori, urbanisti, pedagogisti. In quella sede sarà lanciato il Manifesto per l’infanzia e la pubblicazione del diario Parole Appuntate – il quaderno di Ip Ip Urrà .

I partner del progetto: Associazione Chi rom…e chi no (capofila Napoli);  Cooperativa Sociale Il Cantiere (Bergamo), Coop L’Abbaino (Firenze), Coop. Soc. Mignanego (Genova), Ass. Comunità Progetto Sud (Lamezia Terme), Ass. Fermenti lattici (Lecce), EcoS-Med coop. soc. (Messina), Libera Compagnia di Arti & Mestieri Sociali  (Pioltello- Mi), Associazione 21 luglio (Roma), Coop. Soc. Educazione Progetto (Moncalieri -To), Fondazione Zancan, Università Federico II centro Sinapsi e tante scuole, enti e partner sparsi lungo lo stivale.

 

Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org